Fundación Reina Sofía

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Fundación Reina Sofía
(ES) Fundación Reina Sofía
(EN) Queen Sofia Foundation
Fondazione17 maggio 1977
Scoposociale, sanitario e di ricerca scientifica, educativo e ambientale
Sede centraleSpagna (bandiera) Madrid
IndirizzoPalazzo della Zarzuela
Area di azioneMondo (bandiera) Mondo
PresidenteGrecia (bandiera) Sofia di Grecia
DirettoreSpagna (bandiera) Domingo Martínez Palomo
Lingue ufficialispagnolo, inglese
Patrimonio€ 8,9 milioni[1] (2022)
Sito web

La Fundación Reina Sofía (in italiano Fondazione Regina Sofia) è un ente privato spagnolo senza scopo di lucro, attivo negli ambiti sociale, della salute, dell'istruzione, dell'ambiente e delle donne.[2]

La Fundación Reina Sofía venne creata il 17 maggio 1977,[3] attraverso un capitale concesso da Sofia di Grecia, all'epoca regina consorte di Spagna.[4] Con il decreto del 2 ottobre 1981, il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali riconobbe la Fondazione come un ente privato di beneficenza, dipendente perciò dal Protettorato delle Fondazioni del Ministero della cultura e dello sport.[3] La Fondazione non è mai rientrata nell'obbligo normativo di sottoporre i propri bilanci annuali a revisioni contabili.[3] Tuttavia, dal 2004, è stato deciso ugualmente di presentarli alla contabilità, per verificare la situazione patrimoniale della Fondazione e la corrispondenza tra le finanze impiegate ogni anno per consentire lo svolgimento delle sue attività e i risultati di queste.[3]

Organizzazione

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La Fundación Reina Sofía è costituita dai seguenti organi:[5]

  • Presidenza;
  • Consiglio di Fondazione;
  • Comitato Esecutivo.

Il titolare della Presidenza è a capo del Consiglio di Fondazione e del Comitato Esecutivo ed esercita le funzioni che gli vengono attribuite dagli Statuti.[5]

Secondo l'articolo 15 degli Statuti, la regina consorte di Spagna, qualora non ricopra la carica di presidente, ha diritto a richiederla in qualsiasi momento.[5]

Se, invece, non può ricoprirla, detiene la facoltà di nominare qualcun altro al suo posto.[5] Se neanche la sua designazione è possibile, spetta al Consiglio di Fondazione, con un minimo di due terzi dei suoi membri, proporre al Capo di Stato tre candidati.[5]

Consiglio di Fondazione

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È costituito da un minimo di sei membri e da un massimo di dieci, ognuno dei quali viene nominato dal presidente, deve avere pieni diritti civili ed essere abilitato allo svolgimento di funzioni pubbliche.[5] È l'organo governativo della Fondazione, occupandosi di gestirla attraverso le seguenti funzioni:[5]

  • Decidere la gestione generale del patrimonio della Fondazione, allo scopo di determinare la sua conservazione, il suo sviluppo e la redditività dei suoi progetti;
  • Stabilire i programmi di azione per ciascun ambito in cui opera la Fondazione;
  • Approvare le rettifiche e le attività svolte;
  • Interpretare gli Statuti e risolvere i problemi che ostacolano il funzionamento della Fondazione;
  • Gestire pienamente il patrimonio della Fondazione, con qualsiasi tipo di atto amministrativo e di controllo;
  • Amministrare la contabilità della Fondazione ed elaborare i bilanci annuali;
  • Delegare al Comitato Esecutivo le responsabilità che ritiene opportune;
  • Stabilire quante persone devono costituire i Consigli Consultivi di ogni organo della Fondazione.

