Figlie di Maria Santissima dell'Orto

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Le Figlie di Maria Santissima dell'Orto (in latino Congregatio Filiarum Mariae Sanctissimae ab Horto) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione, dette popolarmente Gianelline, pospongono al loro nome la sigla F.M.H.[1]

Antonio Maria Gianelli, fondatore della congregazione

La congregazione venne fondata a Chiavari dal sacerdote italiano Antonio Maria Gianelli (1789-1846). Arciprete della locale collegiata di San Giovanni Battista, venne chiamato a far parte della deputazione che reggeva l'"Ospizio di carità e lavoro", un'opera fondata dal patrizio Stefano Rivarola per la cura e la formazione delle orfane: per il servizio dell'opera, nel 1827 Gianelli organizzò la compagnia delle "signore della carità", da cui ebbe origine l'istituto; il 12 gennaio 1829 tredici "signore" iniziarono a condurre vita comune e a praticare il culto eucaristico, dando inizio alla congregazione. La principale collaboratrice di Gianelli fu la vedova Caterina Podestà, prima superiora generale, che resse l'istituto per oltre quarant'anni.[2]

La congregazione, detta inizialmente delle Figlie di Maria, presto aggiunse alla denominazione il titolo "dell'Orto", in omaggio ad un'immagine della Madonna venerata nel principale santuario della città ligure.[2]

L'istituto ottenne il pontificio decreto di lode il 1º febbraio 1862 e venne approvato definitivamente dalla Santa Sede il 10 marzo 1868 (le sue costituzioni nel 1882).[2]

Il fondatore, beatificato nel 1925, fu proclamato santo il 21 ottobre 1951 da papa Pio XII.[3]

Le Figlie di Maria Santissima dell'Orto si dedicano principalmente all'attività missionaria e gestiscono varie attività di promozione umana e sociale.

In particolare, si occupano dell'assistenza all'infanzia, agli anziani e ai malati cronici; si dedicano all'istruzione ed all'educazione cristiana della gioventù in scuole di ogni ordine e grado; collaborano con le strutture ospedaliere e sostengono il ministero parrocchiale e la pastorale diocesana.[4]

Da Chiavari le Suore Gianelline si diffusero presto in Liguria, ma anche poi a Bobbio chiamate dal Gianelli nel 1841 e a Piacenza a Roma e in Italia, successivamente si diffusero nel mondo, nell'America Latina furono le prime missionarie (sono presenti in Uruguay dal 1856 ed in Argentina dal 1858): dopo aver ottenuto l'approvazione pontificia, assunsero anche la custodia del santuario dell'Hortus Conclusus, ad Ortas, in Palestina (1901) e la direzione dell'orfanotrofio annesso.[5]

Nel 1908 penetrarono nel Brasile; nel 1915 nel Cile; nel 1945 nel Paraguay; nel 1949 in Spagna; nel 1962 negli Stati Uniti d'America; nel 1979 in India; nel 1989 nella Repubblica Democratica del Congo e nel 2001 in Bolivia e Giordania.[5]

La sede generalizia è a Roma; al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 781 religiose in 125 case.[1]

  1. ^ a b Ann. Pont. 2007, p. 1628.
  2. ^ a b c DIP, vol. V (1978), coll. 1634-1635, voce a cura di G. Pettinati.
  3. ^ (DE) Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon, band XXI (2003) Spalte 475, di Ekkart Sauser, su bautz.de (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2007).
  4. ^ Chi siamo, su gianelline.net. URL consultato il 16 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2008).
  5. ^ a b La storia dell'istituto, su gianelline.net. URL consultato il 16 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2007).
  • Annuario Pontificio per l'anno 2007, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2007, ISBN 978-88-209-7908-9.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (a cura di), Dizionario degli Istituti di Perfezione, 10 volumi, Milano, Edizioni paoline, 1974-2003.

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