Gurdwara Bangla Sahib

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Gurdwara Bangla Sahib
StatoBandiera dell'India India
LocalitàDelhi
Coordinate28°37′36.12″N 77°12′32.04″E / 28.6267°N 77.2089°E28.6267; 77.2089
ReligioneSikhismo
Consacrazione1664
Stile architettonicoarchitettura sikh
Completamentofu costruito nel 1783 ma la struttura attuale è prevalentemente del dopo-1947
Sito webdsgmc.in/DharmParchar/GurdwaraBanglaSahib

Il Gurdwara Bangla Sahib è un tempio sikh (gurdwara), situato a Nuova Delhi in India. È considerato dai devoti uno dei più importanti luoghi di culto del mondo, per aver ospitato Guru Har Krishan, l'ottavo guru sikh, nel 1664[1][2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel luogo in cui ora sorge il tempio era sito, in origine, un bungalow appartenente a Raja Jai Singh, un sovrano Rajput vissuto nel XVII secolo[1]. Questa dimora era conosciuta come Jaisinghpura Palace. L'ottavo guru sikh, Har Krishan si trovò ad alloggiare qui durante un viaggio a Delhi nel 1664. In quell'anno, la città fu investita da una terribile epidemia di vaiolo e colera, e il guru stesso si prodigò per aiutare i malati[1][2], contraendo infine anche lui la malattia. Morì il 30 marzo 1664[3].

Oltre un secolo dopo, nel 1783, dopo la conquista di Delhi da parte del misl Singh Krora, il generale Bhai Baghel Singh fece edificare numerosi templi sikh in città, tra cui il Bangla Sahib, per commemorare il soggiorno dell'ottavo guru e le sue azioni a favore dei malati[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il tempio si trova vicino a Connaught Place, accanto alla Cattedrale del Sacro Cuore. È riconoscibile dalle splendide cupole a bulbo dorate visibili dalla strada e dall'alto pennone che regge la bandiera sikh[2], chiamata Nishan Sahib[1].

Dietro al tempio sorge una grande cisterna d'acqua che si ritiene abbia proprietà curative[2] fin dai tempi di Guru Har Krishan.

Il complesso nella sua interezza include il gurdwara, una cucina, una grande vasca sacra chiamata Sarovar, una scuola e una galleria d'arte. Come in tutti i gurdwara, anche in questo viene praticata la tradizione del langar e chiunque, indipendentemente dalla razza o dalla religione, può cibarsi presso la mensa del tempio gratuitamente[1]. Il langar (cibo) è preparato dai gursikh che vi lavorano e da personale volontario. All'interno del complesso, è obbligatorio coprirsi i capelli ed è vietato indossare calzature. L'assistenza ai visitatori è fornita da guide sikh gratuitamente. Chiunque può offrirsi volontario per aiutare in qualsiasi modo il tempio.

Il complesso ospita anche una scuola secondaria superiore, il Museo Baba Baghel Singh[5], una biblioteca e un ospedale[6]. Il gurdwara e la sala langar sono climatizzati. Sono stati costruiti un nuovo "yatri Niwas" (ostello per viaggiatori)[7] e un parcheggio multipiano[8].

Nel marzo 2021, il tempio ha inaugurato un centro diagnostico con l'obiettivo di fornire assistenza sanitaria ai poveri[6].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Gupta 2006, p. 856.
  2. ^ a b c d Brown 2011, p. 35.
  3. ^ Singha 2000, p. 24.
  4. ^ Singha 2000, p. 58.
  5. ^ (EN) Delhi Sikh Gurdwara Management Committee - Museum, su dsgmc.in. URL consultato l'11 luglio 2023.
  6. ^ a b (EN) Anuj Tiwari, MRI Scan At ₹50: India's Cheapest Diagnostic Facility Starts In Delhi's Gurudwara Bangla Sahib, in India Times, 12 marzo 2021. URL consultato l'11 luglio 2023.
  7. ^ (EN) Delhi Sikh Gurdwara Management Committee - Yatri Niwas/Sarai, su dsgmc.in. URL consultato l'11 luglio 2023.
  8. ^ (EN) Bangla Sahib Gurudwara parking issue turns into political battle, 24 settembre 2014. URL consultato l'11 luglio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Om Gupta, Encyclopaedia of India, Pakistan and Bangladesh, Isha books, 2006, ISBN 9788182053892.
  • (EN) Lindsay Brown, Lonely planet: Rajasthan, Delhi e Agra, EDT, 2011, ISBN 9788860407788.
  • (EN) H. S. Singha, The encyclopedia of Sikhism: over 1000 entries, Hemkunt Publishers, 2000, ISBN 9788170103011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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