Jubbah
Jubbah località | |
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جبة | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Provincia | Ha'il |
Territorio | |
Coordinate | 28°01′12″N 40°56′24″E |
Abitanti | 5 622 (10-5-2022) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+3 |
Cartografia | |
Jubbah (in arabo جبة ?) o Jubbat Ha'il (in arabo جبة حائل?) è una città nella provincia di Ha'il, 90 chilometri a nord-ovest dal capoluogo Ha'il. È famosa per la fiorente agricoltura e l'arte rupestre nella montagna Jebel Umm Sanman, patrimonio dell'umanità.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Jubbah è circondata dal Deserto del Nefud e si trova sul letto di un antico lago. A ovest si trova la montagna Jebel Umm Sanman in cui gli antenati delle odierne popolazioni arabe hanno lasciato tracce dei loro passaggi in numerose incisioni rupestri e iscrizioni sulla parete rocciosa, dal 2015 è Patrimonio dell'umanità.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nella zona sono stati rinvenuti insediamenti umani e manufatti in pietra del Paleolitico medio.
Nel 1845 Jubbah fu visitata dall'orientalista ed esploratore finlandese Georg August Wallin. Wallin descrisse spaziose case di fango, circa 170, ciascuna aveva un boschetto annesso e un pozzo d'acqua, con i cammelli usati per tirare su l'acqua. Tutte le case appartenevano al clan Al Ramal della tribù Shammar. La città era frequentata da molti beduini soprattutto durante la stagione dei datteri, ma anche per i suoi fertili pascoli.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) UNESCO World Heritage Centre, Rock Art in the Hail Region of Saudi Arabia, su UNESCO World Heritage Centre. URL consultato il 23 maggio 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jubbah