Haydar al-'Abadi
Ḥaydar Jawwād al-ʿAbādī حيدر ﺟﻮﺍﺩ العبادي | |
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Primo ministro dell'Iraq | |
Durata mandato | 11 agosto 2014 – 25 ottobre 2018 |
Presidente | Fu'ad Ma'sum Barham Salih |
Predecessore | Nuri al-Maliki |
Successore | Adil Abd al-Mahdi |
Ministro delle Comunicazioni dell'Iraq | |
Durata mandato | 1º settembre 2003 – 1º giugno 2004 |
Predecessore | Mohammed Saeed al-Sahhaf |
Successore | Mohammed Ali Hakim |
Leader dell'Alleanza della Vittoria | |
In carica | |
Inizio mandato | 14 dicembre 2017 |
Predecessore | carica istituita |
Vice-Leader del Partito Islamico Da'wa | |
Durata mandato | 15 gennaio 2007 – 8 settembre 2014 |
Predecessore | Nuri al-Maliki |
Successore | Baha Araji |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Islamico Da'wa |
Titolo di studio | Università di Baghdad Università di Manchester |
Professione | politico |
Ḥaydar Jawwād al-ʿAbādī, anche conosciuto come al-ʿIbādī (in arabo حيدر ﺟﻮﺍﺩ العبادي?; Baghdad, 25 aprile 1952), è un politico iracheno. È stato il Primo ministro dell'Iraq dall'11 agosto 2014, quando venne nominato dal nuovo presidente Fuʾād Maʿṣūm in sostituzione dell'ex premier Nuri al-Maliki, al 25 ottobre 2018.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Musulmano sciita come il suo predecessore, ha conseguito il dottorato di ingegneria elettronica all'Università di Manchester. Entrò nel partito Daʿwa mentre si trovava nel Regno Unito e i suoi tre fratelli furono arrestati nel 1980, 1981 e 1982 per il fatto di militare in quello stesso partito.[1]
Tornato in patria nel 2003, a seguito dell'intervento militare anglo-statunitense in Iraq e al rovesciamento del regime dittatoriale di Saddam Hussein, entrò tuttavia presto in polemica con le linee di condotta volute da Paul Bremer, il governatore civile imposto all'Iraq dal Presidente George W. Bush Jr., che intendeva smantellare l'apparato industriale di Stato per privatizzarlo.
È stato ministro delle Comunicazioni in Iraq, riuscendo in questa posizione a resistere alle pressioni di privatizzazione avanzate dall'occupante, riuscendo anche a svelare le trame di alcune manovre illecite, dietro le quali si celava l'opera del vice sottosegretario statunitense alla Difesa John A. Shaw, poi costretto a rassegnare le proprie dimissioni il 10 dicembre del 2004.[2][3][4].
Fu eletto al Parlamento iracheno nel dicembre del 2005 e presiedette la commissione parlamentare per l'Economia, Investimenti e Ricostruzione. Fu rieletto nel 2010 come rappresentante della capitale Baghdad.
Nel 2013 fu Presidente della commissione Finanze, partecipando in maniera attiva alla non facile discussione riguardante il bilancio dello Stato per il 2013.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Biografia di al-ʿAbādī su CNN in arabo (articolo in arabo)
- ^ T. Christian Miller, Pentagon Ousts Official Under FBI Investigation, Los Angeles Times, , December 11, 2004
- ^ WashingtonTimes.com
- ^ FT.com
- ^ Omar al-Shaher, Iraqi Parliament Struggles to Ratify Budget Amid Political Crisis, in Al-Monitor Iraq Pulse, 17 gennaio 2013. URL consultato l'11 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2019).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Haydar al-'Abadi
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