Fatima Bhutto

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Fatima Bhutto nel 2019

Fatima Bhutto, (in urdu فاطمہ بھُٹّو‎?) (Kabul, 29 maggio 1982), è una scrittrice e editorialista pakistana, figlia del politico Murtaza Bhutto, sorella di Zulfikar Ali Bhutto Jr, nipote dell'ex primo ministro pakistano Benazir Bhutto e nipote dell'ex primo ministro e presidente del Pakistan, Zulfiqar Ali Bhutto.[1] È cresciuta in Siria e Karachi e ha studiato a New York e Londra[2].

Ha scritto tra l'altro per The News e The Guardian ed è critica nei confronti di sua zia Benazir Bhutto e del marito Asif Ali Zardari, che ha accusato di essere coinvolti nell'omicidio di suo padre.[3][4][5] Il suo libro di saggistica, Songs Of Blood And Sword (2010), parla della sua famiglia.[6]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nata il 29 maggio 1982 a Kabul, in Afghanistan, da Murtaza Bhutto e da madre afghana, Fauzia Fasihudin Bhutto, figlia dell'ex funzionario degli affari esteri afghani a Kabul.[1] Suo padre era in esilio durante il regime militare del generale Zia-ul-Haq. I suoi genitori divorziarono quando lei aveva tre anni e suo padre portò la figlia con sé spostandosi di paese in paese e lei crebbe di fatto apolide. Suo padre incontrò Ghinwa Bhutto, un'insegnante di danza libanese nel 1989 durante il suo esilio in Siria e si sposarono. La Bhutto considera Ghinwa la vera madre. Il suo fratellastro, Zulfikar Ali Bhutto Jr., è un artista con sede a San Francisco.[7]

Suo padre è stato ucciso dalla polizia nel 1996 a Karachi durante il governo di Benazir Bhutto. La madre biologica, Fauzia Fasihudin, ha tentato senza successo di ottenere la custodia della figlia che ha invece vissuto con la matrigna [10] a Old Clifton, Karachi. [1]

Bhutto ha studiato presso la Karachi American School. Ha poi conseguito una laurea summa cum laude in lingue e culture del Medio Oriente e dell'Asia[8][9] presso il Barnard College, un college femminile affiliato alla Columbia University, a New York, negli Stati Uniti nel 2004.[10] In seguito ha conseguito il Master in Studi sull'Asia meridionale presso la SOAS, Università di Londra, nel 2005,[2] dove ha scritto la sua tesi sul movimento di resistenza in Pakistan.[11]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1998, all'età di 15 anni, Bhutto pubblicò il suo primo libro intitolato Whispers of The Desert. Il suo secondo libro, 8:50, 8 ottobre 2005, segna il momento del terremoto del Kashmir del 2005 registrando i resoconti delle persone colpite.[12]

Bhutto presenta il suo libro Songs of Blood and Sword a Londra nel 2013

Il libro di memorie di famiglia di Bhutto, Songs of Blood and Sword, è stato pubblicato nel 2010. Nel libro, contrastato con recensioni negative da parte della critica, Bhutto accusa sua zia Benazir e il marito Asif Zardari di aver ucciso suo padre Murtaza.[13] Diversi membri della famiglia l'hanno accusata di aver falsificato le informazioni.[14]

Nel novembre 2013 è stato pubblicato il suo primo romanzo di fantasia, The Shadow Of The Crescent Moon. Il libro era stato selezionato nel 2014 per il Baileys Women's Prize for Fiction.[15] Nel 2015 è uscito con Penguin Books il racconto di Bhutto intitolato Democracy , un e-book.[16]

Nel 2019 è stato pubblicato il suo secondo romanzo, The Runaways. Il libro esplora il viaggio di tre giovani musulmani verso la radicalizzazione. Il romanzo ha ricevuto il plauso della critica per il suo argomento.[17][18][19] Nell'ottobre dello stesso anno fu pubblicato New Kings of the World: Dispatches from Bollywood, Dizi e K-Pop. Tash Aw sul Financial Times l'ha descritta come "un'introduzione tagliente e intrigante ai vari fenomeni pop emergenti dall'Asia".[20]

Dopo l'assassinio di sua zia, Benazir Bhutto nel 2007, si è speculato sul suo ingresso in politica. In un'intervista, ha dichiarato che preferisce rimanere attiva attraverso la scrittura, piuttosto che attraverso cariche elettive[1] e che deve "escludere completamente una carriera politica a causa dell'effetto delle dinastie sul Pakistan", riferendosi alla dinastia della famiglia Bhutto e ai suoi legami con la politica pakistana. Sebbene la Bhutto sia politicamente attiva, non è affiliata ad alcun partito politico.[21]

Bhutto è anche mentore di diversi scrittori dell'Asia meridionale come responsabile dei progetti climatici presso la SouthAsia Speaks Literary Fellowship.[22]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009, i media di gossip hanno parlato di una relazione tra lei e George Clooney,[23][24] ma nessuno dei due ha mai confermato il loro rapporto.

