Forte Campolongo

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Forte Campolongo
Fortificazioni italiane al confine austriaco
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
CittàRotzo, Vicenza
Indirizzo36010 Rotzo (VI)
Coordinate45°53′18.4″N 11°23′22.8″E / 45.888444°N 11.389667°E45.888444; 11.389667
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Forte Campolongo
Informazioni generali
TipoFortezza
Altezza1.720 m
Costruzione1912-1914
Condizione attualerestaurato
Informazioni militari
Armamento4 cannoni da 149 mm A, 4 cannoni da 75 mm B, 4 mitragliatrici
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Il forte Campolongo è stata una fortezza militare costruita a difesa del confine italiano contro l'Impero austro-ungarico (lungo la linea di confine che attualmente si può collocare tra la provincia di Vicenza e il Trentino) a 1.720 metri di altitudine sulla sommità dell'omonimo monte che si eleva sul fianco destro della media Val d'Astico. Il forte si trova nel territorio comunale di Rotzo e si affaccia con pareti a picco sulla sottostante val d'Assa. Recentemente è stato restaurato grazie al progetto ecomuseo Grande Guerra delle Prealpi vicentine.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le cupole del forte divelte
Mortaio Škoda da 305mm (Škoda 30,5 cm Vz. 1911) che distrusse il forte Campolongo ed anche il forte Verena
Schema del forte

Venne eretto negli anni 1912-14 e costituiva, con il forte Verena e il forte Corbin, la più diretta risposta alla linea dei forti austroungarici. Era una delle più moderne costruzioni operate dal Genio militare italiano. Nel luglio del 1915 venne gravemente danneggiato dal mortaio austroungarico Škoda da 305 mm appostato a Costalta e distrutto quasi completamente il 15 maggio 1916 dai colpi di un obice austro-ungarico da 380 mm (denominato "Barbara") posizionato nei pressi del forte Campo Luserna che diedero inizio all'Offensiva di Primavera. Il 22 maggio 1916 fu occupato dal nemico che lo tenne poi saldamente fino alla fine del conflitto.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Armamento[modifica | modifica wikitesto]

  • 4 cannoni da 149 mm A posti in cupole girevoli dello spessore di 180 mm
  • 4 cannoni da 75 mm B con affusto rigido
  • 4 mitragliatrici

Corazzatura[modifica | modifica wikitesto]

Vie d'accesso[modifica | modifica wikitesto]

Al forte si può accedere partendo dal rifugio Campolongo o dallo Spiazzo Garibaldi (sentiero n. 810), località entrambe poste sulla strada che conduce al monte Verena.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi vicentine, su www.ecomuseograndeguerra.it. URL consultato il 4 luglio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Leonardo Malatesta: La guerra dei forti. Dal 1870 alla Grande Guerra. Le fortificazioni italiane e austriache negli archivi privati e militari, Nordpress, Chiari 2003 ISBN 978-88-88657-11-0.
  • Robert Striffler: Da Forte Maso a Porta Manazzo. Storia sulla costruzione e impiego dei forti delle batterie italiani dal 1883 al 1916, Edizioni Atelier Grafico, Schio 2015.

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