Infine, il presidente nomina tra i membri del Consiglio di Fondazione un suo vice e un segretario.[5] Quest'ultimo svolge anche le funzioni che gli vengono delegate dal presidente e dal Consiglio.[5]

Al mese di giugno del 2023 la composizione del Consiglio di Fondazione è la seguente:[6]

  • Membro: Domingo Martínez Palomo (Vicepresidente della Fondazione);
  • Membro: Alfonso Sanz Portolés;
  • Membro: Arturo Luis Coello Villanueva;
  • Membro: Laura Hurtado de Mendoza y Maldonado;
  • Membro: Eugenia Simón Sánchez;
  • Membro: José Luis Nogueira Guastavino (Segretario della Fondazione).

Comitato Esecutivo

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È l'organo che si occupa di applicare gli accordi e le linee generali stabilite per l'organizzazione dal Consiglio di Fondazione.[5]

Ne fanno parte quattro membri del Consiglio di Fondazione delegati dal presidente.[5] In ambito interno, il Comitato regola anche le assunzioni e i licenziamenti dei funzionari della Fondazione, mentre in ambito esterno si occupa di quanto gli viene delegato dal Consiglio di Fondazione.[5]

Al mese di giugno del 2023 la composizione del Comitato Esecutivo è la seguente:[6]

  • Arturo Luis Coello Villanueva (Presidente della Fondazione);
  • Laura Hurtado de Mendoza y Maldonado;
  • Eugenia Simón Sánchez;
  • José Luis Nogueira Guastavino (Segretario della Fondazione).

Modalità di azione

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La Fundación Reina Sofía può lavorare ai propri progetti anche in collaborazione con altri enti o persone.[7] Viene sostenuta economicamente da donazioni individuali, da enti o dalla locazione di eventuali immobili.[7]

Persegue i propri scopi promuovendo e finanziando attività inerenti ai suoi campi d'azione, concedendo borse di studio e sussidi finanziari, istituendo concorsi e premi artistici, letterari e scientifici e assistendo istituzioni e centri dedicati a obiettivi affini.[7]

È dal 1996 che la Fondazione ha avviato i "viaggi di cooperazione internazionale", per collaborare con gli altri paesi a iniziative edilizie, educative, di ricerca biomedica e sul microcredito.[4] A livello mondiale i progetti della Fondazione si concentrano soprattutto sull'America centrale e l'Africa occidentale.[2] Stanziò nel 2008 6 milioni di euro per la ricerca sulle malattie neurodegenerative.[8] Oltre all'ambito prettamente scientifico, si occupa anche di aumentare la consapevolezza sociale sul bisogno di contribuire alla ricerca su questo tipo di patologie.[9]

Con il Piano d'Azione per il 2023 la Fondazione ha definito un'intensificazione dei rapporti con i Banchi Alimentari, la realizzazione di iniziative con delle ONG e il sostegno alle vittime della guerra in Ucraina.[9] Ha iniziato a collaborare con il Consiglio superiore delle ricerche scientifiche per l'ottenimento di bioplastiche sostenibili e per uno studio quinquennale per la conservazione del gatto selvatico in Spagna.[9]

Gli scopi generali della Fondazione sono i seguenti:[7]

Ambito sociale

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  • Sostenere e tutelare le istituzioni d'assistenza sociale;
  • Sostenere e integrare nella società le persone con disabilità, operando anche nei campi della prevenzione e dell'educazione speciale.

Ambito culturale

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  • Promuovere lo sviluppo degli studi delle necessità fisiche, intellettuali e spirituali delle persone, nonché la loro connessione con la società;
  • Promuovere e proteggere le tradizioni spagnole, costituenti l'identità nazionale;
  • Promuovere la musica;
  • Promuovere e realizzare studi sulle comunità che costituiscono la Spagna e sulle manifestazioni della sua cultura;
  • Promuovere e intraprendere attività che contribuiscono ai rapporti culturali tra il popolo spagnolo e altri;
  • Promuovere la conoscenza del patrimonio artistico e naturalistico nazionale, collaborando con enti statali e privati alla loro conservazione;
  • Promuovere la ricerca storica e il suo ruolo nel futuro della cultura.

Ambito educativo

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  • Promuovere e tutelare le istituzioni educative.

