Giulio Bellinzaghi

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Giulio Bellinzaghi

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato21 gennaio 1873 –
28 agosto 1892
Legislaturadalla XI (nomina 9 novembre 1872) alla XVII
Tipo nominaCategoria: 21
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione per l'esecuzione della legge sull'abolizione del corso forzoso (15 dicembre 1890–27 settembre 1892)
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato25 agosto 1867 –
20 febbraio 1868[1]
LegislaturaX
Gruppo
parlamentare
Destra
CollegioPizzighettone
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDestra storica
ProfessionePolitico e banchiere

Giulio Bellinzaghi, o anche nella variante Belinzaghi, (Milano, 17 ottobre 1818Cernobbio, 28 agosto 1892), è stato un politico italiano. È stato il secondo sindaco della città meneghina, sotto il Regno d'Italia.

È il fondatore della Banca Belinzaghi (1848-1983).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È il sindaco rimasto in carica per il tempo più lungo, quasi diciannove anni, di cui sedici consecutivi, dal 20 febbraio 1868 al 18 aprile 1884 e poi nuovamente dal 21 novembre 1889 al 28 agosto 1892, data della morte.

Risanò il bilancio comunale, appesantito dall'avvio della sistemazione di piazza Duomo durante il mandato del suo predecessore Antonio Beretta, opera che completò; ottenne nel 1873 l'annessione alla città del comune dei Corpi Santi, che la circondava; promosse regolari collegamenti con l'hinterland mediante trasporto pubblico di passeggeri: nel 1879 inaugurò la Stazione di Milano Cadorna.

Venne nominato Senatore il 9 novembre 1872 da Vittorio Emanuele II e ne 1875 gli venne concesso il titolo nobiliare di Conte.

Approvò la demolizione del Castello Sforzesco, che molto gli stava a cuore, in qualità di azionista della Società Fondiaria, interessata a costruire nell'area. Ma le critiche della Società Storica Lombarda, e di Luca Beltrami in particolare, convinsero il ministero a porre il vincolo monumentale sul complesso. Lo scempio fu così evitato.

Oltre a darsi alla vita pubblica aveva svolto sin da giovanissimo la professione di banchiere privato fondando la Banca Belinzaghi (1848-1983). Inoltre fu Presidente della "Banca di Costruzioni", istituto specializzato in lavori ed appalti pubblici che operò dal maggio 1871 al maggio 1875[2]. Fu anche sindaco di Cernobbio, dove nel 1864 si fece costruire l'omonima villa in riva al lago di Como, ancora esistente, da Giacomo Bussi.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato con Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona di Prussia (Impero di Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine di Carlo III (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine di Leopoldo (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di IV Classe dell'Ordine di Sant'Anna (Impero di Russia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cessazione per nomina a sindaco di Milano.
  2. ^ Cfr. Alessandro Polsi, Alle origini del capitalismo italiano, Torino, Einaudi, 1993, p.118
  3. ^ a b c d e f g h i j Giulio Bellinzaghi, su Patrimonio dell'Archivio storico Senato della Repubblica - senato.it. Modifica su Wikidata

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Sindaco di Cernobbio Successore
1864-1868
Predecessore Sindaco di Milano Successore
Antonio Beretta 1868-1884 Gaetano Negri I
Gaetano Negri 1889-1892 Giuseppe Vigoni II
Controllo di autoritàVIAF (EN1004153653232655900008 · GND (DE1166365778 · WorldCat Identities (ENviaf-1004153653232655900008
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