Istituto Pasteur
L'Istituto Pasteur è una fondazione francese non profit dedicata allo studio della biologia, dei microorganismi, delle malattie e dei vaccini.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Prende il nome da Louis Pasteur, fondatore e primo direttore, che mise a punto il primo vaccino contro la rabbia nel 1885. L'istituto è stato fondato il 4 giugno 1887, grazie ad una sottoscrizione internazionale, ed è stato inaugurato il 14 novembre 1888. La sede principale è a Parigi. L'attuale direttore generale è Christian Bréchot. È stato a lungo il più importante istituto per lo studio delle malattie infettive, conservando un'elevata attività nella ricerca e nella formazione, ed è ancora il maggior istituto francese di produzione di sieri e vaccini.[senza fonte]
L'Istituto Pasteur-Fondazione Cenci Bolognetti è la sede italiana della Rete Internazionale dei 32 Istituti Pasteur nel mondo.[1]
I successi[modifica | modifica wikitesto]
L'elenco delle ricerche svolte con successo all'Istituto Pasteur è molto lunga. Ricordiamo:
- Émile Roux et Alexandre Yersin scoprirono il meccanismo d'azione del Corynebacterium diphtheriae e le basi del trattamento della difterite con antitossina;
- nel 1894 Alexandre Yersin scoprì l'agente eziologico della peste, Yersinia pestis;
- nel 1915 scoperta dei batteriofagi da parte di Félix Hubert d'Hérelle;
- nel 1935, nel laboratorio di chimica terapeutica diretto da Ernest Fourneau, un gruppo di ricerca costituito da Daniel Bovet, Federico Nitti e Thérèse e Jacques Tréfouël, dimostrò che il Prontosil, un colorante azoico rosso, viene metabolizzato nel corpo liberando para-amino benzensulfonamide, una solfanilammide dalla struttura più semplice, che è la specie battericida effettiva;
- Negli anni 1983 e 1985 Luc Montagnier, Jean-Claude Chermann e Françoise Barré-Sinoussi scoprirono i due virus HIV responsabili dell'AIDS, e per questa scoperta nel 2008 Montagnier e Barré-Sinoussi hanno ricevuto il premio Nobel per la medicina.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Editorial, The Institut Pasteur, in Science, vol. 2, nº 45, Nov 1895, pp. 620-621, PMID 17797046.
- Meyer P., Institut Pasteur: private or state institute., in Br Med J., vol. 1, nº 5953, feb 1975, pp. 326-7, PMID 1111798. URL consultato l'11 ottobre 2008.
- Schwartz M., The Institut Pasteur: 120years of research in microbiology., in Res Microbiol., vol. 159, nº 1, Jan-Feb 2008, pp. 5-14, DOI:10.1016/j.resmic.2007.11.009, PMID 18191546.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale dell'Institut Pasteur International, su pasteur-international.org.
- Sito ufficiale dell'Istituto Pasteur-Fondazione Cenci Bolognetti, su istitutopasteur.it.
- Premio Principe Alberto II di Monaco – Istituto Pasteur 2019, su https://monacoitaliamagazine.net/premio-principe-alberto-di-monaco-istituto-pasteur-ricerche-rocklov-zika-dengue
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