Eppie Lederer

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Eppie Lederer alias Ann Landers nel 1961

Esther Pauline "Eppie" Lederer, nota anche con lo pseudonimo di Ann Landers (Sioux City, 4 luglio 1918Chicago, 22 giugno 2002), è stata un'opinionista statunitense.

Inizia la sua carriera lavorando in un giornale, all’interno del quale si occupa di una sezione creata ad hoc per lei e chiamata Ask Ann Landers, avviata nel 1955 e che gestirà per 47 anni fino alla sua morte, assumendo pubblicamente il nome "Ann Landers". Accanto all’attività giornalistica, utilizzando lo stesso pseudonimo, diviene sostenitrice di molte opere di carità mediche, sia attraverso le sue colonne sia mediante apparizioni nei media. Nel 1977, il presidente Jimmy Carter la vuole a capo di un comitato di consultazione sul cancro dove vi resta per sei anni.

La sua gemella identica, Pauline Phillips, è nota per essere l'autrice della colonna Dear Abby.

Biografia

Infanzia e relazioni con la sorella Pauline

Esther Pauline nasce a Sioux City, nello Iowa. È figlia di Rebecca Rushall, un'immigrata ebrea russa, e di Abraham B. Friedman, e ha una sorella gemella identica, Pauline Philips. Le due sorelle, che erano chiamate rispettivamente Eppie e Popo crescono a Sioux City, dove frequentano il Morningside College per tre anni e mezzo (1936-1939) e dove si occupano di una rubrica dedicata ai pettegolezzi per il giornale scolastico. È allora che Eppie consegue i diplomi in giornalismo e in psicologia.[1]

Mentre Lederer scrisse per la colona Ann Landers la sua gemella identica iniziò a sua volta a scrivere una colonna di consigli personali, Dear Abby, sotto il nome di Abigail Van Buren, pochi mesi dopo che Eppie aveva iniziato a scrivere come Ann Landers. Come colonniste in competizione le due sorelle ebbero una relazione contrastata. Si riconciliarono pubblicamente nel 1964, ma l'acrimonia tra di loro persistette.[2] Qualche anno prima della morte di Eppie, non si parlavano fra di loro.

Nei suoi ultimi anni Lederer scrisse la sua colonna da casa, a volte mentre era nella vasca da bagno. Aveva numerosi amici ed era una figura nota sulla scena sociale di Chicago.

Matrimonio e vita familiare

Nel luglio 1939 all'età di 21 anni Eppie e Popo si sposarono contemporaneamente in una cerimonia matrimoniale congiunta. Lederer si sposò con l'uomo d'affari Julius Lederer. Per molti anni abitarono a Chicago dove possedevano un grande appartamento.

Nel marzo 1940 ebbe la sua prima e unica figlia, Margo. Nel 1944 sua madre Rebecca Friedman morì di emorragia cerebrale. Julius era stato richiamato nell'esercito e Lederer visse con Margo presso i genitori di Lederer.

Tra il 1945 e il 1949 Lederer presiedette il concilio della Anti-Defamation League del Minnesota-Wisconsin.

Eppie diventa 'Ann'

A Chicago, nel 1983

Quando Ruth Crowley, creatrice della colonna Ask Ann Landers del Chigago Sun-Times morì nel 1955, Lederer ne prese il posto. Mentre nel corso dei nove anni in cui la Crowley aveva scritto la colonna aveva mantenuto segreta la sua identità, Lederer la assunse pubblicamente. Per la fine dei suoi 47 anni come "Ann Landers", la Lederer era diventata una personalità dei media del Nord America, compariva in televisione[1] e viaggiava per il paese partecipando a eventi dei media e di beneficenza. Nei suoi ultimi anni iniziò a rispondere a domande su temi che in precedenza erano stati taboo, come l'omosessualità. In un'intervista del 1993 affermò che era felice che le restrizioni sotto cui aveva dovuto lavorare negli anni cinquanta non fossero più esistenti.

Dall'inizio degli anni settanta fino alla sua morte, visse al 290 East Lake Shore Drive in un appartamento di 14 stanze.

Julius e Eppie divorziarono nel 1975. Nella sua colonna del 1º luglio 1974, Lederer scrisse: «Il triste, incredibile fatto, è che dopo 36 anni di matrimonio, Jules e io stiamo divorziando»[3] In risposta ricevette 30.000 lettere simpatetiche con lei.[3]

Morte ed eredità

Lederer godette di buona salute per quasi tutta la sua vita. Le venne diagnosticato un mieloma multiplo (una forma di cancro delle ossa) nel gennaio 2002 e morì il 22 giugno, dopo aver rifiutato i trattamenti medici per la sua condizione.[4] Il suo ex-marito, Julius, era morto il 21 gennaio 1999.

Dopo la sua morte Kathy Mitchell e Marcy Sugar, curatori editoriali da anni della colonna Ann Landers iniziarono a tenere la colonna Annie's Mailbox. La sua scrivania venne acquistata da Dan Savage, autore della colonna di consigli sui rapporti e le relazioni sessuali Savage Love.

Nel 2002 il consiglio cittadino di Chicago votò una risoluzione di due pagine per onorare Lederer per aver epitomizzato Chicago «con le sue forti opinioni, i suoi saggi consigli, le sue maniere impeccabili e il suo pronto ingegno» e annunciò l'installazione della targa "Ann 'Eppie' Landers Way" sull'angolo di Nord Michigan Avenue e East Illinois Street, di fronte al Chicago Tribune Tower, la sede del giornale che ospitò la sua colonna dal 1987. L'inaugurazione fu celebrata con una parata e fuochi artificiali.

Nel 2003 fu pubblicata una collezione della corrispondenza tra Lederer e la figlia.[5]

Note

  1. ^ a b David Gudelunas, Confidential to America: Newspaper Advice Columns and Sexual Education, Edison, NJ, Transaction, 2007, p. 234, ISBN 978-1-4128-0688-6.
  2. ^ (EN) Robin Judd, Ann Landers, su jewishvirtuallibrary.org, Jewish Virtual Library. URL consultato il 25 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2012).
  3. ^ a b Janice Castro, Michael Moritz e J. Madeline Nash, Press: Advice for the Lonely Hearts, collana TIME, 19 gennaio 1981. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2012).
  4. ^ (EN) Sue Rochman, Dar Ann Landers, su crmagazine.org, autunno 2010. URL consultato il 25 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2012).
  5. ^ Ann Landers, Margo Howard, A life in letters: Ann Landers's letters to her only child, Warner Books, 2003, p. 391, ISBN 978-0-446-53271-6.

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • (EN) Carol Felsenthal, Dear Ann, Chicago Magazine, febbraio 2003, 17. URL consultato l'8 luglio 2009.
  • (EN) Robin Judd, Landers Biography, su jewishvirtuallibrary.org, Jewish Virtual Library.
  • (EN) Obituary, su legacy.com, Chicago Tribune, giugno 2002.
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