Giorgio Marussig

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Giorgio Marussig
NascitaUdine, 1907
MorteCampagna italiana di Grecia, 4 aprile 1941
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaArtiglieria
Reparto48º Reggimento artiglieria divisionale
Anni di servizio1926-1941
GradoSottotenente della riserva
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Artiglieria e Cavalleria di Torino
dati tratti da Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941) [1]
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Giorgio Marussig (Udine, 1907Campagna italiana di Grecia, 4 aprile 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Udine nel 1907, figlio di Giovanni e Gemma Zinacevich.[2] Conseguita la licenza in fisico matematica nella sua città natale ed iscrittosi al Politecnico di Milano, interruppe gli studi universitari per arruolarsi volontario nel Regio Esercito iniziando a frequentare la Scuola allievi ufficiali del Corpo d'armata di Trieste nel 1926.[2] Conseguita, nel giugno 1927, la nomina a sottotenente di complemento dell'arma di artiglieria ed assegnato al 13º Reggimento artiglieria da campagna, si congedò per entrare nella Regia Accademia Militare di Artiglieria e Cavalleria di Torino dalla quale uscì due anni più tardi con la nomina a sottotenente in servizio permanente effettivo.[2] Mentre frequentava la Scuola di applicazione d'arma, una caduta da cavallo lo costrinse a lasciare il servizio attivo ed a dedicarsi all'insegnamento della matematica presso l'Istituto magistrale di Udine.[2] All'atto della dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna, il 10 giugno 1940, dopo avere chiesto insistentemente di essere richiamato in servizio nonostante la sua menomazione fisica, fu destinato dapprima al 230º Reggimento artiglieria "Re" in Udine e in seguito, dal dicembre 1940, al 48º Reggimento artiglieria della 48ª Divisione fanteria "Taro", allora dislocato in Albania.[2] Cadde in combattimento a Fush e Qenit il 4 aprile 1941, e fu successivamente insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Combattente di purissima fede, sollecitava ed otteneva un posto avanzato di ufficiale osservatore, prestando per lungo tempo, in difficilissime condizioni di clima e sotto violenta reazione nemica il suo servizio con solerzia, intelligenza e sprezzo del pericolo. In giornata di aspro combattimento, sotto micidiale fuoco di mortai nemici, era costretto a ripiegare coi reparti della prima linea. Preparato il contrassalto con un nucleo di arditi, si univa ad essi per la riconquista della importante posizione. Nel secondo assalto, mentre incitava con l’esempio e la parola i fanti, veniva mortalmente ferito. In tali condizioni, riusciva a trascinarsi ancora avanti per una cinquantina di metri, incitando coi gesti gli arditi alla resistenza. Sublime esempio di coraggio, e di elevatissime virtù militari. Fush e Qenit (Fronte greco), 4 aprile 1941[3]»
— Regio Decreto 14 luglio 1942.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare 1965, p.637.
  2. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  3. ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 5 settembre 1942, guerra registro 36, foglio 24.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 637.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]