Il Centro Alzheimer

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Centro Alzheimer de la Fundación Reina Sofía
(ES) Centro Alzheimer de la Fundación Reina Sofía
L'edificio del Centro, progettato dall'Estudio Lamela e costruito tra il 2004 e il 2006
Fondazione8 marzo 2007
Scopotrattamento delle persone affette dall'Alzheimer, ricerca sul morbo e formazione sanitaria
Sede centraleSpagna (bandiera) Madrid
IndirizzoCalle de Valderrebollo, 5, 28031
Sito web

Il Centro Alzheimer de la Fundación Reina Sofía è un centro impegnato nel trattamento dei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer e nella ricerca sulla malattia.

Storia e attività

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Nel 2001 la Segreteria della regina Sofia cominciò a raccogliere informazioni sul morbo di Alzheimer.[10] A giugno 2002 fu indetto un concorso architettonico per scegliere il progetto per l'edificio futuro del Centro e nel mese di dicembre la regina e il re Juan Carlos I presentarono ufficialmente il Progetto Alzheimer.[10]

Nel febbraio 2004 venne accordata la costruzione del Centro e a settembre si svolse il I⁰ Simposio sui Progressi nella Ricerca sulla malattia di Alzheimer.[10] Nel 2005 la Fondazione strinse una collaborazione al finanziamento di programmi di ricerca con la Fundación de Investigación Médica Mutua Madrileña e nel 2006 si accordò con la Fundación Centro de Investigación de Enfermedades Neurológicas per la gestione dell'Unità di Ricerca del Progetto.[10]

Nel marzo 2007 si tenne l'inaugurazione del Centro, che a giugno iniziò ad accogliere i primi pazienti.[10] Nel 2011 la regina Sofia ospitò a Madrid il Vertice Mondiale sui progressi nella ricerca sull'Alzheimer.[10] Nel 2012 circa è stato avviato il Progetto Vallecas, volto a identificare eventuali fattori di deterioramento cognitivo precoce, in modo da prevederlo nelle persone sane.[8]

Il Centro è costituito da tre aree:[11]

  • L'Unità di Ricerca, ceduta dal Centro de Investigación de Enfermedades Neurológicas;
  • Il Centro di Formazione, specializzato in demenza;
  • Il Centro Assistenziale, comprendente una parte residenziale con 156 posti, un centro diurno con 40 posti e un altro con 20 posti per il riposo delle famiglie nei fine settimana. La sua gestione spetta al Dipartimento degli Affari Sociali della Comunità di Madrid.
  1. ^ (ESEN) Ejercicio 2022, in fundacionreinasofia.es. URL consultato il 18 giugno 2023.
  2. ^ a b (ESEN) Nuestros Proyectos, in fundacionreinasofia.es. URL consultato il 18 giugno 2023.
  3. ^ a b c d (ES) Información Económica, in fundacionreinasofia.es. URL consultato il 18 giugno 2023.
  4. ^ a b (ES) La Reina Sofía y su Fundación, in fundacionreinasofia.es. URL consultato il 18 giugno 2023.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l (ES) Órganos de la Fundación, in fundacionreinasofia.es. URL consultato il 18 giugno 2023.
  6. ^ a b (ESEN) Patronato, in fundacionreinasofia.es. URL consultato il 18 giugno 2023.
  7. ^ a b c d (ESEN) Objeto y Fines, in fundacionreinasofia.es. URL consultato il 18 giugno 2023.
  8. ^ a b (ESEN) Detalle proyecto Sanitario, in fundacionreinasofia.es, 31 dicembre 2022. URL consultato il 18 giugno 2023.
  9. ^ a b c (ES) La Fundación Reina Sofía aprueba los proyectos a realizar en 2023, in servimedia.es, 1⁰ dicembre 2022. URL consultato il 18 giugno 2023.
  10. ^ a b c d e f (ESEN) Proyecto Alzheimer, in fundacionreinasofia.es. URL consultato il 18 giugno 2023.
  11. ^ (ESEN) El centro, in fundacionreinasofia.es. URL consultato il 18 giugno 2023.

Collegamenti esterni

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