Fotografia glamour

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La modella Michele Merkin posa per uno scatto glamour.
La modella Lucy Pinder utilizza la tecnica handbra.

La fotografia glamour è un genere di fotografia in cui viene posta particolare enfasi sul fascino e sull'erotismo del modello, che può essere completamente vestito o nudo, dando minore importanza ad ogni altro elemento presente nella fotografia. Il termine glamour infatti può essere tradotto in italiano proprio come fascino o seduzione. Per ottenere tale scopo i fotografi combinano strumentalmente l'uso di cosmetici, luce ed acconciature.[1][2]

Composizione della fotografia glamour[modifica | modifica wikitesto]

La fotografia glamour è generalmente composta dal modello, principalmente professionista, in posizione statica e tali fotografie sono normalmente utilizzate per usi commerciali, come calendari, pubblicità o servizi per riviste. Il modello soggetto della foto non deve essere necessariamente nudo, in quanto la fotografia glamour tende a concentrare la propria attenzione più sugli elementi simbolici della foto o sull'enfasi del modello.[3] Dalla fine del ventesimo secolo infatti, diverse riviste glamour come FHM (For Him Magazine) o Maxim stanno invertendo la tendenza, mostrando meno nudità a favore di un nudo implicito, come quello rappresentato dalla tecnica handbra, in cui la modella, seminuda, copre i propri capezzoli con le mani.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La modella Victoria Laufer fotografata da Alberto Magliozzi nel 2001

La fotografia glamour cominciò a svilupparsi intorno agli anni venti, quando si cominciarono a diffondere le prime immagini delle cosiddette pin-up. Tuttavia la pubblicità e le riviste facevano ancora scarso utilizzo di fotografie glamour, laddove era addirittura vietato in quanto spesso equiparate alla pornografia. A dare una svolta alla situazione ci pensò la rivista Playboy, che nel suo primo numero del dicembre 1953 pubblicò alcune fotografie di Marilyn Monroe nuda.[5] Si trattava della prima rivista pensata per un vasto pubblico, a ricorrere all'utilizzo della fotografia glamour per ritrarre i soggetti dei propri servizi. In seguito molte altre riviste seguirono lo stesso esempio. Tra i più noti fotografi glamour ci sono Terry Richardson, David LaChapelle, Juergen Teller, Matthew Rolston e Craig McDean; in Italia Alberto Magliozzi ha esposto i suoi lavori nelle librerie Hoepli e Feltrinelli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Thomas," Mike "Glamour shots take writer from bland to Bond" Toronto Star, Sec. B. pg. J.3, May 12, 1994 (as cited by ProQuest)
  2. ^ Peterson," Maggie Wolff "The glamour side of photography" North Valley Business Journal, Vol.5, Issue. 11; Sec. 1. pg. 1, Settembre 1994. (as cited by ProQuest)
  3. ^ Nital.it - Corso di fotografia Glamour
  4. ^ Nuts sexiest pictures, su nuts.co.uk, Nuts. URL consultato il 18 settembre 2009.
  5. ^ Playboy Magazine - Dicembre 1953 - Issue #1

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Corrado Marin, Fotografia glamour, Trieste, Edizioni tecniche fotografiche, 1968
  • Peter Gowland, Gowlands guide to glamour photography, New York, Crown, 1972
  • Successful glamour photography, London, Hamlyn, 1981
  • Michael Busselle, Nude and Glamour photography, London, Macdonald, 1981
  • Iain Banks, Classic glamour photography, London, Hamlyn, 1983
  • John Kelly, Il fotografo e la modella: i segreti della fotografia glamour nei consigli di un grande professionista, Roma, Gremese, 1985
  • Robert Dance and Bruce Robertson, Ruth Harriet Louise and Hollywood glamour photography, Berkeley, University of California press, 2002

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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