Gotabaya Rajapaksa
Gotabaya Rajapaksa ගෝඨාභය රාජපක්ෂ | |
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8º Presidente dello Sri Lanka | |
In carica | |
Inizio mandato | 18 novembre 2019 |
Predecessore | Maithripala Sirisena |
Ministro della difesa e dello sviluppo urbano | |
Durata mandato | novembre 2005 – 8 gennaio 2015 |
Capo di Stato | Mahinda Rajapaksa |
Predecessore | Asoka Jayawardena |
Successore | B. M. U. D. Basnayake |
Dati generali | |
Partito politico | Partito della Libertà dello Sri Lanka |
Università | Ananda College |
Nandasena Gotabaya Rajapaksa (in singalese ගෝඨාභය රාජපක්ෂ; Weeraketiya, 20 giugno 1949) è un militare e politico singalese. Dal 18 novembre 2019 è Presidente dello Sri Lanka, grazie alla vittoria alle elezioni presidenziali.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
È nato in una delle famiglie di potere dello Sri Lanka.[1][2] Il padre è stato deputato e ministro. È il quinto di nove figli, suo fratello Mahinda Rajapaksa è stato presidente del Paese per due mandati.[3] Altri due fratelli hanno ricoperto posizioni governative di alto livello.[3]
Si è arruolato nell'esercito nel 1971, addestrandosi all'Accademia militare dello Sri Lanka (SLMA).[4] È stato coinvolto in vicende di frode e corruzione.[4]
Nel 1998, lui e la sua famiglia sono emigrati negli Stati Uniti d'America e hanno fatto ritorno nel Paese nel 2005, quando suo fratello Mahinda Rajapaksa è stato eletto presidente, sostenuto dalla coalizione dell'Alleanza della Libertà del Popolo Unito.
Dal novembre 2005 al gennaio 2015 è stato a capo del Ministero della Difesa durante nelle fasi finali della Guerra civile in Sri Lanka, guidando la repressione militare dei terroristi delle Tigri Tamil, presenti nella zona nordorientale dell'isola.[1][5] Durante quel periodo, il fratello Mahinda Rajapaksa ha governato il Paese in modo autoritario, agendo duramente contro i terroristi: nelle fasi finali della guerra sono scomparse migliaia di persone, molte delle quali sono state torturate o uccise.[1][5] Anche successivamente alla guerra sono state denunciate numerosi sparizioni forzate di oppositori politici della famiglia Rajapaksa: uomini d'affari, giornalisti e attivisti furono rastrellati e mai più rintracciati.[1]
Nel 2015 il fratello perse il potere a vantaggio dell'opposizione del Nuovo Fronte Democratico, guidata da Maithripala Sirisena.
Durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2019, ha principalmente fatto leva sul nazionalismo singalese.[2] Il 17 novembre 2019 ha sconfitto il Sajith Premadasa, candidato dello United National Party (UNP), che sino a quel momento deteneva la maggioranza.[6]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d (EN) B.B.C. Monitoring, Who is Sri Lanka's controversial new president?, 17 novembre 2019. URL consultato il 17 novembre 2019.
- ^ a b RSINews, Sri Lanka a Gotabaya Rajapaksa, su rsi, 17 novembre 2019. URL consultato il 17 novembre 2019.
- ^ a b Sri Lanka, tutto il potere ai fratelli Rajapaksa, su ilmanifesto.it.
- ^ a b Gotabaya Rajapaksa è stato eletto presidente dello Sri Lanka, su Il Post, 17 novembre 2019. URL consultato il 17 novembre 2019.
- ^ a b (EN) Hannah Ellis-Petersen, Gotabaya Rajapaksa elected president of Sri Lanka, in The Guardian, 17 novembre 2019. URL consultato il 17 novembre 2019.
- ^ (EN) Sri Lanka strongman Rajapaksa wins presidency by big margin, in Reuters, 17 novembre 2019. URL consultato il 17 novembre 2019.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Rajapaksa, Gotabaya Nandasena, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 121635692 · ISNI (EN) 0000 0000 8026 8955 · LCCN (EN) n2009218537 · GND (DE) 1028249926 · WorldCat Identities (EN) lccn-n2009218537 |
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