Francesco Eboli, duca di Castropignano

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Francesco Eboli (o Evoli), duca di Castropignano (Castropignano, 1693Napoli, 20 gennaio 1758) è stato un militare italiano, patrizio napoletano, luogotenente generale della cavalleria napoletana nella battaglia di Bitonto del 24 maggio 1734, comandante delle milizie napoletane che occuparono Pescara strappandola agli Austriaci nel luglio 1734 e capitano generale delle milizie napoletane nella battaglia di Velletri del 10 agosto 1744.

Biografia

Primogenito di Domenico, duca di Castropignano, e di Concezia Caracciolo, durante la guerra di successione spagnola si schierò a favore dei Borbone ponendosi al servizio del re di Spagna Filippo V. Passando il Regno di Napoli in possesso degli Asburgo nel 1707, perse i diritti ereditari sul feudo paterno, ottenendone la restituzione solo in seguito al trattato di Vienna del 1725, che sancendo la pace tra Filippo V e l'imperatore Carlo VI reintegrò i nobili del partito borbonico nei loro possedimenti.

La carriera militare

Nel 1733 con il grado di tenente generale partecipò, sotto il comando del conte di Montemar, alla conquista delle Due Sicilie per l'infante Carlo di Borbone, duca di Parma. Comandò le truppe spagnole nella loro prima azione del conflitto, espugnando il 24 dicembre l'importante fortezza di Aulla in Lunigiana[1]. La conquista fu celebrata dal poeta della corte di Parma Carlo Innocenzo Frugoni, che compose per l'occasione un sonetto[2].

Dopo essersi distinto nella battaglia di Bitonto, d'Eboli venne prese la fortezza di Pescara, dove si erano asserragliate le truppe austriache ritiratesi da Bari.

Grazie al valore dimostrato, nel 1737 verrà insignito del titolo di Grande di Spagna.

Dopo aver cercato senza successo di diventare viceré di Sicilia, nel 1739 venne nominato ambasciatore a Parigi. Nel 1741, allo scoppio della guerra di successione austriaca fu richiamato in patria per prendere il comando, al fianco del duca di Montemar, delle operazioni in Lombardia con l'esercito austro-sardo. Nell'agosto del 1742 venne però costretto a ritirarsi dopo che la Gran Bretagna, alleata dell'Austria, minacciò il bombardamento navale di Napoli.

Nel 1744, sotto il comando del re, partecipò alla vittoriosa battaglia di Velletri contro gli austriaci, scongiurando il rischio che gli Asburgo potessero tornare in possesso del Regno di Napoli.

Vita privata

Il 28 maggio 1735 sposò Zenobia Revertera, figlia di Nicola Ippolito, duca di Salandra, dalla quale ebbe due figli: Mariano e Maria Giovanna.

Onorificenze

Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di San Gennaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ Schipa, p. 104.
  2. ^ Sonetto CXLIV in Opere poetiche, 1776, p. 146.

Collegamenti esterni

Bibliografia

  • F. Sforza Cesarini, La guerra di Velletri, Roma 1891, passim;
  • Michelangelo Schipa, Il Regno di Napoli al tempo di Carlo di Borbone, Napoli, Stabilimento tipografico Luigi Pierro e figlio, 1904.
  • R. Colapietra, Vita pubblica e classi politiche del Viceregno napoletano (1656-1734), Roma 1961,
  • R. Ajello, La vita politica napoletana sotto Carlo di Borbone, in Storia di Napoli, Napoli, 1972
  • R. De Maio, Dal sinodo del 1726 alla prima restaurazione borbonica del 1799, in Storia di Napoli, Napoli 1972,