Giuseppe Terragni (politico)

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Giuseppe Terragni

Sindaco di Como
Durata mandato1946 –
1952
PredecessoreAntonio Marnini
SuccessorePaolo Piadeni

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato12 luglio 1957 –
11 giugno 1958
LegislaturaII
Gruppo
parlamentare
Gruppo Democratico Cristiano
CircoscrizioneLombardia
CollegioComo
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato12 giugno 1958 –
15 maggio 1963
LegislaturaIII
Gruppo
parlamentare
Gruppo Democratico Cristiano
CircoscrizioneComo-Sondrio-Varese
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Titolo di studioLicenza media superiore
Professioneindustriale serico

Giuseppe Terragni (Como, 18 marzo 190211 agosto 1963) è stato un politico italiano, sindaco di Como dal 1946 al 1952 e in seguito senatore e deputato.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Omonimo del noto architetto Giuseppe Terragni, era un industriale serico.

Membro della Democrazia Cristiana, a seguito delle elezioni amministrative del 1946 venne eletto sindaco di Como dopo lunghe trattative tra i partiti, nelle quali fu preferito a Paolo Nulli, capolista del Partito Socialista Italiano e già in precedenza sindaco della città, e succedendo così al comunista Antonio Marnini.[1] Confermato dopo le elezioni del 1951, in cui grazie all'assegnazione maggioritaria dei seggi riuscì a formare una giunta monocolore DC, si dimise quindi nel 1952, sostituito dal compagno di partito Paolo Piadeni.[2]

Alle elezioni politiche del 1953 fu candidato al Senato della Repubblica nel collegio di Como, in cui ottenne 51 351 voti pari al 46,1%[3] ma non venne eletto a causa della legge elettorale, che in quel collegio premiò Attilio Terragni del Partito Nazionale Monarchico, che aveva ottenuto il 6,8%.[3] Giuseppe Terragni fu comunque in seguito ripescato, subentrando il 12 luglio 1957, per meno di un anno di legislatura, al dimissionario Carlo Corti.[4] Alle successive elezioni del 1958 si candidò invece alla Camera dei deputati, per la circoscrizione Como-Sondrio-Varese, e risultò eletto con 26 601 preferenze personali, quarto nella lista della DC.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fabio Cani e Gerardo Monizza, p. 314.
  2. ^ Fabio Cani e Gerardo Monizza, p. 317.
  3. ^ a b Senato del 7 giugno 1953 - Collegio COMO, in Archivio Storico delle Elezioni, Ministero dell'Interno. URL consultato il 4 novembre 2016.
  4. ^ Senato.it
  5. ^ Camera del 25 maggio 1958 - Circoscrizione COMO-SONDRIO-VARESE - DC, in Archivio Storico delle Elezioni, Ministero dell'Interno. URL consultato il 4 novembre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fabio Cani e Gerardo Monizza, Como e la sua storia, Dalla preistoria all'attualità, Como, NodoLibri, 1993, ISBN 88-7185-032-7.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Como Successore
Antonio Marnini 1946 - 1952 Paolo Piadeni