Jouko Lindstedt

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Jouko Lindstedt (Helsinki, 15 luglio 1955) è un linguista ed esperantista finlandese.[1] Membro dal 1998 dell'Akademio de Esperanto,[2][N 1] è stato eletto esperantista dell'anno (nel 2000).[4]

Studio dell'esperanto[modifica | modifica wikitesto]

Proviene da una famiglia i cui antenati erano di lingua svedese; Lindstedt stesso conosce lo svedese, pur essendo il finlandese la sua lingua materna.[5] Principiò lo studio dell'esperanto nel 1969, all'età di 14 anni,[1] quando apprese la lingua sintonizzandosi sulle frequenze di un corso trasmesso dalla radio pubblica finlandese.[5][6] Lo stesso anno partecipò ad un concorso e, vincendolo, ottenne la partecipazione gratuita al Congresso universale di esperanto, tenutosi quell'anno a Helsinki.[5]

Insegnamento e attività esperantista[modifica | modifica wikitesto]

È professore all'Istituto di slavistica e baltistica dell'Università di Helsinki (Finlandia),[1] nel dipartimento di lingue moderne;[7] ha condotto ricerche anche sulle lingue bulgara e macedone,[6] e sostiene che è l'esperanto ad aver indirizzato le sue ricerche sui diritti e la diversità linguistica.[4]

Fu redattore dello Hejma Vortaro[4] (lett. "dizionario domestico"), una raccolta di nomi di oggetti di uso comune, con corrispettivi in 14 lingue nazionali.[8] Nel 1980 fu tra i principali redattori e firmatari del Manifesto di Rauma[4] e, tuttavia, ebbe in seguito a prendere le distanze dal movimento raumista, accusandolo di reinterpretare il Manifesto per propri scopi distanti da quelli originari.[4]

Nel 1998 è nominato membro dell'Akademio de Esperanto;[2] in veste d'accademico si è interessato soprattutto dei problemi riguardanti la grammatica e anche ai lavori per il dizionario.[5][9] Nel 2000 è eletto esperantista dell'anno insieme con Hans Bakker e Mauro La Torre.[10] È stato rettore dell'Internacia Kongresa Universitato (IKU) nel 2019.[5]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Risiede con la famiglia nella città di Lahti.[5] Sostiene che, dopo il finlandese, è l'esperanto la lingua che meglio padroneggia[6] e di cui ha fatto un secondo idioma materno della famiglia, parlandolo da sempre ogni giorno con i tre figli.[4][5][11]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni
  1. ^ L'ultima sua rielezione è avvenuta nel 2016 per un mandato di nove anni.[3]
Fonti
  1. ^ a b c (EN) Jouko Lindstedt, su 375humanistia.helsinki.fi. URL consultato il 25 agosto 2023.
  2. ^ a b (EO) Propono pri nova Statuto de Akademio de Esperanto [Proposta riguardo a un nuovo statuto dell'Accademia d'esperanto] (PDF), su akademio-de-esperanto.org, 4 dicembre 2014. URL consultato il 22 giugno 2023.
  3. ^ (EO) Elekto de triono de la akademianoj [Elezione di un terzo degli acacdemici], su akademio-de-esperanto.org, 17 febbraio 2016. URL consultato il 25 agosto 2023.
  4. ^ a b c d e f (EO) Dek demandoj al Jouko Lindstedt [Dieci domande a Jouko Lindstedt], in La Ondo de Esperanto, 3(77), 2001. URL consultato il 25 agosto 2023.
  5. ^ a b c d e f g (EO) Jouko Lindstedt e Barbara Pietrzak, Interparolo kun prof. Jouko Lindstedt [Conversazione col professor Jouko Lindstedt], su pola-retradio.org, 27 agosto 2019. URL consultato il 25 agosto 2023.
  6. ^ a b c (EN) Esperantist and Linguist [Esperantista e linguista], su 375humanistia.helsinki.fi. URL consultato il 25 agosto 2023.
  7. ^ (EN) Jouko Lindstedt, su helsinki.academia.edu, Academia. URL consultato il 25 agosto 2023.
  8. ^ (EO) Jouko Lindstedt, Hejma Vortaro [Dizionario domestico], su dvd.ikso.net.
  9. ^ (EO) Rezultoj de la elekto de la estraro kaj de la direktoroj de la Akademio [Risultati delle elezioni del consiglio direttivo e dei direttori dell'Accademia], su akademio-de-esperanto.org, Akademio de Esperanto, 14 settembre 2007. URL consultato il 25 agosto 2023.
  10. ^ (EO) La afrika movado estas plejnvalora parto de la tutmonda Esperanto-movado [Il movimento africano è una parte di pieno valore del movimento esperantista mondiale], in La Ondo de Esperanto, 2(76), 2001. URL consultato il 25 agosto 2023.
  11. ^ (FI) Lindstedtin perheen arkielämä hoidetaan esperanton kielellä [La vita quotidiana della famiglia Lindstedt si svolge in esperanto], 26 luglio 2017. URL consultato il 25 agosto 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EO) Halina Gorecka e Aleksander Korĵenkov, Nia diligenta kolegaro [I nostri diligenti colleghi], Kaliningrad/Kaunas, Sezonoj/Litova E-Asocio, 2018, pp. 320, ISBN 9786099508764.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Jouko Lindstedt, su search.onb.ac.at, Österreichisches Nationalbibliothek. URL consultato il 25 agosto 2023.
  • (EN) Jouko Lindstedt, su helsinki.academia.edu, Academia. URL consultato il 25 agosto 2023.
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