Enrico Mattei (giornalista)
Enrico Mattei (Roma, 4 agosto 1902 – Roma, 13 settembre 1987) è stato un giornalista italiano, direttore del quotidiano La Nazione di Firenze.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Roma nel 1902, dopo la maturità liceale iniziò a scrivere articoli per il quotidiano romano Il Tempo fondato e diretto da Filippo Naldi, e poi per il Giornale di Roma come cronista parlamentare.[1] Venne notato da Giuseppe Natale, direttore del quotidiano napoletano Il Giorno[2], che lo assunse come vice-corrispondente dalla capitale[1].
Assunto alla Stampa seguì per il quotidiano torinese il viaggio di Mussolini in Libia nel 1937 inviando reportages che celebravano la figura del duce[3]. Dopo la guerra passò, con l'incarico di notista politico, alla concorrente Gazzetta del Popolo. Risale a questo periodo l'ideazione del cosiddetto pastone, cioè di un articolo che, assemblando notizie di varia fonte, sintetizza per i lettori le novità politiche quotidiane provenienti dalla Capitale (incontri e dichiarazioni di politici, comunicati delle segreterie di partito). Mattei viene tuttora considerato l'inventore e il "re" del pastone[1][4]
Nel 1953 fu assunto dal gruppo editoriale La Nazione-Il Resto del Carlino,[1] dell'imprenditore ravennate Attilio Monti e nel 1961 fu chiamato, in sostituzione di Alfio Russo, alla direzione del quotidiano fiorentino La Nazione, incarico che mantenne sino al 1970, quando gli subentrò Domenico Bartoli.
A differenza di altri giornalisti, noti e importanti al pari di lui, Mattei non ha lasciato, oltre ai consueti articoli, altre pubblicazioni di rilievo. Scrisse unicamente qualche introduzione e prefazione. [5] Riteneva, infatti, che «Un vero giornalista non deve mai scrivere un libro; se lo scrive diventa un'altra cosa».[1]
Morì in una clinica romana, dove era ricoverato, nel 1987 a ottantacinque anni.[6]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1986 - «Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell’informazione».[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Fonte: E. Marcucci, Giornalisti grandi firme, riferimenti in Bibliografia.
- ^ Quotidiano fondato nel 1903 dallo stesso Giuseppe Natale e Matilde Serao.
- ^ Pierluigi Allotti, Giornalisti di regime, Carocci, 2012, pp.80-84
- ^ Enzo Forcella, la Repubblica, 1987. Riferimenti in Collegamenti esterni.
- ^ La prefazione al libro di Franco Nencini, Firenze, i giorni del diluvio, Firenze Sansoni, 1966. La prefazione al libro di Ulderico Munzi, Matusa , Roma-Bologna, Il Sagittario, 1968. La presentazione al volume Ombra su Praga. Dodici litografie originali a colori di Luciano Guarnieri. 10-28 febbraio 1969, Milano, Galleria Levi, 1969. L'introduzione a L'economia comunista di Renato Pavetto, Firenze, Vallecchi, 1972. La prefazione a Un anno in trincea. I dodici mesi della svolta visti dall'osservatorio de La notte, dello scrittore e giornalista Livio Caputo, Sesto S. Giovanni 1980.
- ^ Morto giornalista Enrico Mattei, su archiviolastampa.it, Stampa Sera, Archivio storico, 14 settembre 1987, p. 9. URL consultato l'8 luglio 2017.
- ^ Riconoscimento Granzotto, su premioestense.com. URL consultato il 23 dicembre 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Eugenio Marcucci, Giornalisti grandi firme. L'età del mito, seconda edizione, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005, p. 299 e seg. Testo parzialmente consultabile in Google Libri.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- «Mattèi, Enrico», la voce in Enciclopedie on line, sito "Treccani.it L'Enciclopedia italiana". URL consultato il 27 luglio 2014.
- La morte di Enrico Mattei, il maestro del 'pastone', articolo di Enzo Forcella, quotidiano la Repubblica, 15 settembre 1987, Archivio. URL consultato il 27 luglio 2014.
- Enrico Mattei, maestro di giornalismo articolo di Indro Montanelli, quotidiano Corriere della Sera, 4 maggio 2001, p. 41, Archivio storico. URL consultato il 27 luglio 2014.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90258153 · ISNI (EN) 0000 0000 6220 4018 · SBN MODV546967 · LCCN (EN) no2012099150 · BNF (FR) cb16484587k (data) |
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