Fernando (circense)

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Fernando, pseudonimo di Ferdinand-Constantin Beert (Courtrai, 31 luglio 1835Bruges, 1902), è stato un circense e cavallerizzo belga.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ferdinand-Constantin Beert nacque il 31 luglio 1835 a Courtrai, in Belgio, da Auguste Jean Beert, un macellaio, e Delphine Beert, nata Steinbrouk. Le sue note biografiche raccontano che all'età di undici anni Ferdinand "scappò di casa per unirsi al Cirque Paisse & Gauthier".[1]

Con loro si addestrò come acrobata e lavorò come stalliere, diventando un esperto di equitazione.[1]

Il 17 aprile 1857, Ferdinand Beert sposò a Bruges Maria-Tereza Deseck, una cavallerizza belga figlia di un barcaiolo, che aveva già un figlio nato a Bruges nel 1851 da una relazione precedente, Louis-Charles (che diventerà Louis Fernando).[1]

Fernando esordì a Parigi al Cirque Napoléon di Dejean, con cui rimase per dieci anni, esibendosi sia a cavallo sia a terra, nonché in entrée di clown e pantomime.[1]

Mentre lavorava per Dejean, Ferdinand acquisì il nome d'arte di Fernando e divenne popolare presso i parigini.[1]

Dopo la caduta del Secondo Impero francese di Napoleone III di Francia nel 1870 Fernando decise di fondare il suo circo.[1]

L'originale Cirque Fernando di Beert, un circo itinerante, esordì a Vierzon nella primavera del 1872.[2] La compagnia comprendeva dieci cavalli e cinque artisti, a dimostrazione della cura e dell'attenzione che Fernando mise sulle esibizioni e sugli spettacoli equestri.[1]

Nell'agosto del 1873, Fernando installò il suo tendone da circo alla Fête de Montmartre, sulla collina di Montmartre, nel nord di Parigi.[1]

Montmartre era famosa per i suoi locali frequentati da personaggi famosi, quali i pittori Pierre-Auguste Renoir, che dipinse Au cirque Fernando (1873) e Edgar Degas, che dipinse Miss Lola au Cirque Fernando (1877), oltre che a scrittori importanti. Tutti fecero una grande pubblicità al Circo Fernando. Henri de Toulouse-Lautrec gli dedicò pure numerosi carboncini e pastelli, fra cui Fantino del 1899.[1][2]

Nel 1874 il Circo Fernando assunse il clown Geronimo Medrano (1849-1912), il cui cognome diventerà celebre perché il Circo Medrano fu l'erede del Circo Fernando.[1]

Intanto il Circo Fernando fu ricostruito e ristrutturato e inaugurato il 25 giugno 1875, potendo ospitare oltre 2000 spettatori, caratterizzandosi per l'ottima acustica e visibilità per il pubblico.[1]

Tra alti e bassi il Circo Fernando continuò la sua attività fino al dicembre 1897 quando fu rilevato da Geronimo Medrano che seppe rilanciarlo e farlo diventare uno dei più importanti circhi del Novecento.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l (FR) Cirque Medrano (Paris), su circopedia.org. URL consultato il 10 luglio 2021.
  2. ^ a b c Fernando, in le muse, IV, Novara, De Agostini, 1965, p. 496.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Leonardo Angelini, L'attore-giocoliere, da Enrico Rastelli al Nuovo Circo, Roma, 2008.
  • J. Y. Attou, Clown's Circus storia, ricordi e arte: Il circo, una festa nuovo modello drammaturgico, Verona, Edizioni Equilibrando, 2019.
  • (FR) E. Campardon, Les spectacles de la foire, Parigi, 1877.
  • (FR) Edouard Cavaillon, Le Cirque Fernando, Parigi, Paul Liberal et Cie, 1875.
  • Alessandro Cervellati, Storia del Circo, Bologna, Edizioni Avanti, 1956.
  • Raffaele De Ritis, Storia del Circo. Dagli acrobati egizi al Cirque du Soleil, Roma, Bulzoni, 2008.
  • (FR) Dominique Denis, L'Art du Clown, Parigi, Arts des 2 Mondes, 2005.
  • (FR) Dominique Denis, Le Livre du Clown, Strasburgo, Editions du Spectacle, 1985.
  • Enciclopedia dello spettacolo, II, Le Maschere, 1960.
  • (FR) Jacques Fabbri e André Sallée, Clowns et Farceurs, Parigi, Bordas, 1982.
  • G. Garollo, Dizionario biografico universale, II, Milano, Cisalpino Goliardica, 1907.
  • Antonio Giarola e Alessandro Serena, Corpo Animali Meraviglie, Verona, Edizioni Equilibrando, 2013.
  • (FR) Pierre Robert Levy, Les clowns et la tradition clownesque, La Gardine, 1991.
  • (FR) Tristan Rémy, Le Cirque Fernando — vingt-cinq ans de cirque, 1873-1897, Parigi, Club du Cirque, 1979.
  • Alessandro Serena, Storia del Circo, Milano, Bruno Mondadori, 2008.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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