Chini (famiglia)

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Sala decorata dai Chini, Villa Pecori Giraldi, Borgo San Lorenzo, Museo della Manifattura Chini

I Chini sono una famiglia toscana di artisti e decoratori, tra i quali spiccò Galileo Chini. Quest'ultimo, coi cugini e nipoti quali Tito e Augusto per la parte artistica e Chino per quella tecnica, fondò la Manifattura delle Fornaci San Lorenzo a Borgo San Lorenzo (FI), che fu una delle più importanti manifatture di ceramiche e vetrate Liberty d'Italia, attiva soprattutto nella prima metà del Novecento nella decorazione dei nascenti quartieri termali e balneari d'Italia, quali Salsomaggiore, Castrocaro, Montecatini, Viareggio, Porretta Terme.

Storia familiare[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi familiari nel mondo dell'arte possono essere fatti risalire a Pietro Alessio che, nato Degl'Innocenti, cambiò cognome prendendo quello della famiglia che l'aveva accolto orfano da ragazzo. Fu apprendista presso il pittore Paolo Colli e, dopo la partenza di quest'ultimo per Firenze nel 1823, divenne l'unico pittore-restauratore della zona del Mugello, attivo in vari ripristini "in stile" di edifici religiosi e nella decorazione delle ville della zona. Fu coadiuvato dai figli, in particolare Tito Senior, Pio e Dario.

Un altro figlio, il musicista Elio, fu padre di Galileo, il quale dopo una formazione accademica alle Belle Arti di Firenze, fondò nel 1896 una manifattura chiamata Arte della Ceramica, a cui si unirono presto anche i cugini Chino e Augusto Senior. Gli importanti riconoscimenti all'esposizione universale di Parigi del 1900 e in altre manifestazioni nazionali ed estere, portò notorietà alla manifattura toscana, ma problemi corporativi fecero sì che Galileo, con lo zio Pietro e con altri cugini, dovessero rifondare a Borgo San Lorenzo delle Fornaci di San Lorenzo nel 1906. La partecipazione alle biennali di Venezia del 1907 e del 1908 furono strepitosi successi, sull'onda del quale Galileo partì poi per decorare il nuovo palazzo del re del Siam a Bangkok. Diventato professore all'Accademia, Galileo, dopo altre prestigiose commissioni, si defilò dalla manifattura dopo il 1925, che passò nelle mani del bisnipote Tito.

I bombardamenti del 1943 distrussero la fabbrica Chini, e nel dopoguerra Chino cercò senza successo di impiantare una nuova fabbrica a Milano. L'eredità della manifattura Chini resta in alcune aziene locali di produzione ceramica.

Il figlio di Tito, Paolo Chini, fu un importante chimico italiano, assistente del premio Nobel Giulio Natta e pioniere nella sintesi dei cluster metallocarbonilici (MCC)[1].

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

 Pietro Alessio Chini
(1800-1876)
 
         
 Lino Chini
sacredote
Tito Chini
Senior
 Pio Chini
Sabina Chini
Siro Chini
Marina Chini
Elio Chini
m. 1884
Dario Chini
(1847-1897)
Leto Chini
(1848-1910)
   
        
 Chino (Giulio) Chini
(1870-1957)
Beatrice Chini
terziaria
Guido Chini
(1872-1950)
Augusto Chini
Senior
(1874-1902)
Pietro Chini
(1876-1952)
Dino Chini
(1884-1960)
 Galileo Chini
(1873-1956)
Pia Chini
(1879 circa-?)
  
     
Tito Chini
(1898-1947)
Augusto Chini
(1904-1998)
Elio Chini
(1909-1942)
 Isotta
(1900-1946)
Eros
(1901-?)
   
   
Paolo Chini
(1928-1980)
Vieri Chini
 Paola Chini
(1930-2019)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Matteo Paolieri, Iacopo Ciabatti e Marco Fontani, Paolo Chini: The Chemical Architect of Metal Carbonyl Clusters, in Journal of Cluster Science, 2019, DOI:10.1007/s10876-019-01607-7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gilda Cefariello Grosso, Rosa Maria Martellacci, Elisa Marianini, Marco Pinelli e Vera Silvani I Chini a Borgo San Lorenzo, storia e produzione di una manifattura mugellana, a cura di Gilda Cefariello Grosso, Opus libri 1993, ristampa aggiornata in alcune parti nel 2014, edizione Noferini, Borgo San Lorenzo (FI).
  • Il tarlo polverizza anche la quercia. Le memoria di Galileo Chini, a cura di Fabio Benzi, Firenze-Siena, Maschietto & Musolino, 1998.
  • F. Benzi, Ad vivendum. Galileo Chini. La stagione dell'Incanto. Affreschi e grandi decorazioni 1904-1942, 2002.
  • Silvano Guerrini, Le opere dei Chini all'Antella. Dario, Leto, Tito Chini e Manifattura Fornaci San Lorenzo nel Cimitero monumentale della Confraternita della Misericordia, seconda edizione ampliata e rivista, Ven. Confraternita della Misericordia di S. Maria all'Antella, Tipolitografia Contini, Sesto Fiorentino (Firenze) 2012, ISBN 978-88-907741-0-2
  • Sibilla Panerai, Le terme tamerici di Montecatini. Galileo Chini e le fornaci San Lorenzo oltre la decorazione, 2014.
  • Francesco Niccolai, Mugello e Val di Sieve Guida topografica Storico-artistica illustrata, 1914, ristampa Noferini, 2014, pp.226-227.
  • Elisa Marianini La memoria dei caduti della Grande Guerra in Mugello, una ferita salvata dalla bellezza, Edizione Noferini, Borgo San Lorenzo (FI), 2015 ISBN 978-88-99386-02-3
  • Giuseppina Carla Romby, Marco Pinelli, Francesco Apergi, Cristina Ducci, Chiara Marcotulli, Laura Paoli, Antonella Perretta e Elisa Pruno Mugello – Itinerari del ‘900, 2015, edizione Noferini, Borgo San Lorenzo (FI).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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