Favites halicora

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Favites halicora
Colonia di Favites halicora
alle isole Maldive
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Cnidaria
Classe Anthozoa
Sottoclasse Hexacorallia
Ordine Scleractinia
Famiglia Merulinidae
Genere Favites
Specie F. halicora
Nomenclatura binomiale
Favites halicora
(Ehrenberg, 1834)

Favites halicora (Ehrenberg, 1834) è una sclerattinia della famiglia Merulinidae, diffusa nelle barriere coralline della regione Indopacifica.[2]

È un corallo ermatipico che solo recentemente è stato riclassificato e rimosso dalla famiglia Faviidae.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La specie forma massicce colonie arrotondate o collinose. Ogni singolo individuo è situato sulla superficie della colonia e condivide il muro con i suoi vicini. I coralli sono di forma e dimensioni irregolari, hanno pareti molto spesse e tendono a essere subloplocoidi. Il suo diametro medio è di 10 mm. Possono avere i lobi paliformi.[4]

I tentacoli dei polipi vengono estesi alla notte, comparendo in un semplice cerchio di tentacoli per convogliare le prede verso la cavità digerente. Ha anche tentacoli "ampi" che sono dotati di nematocisti, organi urticanti che hanno funzione di difesa e utilizzate nella caccia per paralizzare le prede, il plancton.

Il colore dei polipi è normalmente marrone verdastro o giallastro pallido,[5] sebbene sia riportata un'abbondanza di colori.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è ampiamente distribuita nelle acque nelle barriere coralline di tutto l'Indo-Pacifico, dalle coste orientali dell'Africa, attraverso gli oceani Indiano e Pacifico, sino alle Sporadi Equatoriali e alle Isole della Fenice. È una specie non comune, sebbene possa essere localmente abbondante, come in Indonesia.[2]

Popola zone riparate della barriera corallina.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La Lista rossa IUCN classifica Favites halicora come specie prossima alla minaccia (Near Threatened).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Favites halicora, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato l'11 marzo 2020.
  2. ^ a b (EN) Favites halicora (Ehrenberg, 1834), in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato l'11 marzo 2020.
  3. ^ (EN) Huang D., Benzoni F., Fukami H., Knowlton N., Smith N.D. and Budd A.F., Taxonomic classification of the reef coral families Merulinidae, Montastraeidae, and Diploastraeidae (Cnidaria: Anthozoa: Scleractinia), in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 171, 2014, pp. 277–355, DOI:10.1111/zoj.12140.
  4. ^ Veron 1986.
  5. ^ (EN) Favites halicora, su AIMS.gov.au. URL consultato l'11 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2020).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) J.E.N. Veron, Corals of Australia and the Indo-Pacific, Londra, Angus & Robertson, 1986, ISBN 9780207151163.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]