Il 27 aprile 2023, Bhutto sposò Graham Byra, che adottò il nome Gibran dopo la sua conversione all'Islam.[25] La cerimonia si è tenuta nella casa ancestrale di Fatima a Karachi.[26] Byra ha conseguito un Master of Arts in psicologia organizzativa presso la Columbia University.

Per quanto riguarda la sua fede religiosa, la Bhutto ha affermato di essere musulmana per cultura e si descrive come una laica.[27][28] Ha difeso l'Islam in molte occasioni e ha sostenuto il diritto delle donne musulmane di indossare il burqa.[29][30]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Declan Walsh, The Broken Bloodline, in The Guardian, 11 gennaio 2008. URL consultato il 13 ottobre 2010.
  2. ^ a b (EN) SOAS on brand wagon, su telegraphindia.com. URL consultato il 17 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2011).
  3. ^ (EN) Benazir covered up my father's murder, says Fatima Bhutto, su thehindu.com, 4 aprile 2010.
  4. ^ (EN) Benazir, the PM, was cruel: Fatima Bhutto, su NDTV.com.
  5. ^ (EN) Langley William, Fatima Bhutto: A beauty to tame George Clooney – and even Pakistan?, in Telegraph, 15 febbraio 2009. URL consultato il 31 dicembre 2016.
  6. ^ (EN) Declan Walsh, Bhutto memoir provokes angry reaction in Pakistan, in The Guardian, 29 aprile 2010. URL consultato il 17 gennaio 2017.
  7. ^ (EN) Meet Faluda Islam, the Muslim Drag Queen From the Future, su vice.com.
  8. ^ (EN) Joy Resmovits, Bhutto Sees Politics, Pakistan Firsthand, in Columbia Daily Spectator, New York, 29 novembre 2007. URL consultato il 13 ottobre 2010.
  9. ^ (EN) Fatima Bhutto: living by the bullet, in Telegraph.
  10. ^ (EN) Three Barnard alumnae nominated for Baileys Women’s Prize for Fiction, in Barnard College. URL consultato il 3 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2022).
  11. ^ (EN) Fatima Bhutto receives Masters Degree, in Pakistan Press International, 16 dicembre 2005 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2008).
  12. ^ (EN) A novel approach, in Telegraph India (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2018).
  13. ^ (EN) Daughter of dynasty, in The Times of India.
  14. ^ (EN) Zulfikar's daughter, nephew dispute claim in Fatima's book, su thehindu.com, 4 maggio 2010.
  15. ^ (EN) Fatima Bhutto nominated for fiction prize, in Dawn.
  16. ^ (EN) Hamna Zubair, Rehashing the predictable: Review of Democracy by Fatima Bhutto, su dawn.com, 29 marzo 2015. URL consultato il 27 gennaio 2016.
  17. ^ (EN) The Runaways by Fatima Bhutto review – pathways to Islamist extremism, in The Guardian.
  18. ^ (EN) ‘The Runaways’ by Fatima Bhutto: She has the ear for the slightest details of the human condition, in The Hindu.
  19. ^ (EN) Pakistani author Fatima Bhutto to come out with new novel. Here's when you buy it, in Hindustan Times.
  20. ^ (EN) Tash Aw, New Kings of the World by Fatima Bhutto – pop goes east, in Financial Times, 11 ottobre 2019. URL consultato il 15 marzo 2020.
  21. ^ (EN) SONGS OF CORRUPTION: Christian Parenti with Fatima Bhutto, in The Brooklyn Rail. URL consultato il 31 dicembre 2016.
  22. ^ (EN) South Asia Speaks mentorship gives budding writers opportunity to learn from established authors for free, su Images, 30 agosto 2021. URL consultato il 25 febbraio 2024.
  23. ^ (EN) Fatima Bhutto: A beauty to tame George Clooney – and even Pakistan, asks The Telegraph, su Samaa, 16 febbraio 2009.
  24. ^ (EN) Pakistan besotted by Clooney 'affair' with Bhutto niece, in The Independent, 12 febbraio 2009.
  25. ^ (EN) Meet Fatima Bhutto's Husband: Graham Byar, su Life In Pakistan, 2 maggio 2023. URL consultato il 2 maggio 2023.
  26. ^ (EN) Fatima Bhutto ties the knot in intimate nikkah ceremony, in The Express Tribune, 28 aprile 2023. URL consultato il 28 aprile 2023.
  27. ^ (EN) Fatima Bhutto's interview in Italy, su Youtube.
  28. ^ (EN) Fatima Bhutto: ‘Everything is political, if you do it right’, in Asia Times.
  29. ^ (EN) Fatima Bhutto: “The Islam that I know gives women a lot of rights”, in Vogue (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2019).
  30. ^ (EN) Fatima Bhutto: “Everyone connects the burqa to oppression, but this isn’t the full story”, in Verdict.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]