Filippo Antonio Gualterio (cardinale)

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Template:Cardinale della chiesa cattolica Filippo Antonio Gualterio, o meno propriamente Gualtieri[1] (Fermo, 24 marzo 1660Roma, 21 aprile 1728), cardinale della Chiesa cattolica, nunzio apostolico in Francia alla corte di Luigi XIV (il Re Sole) e, per molti anni, vicino agli Stuart, eccezionale collezionista d'arte[2].

Biografia

Discendente di un'antica famiglia orvietana, figlio di Stanislao Gualterio, gonfaloniere di Orvieto, e di Anna Maria Cioli, nobile di Todi. Bisnipote del cardinale Carlo Gualterio (1613-1673) e zio del cardinale Luigi Gualterio (1706-1761). Sepolto nel Duomo di Orvieto all'interno della Cappella di San Brizio assieme allo zio Giannotto Gualterio ed al prozio cardinale Carlo, entrambi arcivescovi di Fermo, ed al fratello, Ludovico Anselmo vescovo di Todi.

Filippo Antonio fu creato cardinale da papa Clemente XI nel 1706. Ricevette il titolo di San Crisogono nel 1708. Dal 1709 fu arcivescovo di Todi, fino a quando il titolo passò al fratello Ludovico Anselmo, nel 1714. Ebbe poi il titolo di Santa Cecilia (1724) e infine quello di Santa Prassede (1726).

I rapporti internazionali

Nominato prima Cardinale Protettore di Scozia e poi Cardinale Protettore d'Inghilterra. Commendatore dell'Ordine dello Spirito Santo. Abate di Saint-Remy, Reims, e di Saint-Victor-lès-Paris. Membro onorario dell'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres.

Bibliografia

  • Christoph Weber e Michael Becker, Genealogien zur Papstgeschichte, Anton Hiersemann, 1999-2002, ISBN 3777299154

Note

  1. ^ In documenti redatti in italiano tra il XVI e il XVIII secolo, la famiglia orvietana dei Gualterio, in senso collettivo, e alcuni membri di essa sono talvolta menzionati con la variante eufonica Gualtieri. Tale variante, assieme ad ogni altra declinazione del cognome secondo il numero o il genere (p.e. la marchesa Gualteria), ai primi dell'Ottocento sono stati definitivamente abbandonati a vantaggio dell'originale variante Gualterio.
  2. ^ Roma ampliata e rinovata, o sia nuova descrizione della moderna città di Roma, e di tutti gli edifizj notabili, che sono in essa, Roisecco, 1725, pp. 160-164.

Voci correlate

Collegamenti esterni