Glauconycteris argentata

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Glauconycteris argentata
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Sottofamiglia Vespertilioninae
Genere Glauconycteris
Specie G.argentata
Nomenclatura binomiale
Glauconycteris argentata
Dobson, 1875

Glauconycteris argentata (Dobson, 1875) è un Pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Africa centrale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 94 e 114 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 39 e 44 mm, la lunghezza della coda tra 41 e 53 mm, la lunghezza del piede tra 5 e 10 mm, la lunghezza delle orecchie tra 8 e 14 mm e un peso fino a 12 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è di media lunghezza, densa e si estende per il primo quarto della superficie dorsale dell'uropatagio. Le parti dorsali variano dal fulvo dorato al bruno-grigiastro chiaro, più chiare sulla testa e con delle strisce color crema chiaro lungo i fianchi, mentre le parti ventrali sono più scure e più grigie delle parti dorsali. Il muso è biancastro, corto, largo e appiattito. Le orecchie sono marroni, arrotondate, con un lobo lungo, arrotondato e rivolto all'indietro alla base del margine anteriore e con l'antitrago rettangolare che si estende attraverso un altro lobo carnoso sul labbro inferiore all'angolo posteriore del muso. Il trago è a forma di mezzaluna, con il margine interno diritto, quello esterno convesso e con un piccolo lobo triangolare alla base. Le membrane alari sono marroni chiare, semi-trasparenti e ricoperte di una venatura poco visibile vicino al corpo. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia tra le fronde delle palme in gruppi fino a 30 individui, solitamente 2-4 esemplari su ogni foglia disposti lungo la nervatura mediana.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Femmine con dei piccoli sono state osservate a marzo, mentre altre che allattavano sono state osservate in giugno.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nel Rio Muni, Camerun sud-occidentale, Gabon nord-occidentale, Repubblica Democratica del Congo sud-occidentale, centrale e nord-orientale, Ruanda, Burundi, Uganda occidentale, Kenya sud-occidentale, Tanzania centro-orientale, Angola nord-occidentale e Zambia nord-orientale.

Vive nelle foreste pluviali, foreste di bambù, boschi di Miombo e foreste costiere. Si trova frequentemente vicino a corsi d'acqua e stagni.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica G.argentata come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Jacobs, D., Cotterill, F.P.D. & Taylor, P.J. 2008, Glauconycteris argentata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Glauconycteris argentata, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold & Happold, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549

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