Incidente del C-130 Hercules dell'Aeronautica militare norvegese del 2012

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Incidente del C-130 Hercules dell'Aeronautica militare norvegese del 2012
Un aereo simile a quello coinvolto.
Tipo di eventoIncidente
Data15 marzo 2012
TipoErrore del pilota; errore del controllore del traffico aereo
LuogoMonte Kebnekaise
StatoBandiera della Svezia Svezia
Coordinate67°54′00″N 18°31′00″E / 67.9°N 18.516667°E67.9; 18.516667
Tipo di aeromobileLockheed C-130J-30 Super Hercules
Nome dell'aeromobileSiv
OperatoreAeronautica militare norvegese
Numero di registrazione5630
PartenzaAeroporto di Harstad/Narvik, Harstad, Norvegia
DestinazioneAeroporto di Kiruna, Kiruna, Svezia
Occupanti5
Passeggeri1
Equipaggio4
Vittime5
Feriti0
Sopravvissuti0
Danni all'aeromobileDistrutto
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Svezia
Incidente del C-130 Hercules dell'Aeronautica militare norvegese del 2012
Dati estratti da Aviation Safety Network
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Il 15 marzo 2012, un aereo da trasporto militare C-130J Super Hercules della Royal Norwegian Air Force (norvegese: Luftforsvaret) si schiantò contro la parete occidentale del monte Kebnekaise vicino a Kiruna, in Svezia.[1] Tutte le cinque persone a bordo rimasero uccise.[2][3]

L'aereo[modifica | modifica wikitesto]

Il velivolo coinvolto era un Lockheed Martin C-130J Super Hercules registrato 5630, un quadrimotore turboelica da trasporto militare. È stato l'ultimo dei quattro aerei di questo tipo acquistati dall'esercito norvegese tra il 2008 e il 2010 ed è stato chiamato Siv.[4]

L'equipaggio[modifica | modifica wikitesto]

Il comandante, Ståle Garberg, 42 anni, aveva 6 229 ore di volo, mentre il primo ufficiale, Truls Audun Ørpen, 46 anni, ne aveva 3 286. Entrambi erano considerati aviatori esperti.

Un totale di cinque persone (un equipaggio di quattro persone più un altro ufficiale) erano a bordo dell'aereo quando è precipitato. Tutti erano ufficiali della Royal Norwegian Air Force e "tra i più esperti" dell'esercito norvegese, secondo il capo delle forze armate norvegesi. I nomi dei dispersi vennero resi noti dalle forze armate il 16 marzo 2012.[5][6]

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

L'aereo partì dall'aeroporto di Evenes alle 13:40 e doveva arrivare all'aeroporto di Kiruna alle 14:30.[1] Il velivolo stava partecipando all'esercitazione militare "Cold Response", che coinvolgeva anche forze di Germania, Gran Bretagna, Canada, Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Svezia e Stati Uniti. Sembra che il velivolo sia volato direttamente sul bordo della parete occidentale del Kebnekaise, la montagna più alta della Svezia.[7] Secondo un portavoce della polizia, il velivolo era probabilmente esploso dopo l'impatto, provocando una valanga. Nell'area vennero trovati resti umani.

I grafici radar mostravano che l'aereo aveva mantenuto una rotta rettilinea negli ultimi 50 km di volo fino all'impatto, in linea con la rotta pianificata. I tracciati non indicavano un volo tattico a bassa quota, anche se questo era un piano opzionale per una parte della rotta se le condizioni meteorologiche lo permettevano. Poco prima dell'incidente, i controllori di volo svedesi di Kiruna avevano autorizzato l'Hercules a scendere a 7 000 piedi (2 100 m). Questa altitudine è di soli 20 metri sopra l'altezza della cima del Kebnekaise.[8] Le altitudini dei tracciati radar sono rimaste in possesso della commissione d'inchiesta sull'incidente e non sono state rese note.[9]

Le indagini[modifica | modifica wikitesto]

L'indagine è stata diretta dalla Swedish Accident Investigation Authority con la partecipazione dell'Accident Investigation Board norvegese.[10] L'aereo venne considerato completamente distrutto dall'impatto e dalla successiva esplosione e il 22 marzo iniziarono le operazioni di spostamento dei detriti dalla base investigativa temporanea di Nikkaluokta, vicino al luogo dell'incidente, a un hangar dell'aeroporto di Kiruna, ma gli sforzi furono ancora ostacolati dalle condizioni meteorologiche avverse e dalla scoperta di ulteriori crepe nel ghiacciaio su cui si trovano i detriti.[11] Nell'agosto 2012 vennero ritrovati sia il registratore vocale della cabina di pilotaggio che il registratore dei dati di volo e furono trasportati nel Regno Unito, dove gli esperti dell'Air Accidents Investigation Branch aiutarono le autorità locali a recuperare i dati dai due registratori, dato che la Svezia non aveva le competenze necessarie per gestire registratori di volo così danneggiati come quelli trovati nel relitto.[12] Il 3 ottobre 2012, NRK riferì che i dati dei registratori di volo erano stati scaricati con successo e i risultati preliminari indicavano che il sistema di avviso del terreno era impostato per l'atterraggio, quindi non era stato dato alcun avviso prima dell'impatto.[13]

