Johann Christian Reinhart
Johann Christian Reinhart (Hof (Baviera), 24 gennaio 1761 – Roma, 9 giugno 1847) è stato un pittore, incisore e illustratore tedesco, uno degli ideatori, insieme a Joseph Anton Koch, della pittura paesaggistica neoclassica tedesca.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato ad Hof, in Baviera, Johann Christian Reinhart dal 1768 al 1778 frequentò il Ginnasio della sua città natale, dove un insegnante ne intuì il talento e lo incoraggiò a disegnare. Per decisione del padre, studiò teologia a Lipsia, ma rinunciò presto ad un impegno per cui non si sentiva portato, anche perché era attratto dall'arte.
Studiò con Adam Friedrich Oeser, all'Accademia del disegno di Lipsia. Nel 1783 si trasferì a Dresda, dove perfezionò le tecniche e, sotto la guida di Johann Christian Klengel, fu introdotto all'arte della incisione. Divenne amico del poeta e drammaturgo Friedrich Schiller.
Nel 1789, grazie all'appoggio del duca Giorgio I di Sassonia-Meiningen, ottenne una borsa di studio e si trasferì a Roma, dove si unì ad un gruppo di artisti tedeschi, tra cui spiccavano Asmus Jacob Carstens e Joseph Anton Koch, che per Reinhart divenne un punto di riferimento artistico. A Roma si distinse come pittore di paesaggi, ispirati a fatti storici o mitologici. La città divenne la sua nuova patria: ci rimase per cinquanta anni. Abitò e morì in una casa in via delle Quattro Fontane, che è segnalata da una targa.
Dipingeva, ad olio e anche a tempera, e incideva vedute all'acquatinta. Nel 1801 sposò Anna Caffo, da cui ebbe tre figli. I suoi dipinti, i disegni anche satirici, le incisioni che vendeva attraverso un editore di Norimberga, gli consentivano una vita di agi. Dipinse Giardino di Villa Borghese e Foresta, nel 1793 (Copenaghen, Museo Thorvaldsen).
Nel 1795 conobbe il pittore danese Asmus Jacob Carstens e il allievo Joseph Anton Koch. Al suo precedente naturalismo, Johann Christian Reinhart gradatamente sostituì la pittura di paesaggio, sempre con scene auliche, mitologiche o storiche, ma colme di luminosità e di armonia classica.[1] Suoi disegni ed acquarelli, come La tempesta, si trovano oggi alla Galleria Nazionale di Berlino, a Darmstadt e a Dresda.
Aderì, insieme a Jacob Wilhelm Mechau ed Albert Christoph Dies, al progetto della Collection de vues pittoresques de l'Italie, una preziosa raccolta di settantadue acqueforti originali, pubblicata da Johann Friedrich Frauenholz a Norimberga (in fascicoli) fino al 1799, in un numero limitato di esemplari.[2]
Nel 1829 il re Ludovico I di Baviera gli chiese quattro vedute di Roma, prese dal torrino della villa Malta al Pincio (torrino che è stato poi distrutto), che aveva affacci in direzione dei quattro punti cardinali. Nel 1839 il re di Baviera lo nominò suo pittore di corte. I quattro dipinti, realizzati a tempera fra il 1831 e il 1835 e che misurano 179x269 cm circa ognuno, si trovano oggi alla Neue Pinakothek di Monaco di Baviera.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Paesaggi storici (1825), otto affreschi per palazzo Massimi a Roma (ora conservati a Berlino)
- Vedute di Roma da Villa Malta sul Pincio, quattro tempere, per Luigi I di Baviera
- Bosco sulla riva, durante una tempesta (1824) e Paesaggio ideale con Amore e Psiche (1828), Museo di Lipsia
- Paesaggio eroico (1813), Ponte Lupo vicino a Tivoli (1823), Campagna romana (1823), Paesaggio italiano con cacciatore (1835), Museo Thorvaldsen Copenaghen
- Paesaggio con Caino e Abele, Städelsches Kunstinstitut, Francoforte sul Meno
- Veduta di Tivoli, Museo di Colonia
- Studi di animali, incisioni
Mostre
[modifica | modifica wikitesto]- 1991-1992, Johann Christian Reinhart, (1761-1847): Zeichnungen - Radierungen, Meiningen (Germania)[3]
- 2012-2013, Johann Christian Reinhart: ein deutscher Landschaftsmaler in Rom, Amburgo-Monaco di Baviera[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Marco Valsecchi, p. 328.
- ^ (FR) A.C. Dies, Charles Reinhart, Jacques Mechau, Collection de vues pittoresques de l'Italie dessinées d'après nature et gravées à l'eau forte a Rome par trois peintres allemands, A Nuremberg, chez Jean Frèderic Frauenholz, 1799, SBN IT\ICCU\CFIE\034549. In Italia questa raccolta si trova a Milano (Castello Sforzesco - Collezione Bertarelli) e alla Biblioteca nazionale di Firenze.
- ^ (DE) Johann Christian Reinhart, (1761-1847): Zeichnungen - Radierungen / Staatliche Museen Meiningen, 22. November 1991 - 16. Februar 1992, s.l., Staatliche Museen Meiningen - Städtische Sammlungen Schweinfurt, 1991, SBN IT\ICCU\VEA\1020241.
- ^ (DE) Herbert W. Rott, Andreas Stolzenburg, F. Carlo Schmid, Johann Christian Reinhart: ein deutscher Landschaftsmaler in Rom / Ausstellung, Hamburg, Hamburger Kunsthalle, 26. Oktober 2012 bis 27. Januar 2013, Bayerische Staatsgemäldesammlungen München, Neue Pinakothek, 21. Februar bis 26. Mai 2013, München, Hirmer, 2012, SBN IT\ICCU\RMR\0298198.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Valsecchi, I paesaggisti dell'800, Milano, Electa-Bompiani, 1972, p. 328, tav. 250, SBN IT\ICCU\SBL\0437189.
- (DE) Inge Feuchtmayr, Johann Christian Reinhart: 1761-1847: Monographie und Werkverzeichnis, München, Prestel, 1975, SBN IT\ICCU\UFI\0630767.
- (DE) Ulrich Thieme, Felix Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, 1980-1986, vol. 28, SBN IT\ICCU\RAV\0155944. Ad vocem
- (DE) F. Carlo Schmid, Naturansichten und Ideallandschaften: die Landschaftsgraphik von Johann Christian Reinhart und seinem Umkreis, Berlin, Gebr. Mann, 1998, SBN IT\ICCU\BVE\0146339.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Johann Christian Reinhart
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