Giuseppa Salvo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Giuseppa Salvo, "zonna" Peppina, soprannominata anche la Regina di Gangi per il suo ruolo importante di comando del paese per 15 anni[1] (Gangi, 27 gennaio 1865[2]Poggioreale, 1936), è stata una criminale italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Madre di Nicolò, Giuseppe e Carmelo Andaloro, fu "donna di mafia"[3], l'ultima persona ad arrendersi davanti al "prefetto di ferro" Cesare Mori durante l'"assedio di Gangi", nel 1926 [4] e mantenne un comportamento "omertoso" pure durante il processo[1].

Trascorse tutta la sua vita assieme a ricercati, essendo suo padre e quindi il suo marito, i capi della banda di Gangi, vestiva con abiti maschili e raggiunto il comando della banda, dopo la morte del marito, interveniva anche come giudice inappellabile nelle dispute fra paesani ed organizzatrice di matrimoni forzati di fanciulle con uomini della sua banda.

Dopo la cattura, venne rinchiusa, assieme ad una cinquantina di detenuti, proveniente dall'area delle Madonie, in una vecchia chiesa, riadatta a prigione, a Termini Imerese, a metà strada fra le Madonie e Palermo in attesa del processo. Il clamore e la notorietà del gruppo di arrestati fu tale da attirare l'attenzione della stampa internazionale, tra cui un giornalista del Times che la gratifico' del titolo di "Regina di Gangi", ed il corrispondente del New York Times la descrisse coloritamente: " Madre di una feroce covata, ..., capelli bianchi come la neve, perfettamente eretta, veloce nei movimenti, con portamento deciso e dignitoso. Il suo aspetto sinistro ed il suo sguardo diabolico gelavano il sangue" [5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b G.S. in centroimpastato.it Archiviato il 29 gennaio 2008 in Internet Archive.
  2. ^ G.S. in rubbettino.it Archiviato il 10 ottobre 2007 in Internet Archive.
  3. ^ donne d'onore su radio.rai.it[collegamento interrotto]
  4. ^ paragrafo L'assedio di Gangi in Arrigo Petacco, Il Prefetto di Ferro
  5. ^ T. Newark p. 41

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marina Pino, La regina di Gangi. Storia di briganti, mafiosi e poliziotti nella Sicilia degli anni Trenta, Rubbettino, 2005
  • Cesare Mori, Con la mafia ai ferri corti, Mondadori, 1932
  • Arrigo Petacco, Il Prefetto di Ferro, Mondadori, 1975
  • Santi Correnti, Donne di Sicilia: la storia dell'isola del sole scritta al femminile, Coppola, 2001, ISBN 8887432570
  • Christopher Duggan, La mafia durante il fascismo, Rubbettino, 1992
  • Salvatore Lupo, Storia della mafia. Dalle origini ai nostri giorni, Donzelli, 1993

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie