Grete Wiesenthal

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Grete Wiesenthal: Ai tempi del mio primo ballo, dal libro Der Aufstieg (1919)

Grete Wiesenthal (Vienna, 9 dicembre 1885Vienna, 22 giugno 1970) è stata una ballerina, attrice e coreografa austriaca.

Nata nel 1885 a Vienna, all'epoca capitale dell'impero austro-ungarico, quando compì dieci anni Grete Wiesenthal venne accettata alla scuola di balletto della Wiener Hofoper dove compì i suoi studi e dove poi lavorò come ballerina dal 1901 a 1907. Nel 1902, divenne prima ballerina ed ebbe il ruolo principale in La muta di Portici di Daniel Auber.

Nonostante il successo ottenuto come ballerina classica, Grete Wiesenthal lasciò l'opera per fondare nel 1908, con le sorelle Elsa e Bertha, un gruppo di danza indipendente, con il quale le tre sorelle svilupparono uno stile di danza nuovo e non classico, caratterizzato da speciali tecniche. La compagnia mise in scena una peculiare interpretazione del valzer debuttando al Kabarett Fledermaus di Vienna e intraprendendo poi una tournée che ebbe come tappe le città di Berlino, Pietroburgo, Budapest e Praga. Il grande regista Max Reinhardt volle Grete Wiesenthal per la sua pantomima Sumurun.

Nel 1910, Grete si sposò con il pittore Erwin Lang (1886-1962) che, per lei, disegnò manifesti e locandine. Dal 1910 al 1911, la danzatrice studiò a Hellerau con Émile Jaques-Dalcroze, un pedagogo svizzero che aveva sviluppato lo studio dell'euritmica, un metodo per insegnare e percepire la musica attraverso il movimento, i cui studi influenzarono fortemente i coreografi tedeschi a partire dagli anni venti e trenta del Novecento, ispirando il lavoro della tedesca Mary Wigman, sua allieva, e della polacca Marie Rambert.

In quegli anni, Grete Wiesenthal raggiunse una grande popolarità con il suo stile che combinava elementi del balletto classico mescolati a quelli della danza moderna. Molto spesso, ebbe come partner Toni Birkmeyer e apparve anche al cinema, in alcuni film muti.


  • Grete Wiesenthal: Der Aufstieg. 1919 (Autobiografia)
  • R. Huber-Wiesenthal: Die Schwestern Wiesenthal. 1934.
  • Ingeborg Prenner: Grete Wiesenthal. Die Begründerin eines neuen Tanzstils. Phil. Diss. Wien 1950.
  • Die neue Körpersprache – Grete Wiesenthal und ihr Tanz. (Ausstellungskatalog: Historisches Museum der Stadt Wien, 18. Mai 1985 - 23. Februar 1986). Eigenverlag der Museen der Stadt Wien 1985.
  • Leonard M. Fiedler und Martin Lang (Hrsg.): Grete Wiesenthal. Die Schönheit der Sprache des Körpers im Tanz. Residenz Verlag, Salzburg und Wien 1985.
  • Gabriele Brandstetter und Gunhild Oberzaucher-Schüller (Hrsg.): Mundart der Wiener Moderne. Der Tanz der Grete Wiesenthal. Kieser, München 2009.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Grete Wiesenthal, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (DEEN) Grete Wiesenthal, su filmportal.de. Modifica su Wikidata
  • AEIOU, su aeiou.at.
  • Bezirksmuseum Landstraße – Grete Wiesenthal [collegamento interrotto], su museum.highway.co.at.
  • Wiesenthal-Projektgruppe, su wiesenthal-projektgruppe.de.
  • (DE) Grete Wiesenthal su Murnau Stiftung
Controllo di autoritàVIAF (EN79399878 · ISNI (EN0000 0000 9451 0968 · LCCN (ENn85376095 · GND (DE118771663 · BNF (FRcb14704685r (data) · J9U (ENHE987007269705905171