Filippo Traetta
Filippo Traetta (Venezia, 8 gennaio 1777 – Filadelfia, 9 gennaio 1854) è stato un compositore italiano naturalizzato statunitense. Figlio del compositore Tommaso Traetta, emigrò in America nel 1799 dove trascorse l'intera sua carriera, fondando i conservatori di Boston (1801) e Filadelfia (1828).
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Filippo Traetta (conosciuto in America come Philip Trajetta) nacque a Venezia l'8 gennaio 1777. Era figlio del noto compositore di opere Tommaso Traetta. Suo padre morì quando Filippo aveva solo tre anni. La sua madre svedese lo mandò a scuola dai gesuiti a Venezia dove rimase fino all'età di 13 anni. A quel punto, proseguì gli studi con i maestri di musica Fedele Fenaroli e Salvatore Perillo, dai quali imparò contrappunto, l'arte della fuga e composizione. Più tardi, fu inviato a Napoli a studiare con il noto compositore Niccolò Piccinni.[1]
Nel 1799 Traetta fu coinvolto nei moti rivoluzionari contro il re Ferdinando IV di Napoli. Fu arrestato per essere l'autore di diversi inni patriottici e anti-monarchici. Trascorse otto mesi in carcere prima di riuscire a fuggire imbarcandosi su una nave per l'America.
L'arrivo negli Stati Uniti segnò inizio della sua carriera musicale. Si stabilì dapprima a Boston, Massachusetts, dove agli inizi del 1801, assieme ai colleghi musicisti François Mallet e Gottlieb Graupner, fondò l'American Conservatory di Boston e compose alcune delle sue prime opere, inclusa la "Washington's Dead March". Nello stesso anno si trasferì a New York, dove vennero alla luce un certo numero di oratori e l'opera The Venetian Maskers, la quale è spesso citata come la prima opera composta negli Stati Uniti.[2] Nei due decenni successivi divise il suo tempo tra New York e Charleston. Fu in rapporti di amicizia con gli ex presidenti Madison e Monroe.[3]
Nella prima metà degli anni 1820, Traetta si trasferì a Filadelfia, che divenne la sua sede permanente. Nel 1828, fondò l'American Conservatory di Philadelphia. I suoi oratori Gerusalemme in Affliction e Daughter of Sion ebbero la prima rappresentazione a Philadelphia rispettivamente nel 1828 e 1829. Traetta continuò a dare lezioni di musica al conservatorio e a dirigere spettacoli musicali fino ai suoi ultimi giorni.
Filippo Traetta morì a Filadelfia il 9 gennaio 1854.
Opere di Filippo Traetta
[modifica | modifica wikitesto]Opera lirica
[modifica | modifica wikitesto]- The Venetian Maskers.
Oratori
[modifica | modifica wikitesto]- Peace. Prima rappresentazione a New York, 21 febbraio 1815.
- Jerusalem in Affliction (1828). Germantown, PA, 1854.
- Daughter of Zion (1829). Germantown, PA, 1854.
Saggi
[modifica | modifica wikitesto]- An Introduction to the Art and Science of Music. Philadelphia, 1829.
- Rudiments of the Art of Singing, Written and Composed... A.D. 1800. (Philadelphia, 1841-3) .
- A Primer of Music. Philadelphia, 1843.
- Traetta's Preludes for the Piano Forte...Introductory to his System of Thorough Bass. Philadelphia, 1857.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Treccani.it
- ^ Poisoned Pen Press Archiviato il 14 ottobre 2013 in Internet Archive.
- ^ *The Pennsylvania Center for the Book Archiviato il 15 maggio 2013 in Internet Archive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sciannameo, Franco, Michael J. Budds, Phil Trajetta, and Phil Trajetta. Phil Trajetta (1777-1854), Patriot, Musician, Immigrant: Commentary on His Life and Work in Context. Hillsdale, N.Y: Pendragon Press, 2010.
- Cantrell, Byron. “Trajetta, Filippo.” The New Grove Dictionary of Music and Musicians. Vol. 25: Taiwan to Twelve Apostles. 2nd ed. Ed. Stanley Sadie. New York: Grove, 2001.
- Slonimsky, Nicolas, Laura Kuhn, and Dennis McIntire. “Traetta, Filippo.” Baker's Biographical Dictionary of Musicians. 6 vols. Eds. Nicolas Slonimsky and Laura Kuhn. New York: Schirmer Books, 2001.
- “Traetta, Philip.” Secular Music in America, 1801-1825: A Bibliography. Ed. Richard J. Wolfe. 3 vols. New York: New York Public Library, 1964.
- Luigi Tullio, Il destino nelle note, Progedit, Bari 2021
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Treccani.it.
- The Pennsylvania Center for the Book, su pabook.libraries.psu.edu. URL consultato il 14 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2013).
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