João Carlos de Oliveira

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João Carlos de Oliveira
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 186 cm
Peso 76 kg
Atletica leggera
Specialità Salti in estensione
Società ECP
Record
Lungo 8,36 m (1979)
Triplo 17,89 m (1975)
Carriera
Nazionale
1974-1981Bandiera del Brasile Brasile
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 0 0 2
Giochi panamericani 4 0 0
Campionati sudamericani 6 0 1

Per maggiori dettagli vedi qui

 

João Carlos de Oliveira, detto João do Pulo (Pindamonhangaba, 28 maggio 1954San Paolo, 29 maggio 1999), è stato un triplista e lunghista brasiliano, medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Montréal 1976 e Mosca 1980 nel salto triplo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tra i più grandi atleti della storia nella specialità del salto triplo, non riuscì nell'impresa di vincere un'Olimpiade, e si dovette accontentare di due medaglie di bronzo, conquistate a Montréal 1976, dietro al sovietico Viktor Saneev e allo statunitense James Butts, e a Mosca 1980, dietro ai sovietici Jaak Uudmäe e allo stesso Saneev. La gara di Mosca destò sospetti agli osservatori neutrali fin dal primo momento; de Oliveira si vide annullare diversi salti in modo piuttosto sospetto, in particolare in un tentativo aveva dato la sensazione che fosse andato al di là del suo stesso record del mondo.

Nel 1992 Harry Seinberg, estone che al tempo allenava i due sovietici, ammise una prima volta la farsa dei giudici tesi a dare la vittoria ai sovietici e in particolare il quarto alloro olimpico a Saneev. Seinberg si scusò pubblicamente con de Oliveira ai Giochi paraplegici del 1992[1] ma non confermò le sue parole al Comitato Olimpico Internazionale e ritrattò tutto. Nel 2000, il giornale australiano The Sydney Morning Herald pubblicò un reportage su come sarebbe avvenuta la "farsa" di Mosca.[2][3]

Il 15 ottobre 1975 durante i Giochi panamericani di Città del Messico stabilì il record del mondo del salto triplo con la misura di 17,89 m, che fu battuto solo 10 anni dopo nel 1985 da Willie Banks, e fu record sudamericano e brasiliano fino a quando, nel maggio 2007, il connazionale Jadel Gregório non lo batté di un centimetro, portandolo a 17,90 m.

Il 22 dicembre 1981 fu vittima di un terribile incidente stradale, causato da un ubriaco in fuga dalla polizia, dopo il quale subì l'amputazione della gamba destra sotto il ginocchio. Successivamente venne eletto due volte deputato al parlamento brasiliano.

Dopo essere precipitato nell'alcolismo e nella depressione, morì il 29 maggio 1999 di cirrosi epatica all'età di 45 anni.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1974 Campionati sudamericani Bandiera del Cile Santiago Salto in lungo   Bronzo 7,17 m
Salto triplo   Oro 16,34 m Record dei campionati
1975 Campionati sudamericani Bandiera del Brasile Rio de Janeiro Salto in lungo   Oro 7,66 m Record dei campionati
Salto triplo   Oro 16,48 m Record dei campionati
Giochi panamericani Bandiera del Messico Città del Messico Salto in lungo   Oro 8,19 m
Salto triplo   Oro 17,89 m Record mondiale
1976 Giochi olimpici Bandiera del Canada Montréal Salto in lungo 8,00 m
Salto triplo   Bronzo 16,90 m
1977 Campionati sudamericani Bandiera dell'Uruguay Montevideo Salto in lungo   Oro 7,95 m Record dei campionati
Salto triplo   Oro 16,40 m
1979 Giochi panamericani Bandiera di Porto Rico San Juan Salto in lungo   Oro 8,18 m
Salto triplo   Oro 17,27 m
1980 Giochi olimpici Bandiera dell'Unione Sovietica Mosca Salto in lungo 12º nm
Salto triplo   Bronzo 17,22 m
1981 Campionati sudamericani Bandiera della Bolivia La Paz Salto triplo   Oro 17,05 m Record dei campionati

Altre competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

1977
1979
1981

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ De Oliveira pretende l'oro. A Mosca triplo truccato dai giudici, La Repubblica, 17 settembre 1992. URL consultato il 2 novembre 2011.
  2. ^ Giuseppe Ottomano, Salto triplo Mosca '80, la grande rapina allo stadio, SportVintage.it. URL consultato il 2 novembre 2011.
  3. ^ (PT) João Carlos de Oliveira, Guarhulos.com. URL consultato il 2 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2022).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN279219517 · GND (DE1027337414