Il rapporto finale venne rilasciato dall'Autorità svedese per le indagini sugli incidenti (Statens haverikommission) il 22 ottobre 2013 affermando che il disastro era stato causato dal fatto che l'equipaggio dell'HAZE 01 non si era accorto delle carenze nelle autorizzazioni rilasciate dai controllori del traffico aereo e dei rischi di seguire tali autorizzazioni, che avevano portato l'aeromobile a uscire dallo spazio aereo controllato e a volare a un'altitudine inferiore rispetto al terreno circostante.[14]

Nel 2019 si appurò che l'equipaggio del volo non aveva mappe che mostrassero l'altezza della montagna Kebnekaise. La mappa che era stata loro fornita conteneva informazioni scarse o errate sul terreno in Svezia, perché l'Aeronautica Militare non disponeva di dati cartografici per la Svezia. Si trattava di informazioni che non comparivano chiaramente nel rapporto sull'incidente, ma di un'indagine interna dell'Aeronautica Militare, avviata dopo la segnalazione di un ex dipendente dell'Aeronautica nel 2017.[15][16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) ASN Aircraft accident Lockheed C-130J-30 Super Hercules 5630 Mount Kebnekaise, su aviation-safety.net. URL consultato il 3 marzo 2024.
  2. ^ (NO) Rune Thomas Ege, Sindre Murtnes, Kristine Hellem Aanstad, Dennis Ravndal, Endre Alsaker-Nøstdahl, Atle Jørstad Wergeland, Lars M. Glomnes, Ole N. Olsen, Audun Beyer-Olsen, Tim Peters, Fly sporløst borte - fem nordmenn savnet, su VG, 15 marzo 2012. URL consultato il 3 marzo 2024.
  3. ^ (NO) Atle Jørstad Wergeland, Ole N. Olsen, Audun Beyer-Olsen, Mathias Jørgensen, Sindre Murtnes, Endre Alsaker-Nøstdahl, Kristine Hellem Aanstad, Rune Thomas Ege, Tim Peters, Roar Dalmo Moltubak, Her er siste tegn fra flyet, su VG, 15 marzo 2012. URL consultato il 3 marzo 2024.
  4. ^ (NB) Paal Wergeland, Tredje ulykken med superflyet, su NRK, 16 marzo 2012. URL consultato il 3 marzo 2024.
  5. ^ (NO) Kristine Hellem Aanstad, Ole N. Olsen, Audun Beyer-Olsen, Sindre Murtnes, Mathias Jørgensen, Tim Peters, Rune Thomas Ege, Atle Jørstad Wergeland, Navnene på de savnede er offentliggjort, su VG, 15 marzo 2012. URL consultato il 3 marzo 2024.
  6. ^ (NB) TV 2 AS, Dette er mannskapet som er savnet etter flystyrten, su TV 2, 16 marzo 2012. URL consultato il 3 marzo 2024.
  7. ^ (NO) C-130J HERCULES "SIV"-ULYKKEN - Gikk nesten klar av fjellryggen - tu.no/motor, su web.archive.org, 21 aprile 2012. URL consultato il 3 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2012).
  8. ^ (NO) Hercules-flyet fikk klarsignal til å fly lavere enn Kebnekaise - VG Nett om Hercules-ulykken, su web.archive.org, 12 maggio 2012. URL consultato il 3 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2012).
  9. ^ (NO) – Flyet holdt planlagt kurs da det styrtet - Nordland - NRK Nyheter, su web.archive.org, 21 marzo 2012. URL consultato il 3 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2012).
  10. ^ (NB) Kjell Mikalsen, – Kommer til å finne svaret, su NRK, 22 marzo 2012. URL consultato il 3 marzo 2024.
  11. ^ (SV) SHK - Statens Haverikommission, su web.archive.org, 23 febbraio 2014. URL consultato il 3 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
  12. ^ (SV) ULYKKEN MED SUPER HERCULES C-130J SIV - Fant taleregistrator ved Kebnekaise - tu.no/motor, su web.archive.org, 7 agosto 2012. URL consultato il 3 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2012).
  13. ^ (SV) Mikael Holmström, Ingen varning före kraschen, in Svenska Dagbladet, 12 dicembre 2012. URL consultato il 3 marzo 2024.
  14. ^ (EN) Final report RM 2013:02e Accident involving a Royal Norwegian Air Force aircraft of type C-130 with call sign HAZE 01, on 15 March 2012 at Kebnekaise, Norrbotten County, Sweden. (PDF), su havkom.se (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  15. ^ (NB) Susanne Skjåstad Lysvold, Kebnekaise-flyet fløy med feil kart, su NRK, 22 marzo 2019. URL consultato il 3 marzo 2024.
  16. ^ (NB) Gransker ulykken på nytt, su klassekampen.no. URL consultato il 3 marzo 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]