Famiglia Toptani

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La famiglia Toptani è stata una delle famiglie principali della nobiltà albanese di epoca ottomana, a partire dal XVII fino all'inizio del XX secolo[1].

Villa Toptani a Tirana, veduta esterna dell'harem.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la conquista ottomana di quella che oggi è l'Albania, durante il XV secolo, la famiglia Toptani fu tra quelle elevate a nobiltà locale dagli ottomani, che intendevano istituire una gerarchia locale per meglio controllare i territori conquistati[2].

Secondo Essad Pasha Toptani, uno dei capofamiglia del XX secolo, la famiglia Toptani discendeva dall'antica famiglia Thopia[3] e il loro nome deriva dalla parola turco-ottomana "top" (cannone), e si riferisce al fatto che la famiglia possedesse un cannone quando l'artiglieria era ancora rara, segno di prestigio e ricchezza[4].

Inizialmente residenti a Krüje, vicino Durazzo, la famiglia Toptani si trasferì a Tirana nel XVII secolo[5], nel contesto dello sviluppo della mezzadria albanese[6], quando le principali elité locali (siphai) emigrarono dalle zone rurali alle città[5].

Divennero rapidamente fra i maggiori tenutari della zona, e lo rimasero fino alla metà XX secolo, con possedimenti per un totale di 50mila ettari fra Tirana e Durazzo[7][8]. Persero la maggior parte del patrimonio durante seconda guerra mondiale[7][8] che vide l'invasione italiana e il rovesciamento della monarchia.

Attualmente, la villa principale della famiglia, a Tirana, è stata trasformata in un museo storico culturale[9].

Membri notevoli[modifica | modifica wikitesto]

I membri più rilevanti della famiglia Toptani includono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Robert Elsie, A Biographical Dictionary of Albanian History, Bloomsbury Academic, 2013, p. 444, ISBN 978-1-78076-431-3. URL consultato il 30 marzo 2023.
  2. ^ (EN) George Gawrych, The Crescent and the Eagle: Ottoman Rule, Islam and the Albanians, 1874-1913, Bloomsbury Academic, 27 ottobre 2006, p. 85, ISBN 978-1-84511-287-5. URL consultato il 30 marzo 2023.
  3. ^ (EN) M. Edith Durham, Albania and the Albanians: Selected Articles and Letters, 1903-1944, Bloomsbury Academic, 24 dicembre 2004, p. 12, ISBN 978-1-85043-939-4. URL consultato il 30 marzo 2023.
  4. ^ George Ward, The story of the Salonica army, New York, E. J. Clode, 1918, p. 310. URL consultato il 30 marzo 2023.
  5. ^ a b (EN) Fernand Braudel, The Mediterranean and the Mediterranean World in the Age of Philip II: Volume II, University of California Press, 1995, p. 724, ISBN 978-0-520-20330-3. URL consultato il 30 marzo 2023.
  6. ^ (FR) Traian Stoianovich, Between East and West: The Balkan and Mediterranean Worlds, A.D. Caratzas, 1992, p. 26, ISBN 978-0-89241-501-4. URL consultato il 30 marzo 2023.
  7. ^ a b (EN) Wojciech Roszkowski, Land Reforms in East Central Europe After World War One, Institute of Political Studies, Polish Acadmy of Sciences, 1995, p. 51, ISBN 978-83-85479-85-7. URL consultato il 30 marzo 2023.
  8. ^ a b (EN) Dayrell R. Oakley-Hill, An Englishman in Albania: Memoirs of a British Officer, 1929-1955, Centre for Albanian Studies, 2002, p. 228, ISBN 978-1-903616-20-8. URL consultato il 30 marzo 2023.
  9. ^ Sito della Famiglia Toptani, su familjatoptani.com. URL consultato il 30 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]