Elisuperficie
L'elisuperficie è un'aviosuperficie destinata all'uso esclusivo degli elicotteri, che non sia un eliporto. La dimensione minima dell'area di approdo e decollo deve essere almeno una volta e mezzo la distanza compresa fra i punti estremi dell'elicottero con i rotori in moto.
L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) ha contato in Italia 229 elisuperfici, di cui 66 svolgono elisoccorso sanitario. Per «elisuperficie in elevazione» si intende una elisuperficie posta su una struttura avente elevazione di tre metri o più rispetto al livello della superficie. È invece definita "elisuperficie occasionale" qualunque area di dimensioni idonee a permettere, a giudizio del pilota, operazioni occasionali di decollo e atterraggio.
Utilizzi
[modifica | modifica wikitesto]Qualche grattacielo ha sul proprio tetto una piazzola d'atterraggio o elisuperficie per provvedere alle necessità di trasporto di manager o clienti. L'U.S. Bank Tower di Los Angeles ne è un esempio. Le piazzole di atterraggio sono comuni negli ospedali dove vengono utilizzati per facilitare il trasporto con l'eliambulanza dei pazienti ai reparti di pronto soccorso o per accettare pazienti provenienti da aree lontane senza ricettività ospedaliera. Nei dintorni delle aree urbane le elisuperfici sono situate sui tetti degli ospedali. Grandi navi e piattaforme petrolifere hanno elisuperfici come helicopter deck o helideck.
Costruzione
[modifica | modifica wikitesto]Sull'elisuperfice in cemento si trova un'indicazione letterale "H" che sta appunto per Helicopter, oltre a indicazioni alfanumeriche, rappresentanti limiti di peso e dimensioni massime di rotore accettate[1], secondo prescrizioni FAA, ICAO, TC o IATA. Un'elisuperficie può essere anche fatta di ghiaccio o terreno (erba o incolto) in condizioni estreme. L'elisuperficie più alta in quota è in India, sul Siachen a 6.400m s.l.m.[2]
Galleria d'immagini
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Elisuperficie alla University Hospital Coventry in Inghilterra
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Un elicottero su un helideck della HSV-2 Swift
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Elisuperficie dell'ospedale Maria Paternò Arezzo a Ragusa
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ FAA, su faa.gov. URL consultato il 02/11/2012.
- ^ Siachen: The world's highest cold war, su edition.cnn.com. URL consultato il 02/11/2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A.J. de Voogt, Helidrome Architecture, Rotterdam, 010 Publishers, 2007.
- ICAO, Heliport manual, Montreal, ICAO Publications, 1995.
- John B. Frost, British helipads, Chester, Appledore publications, 1996.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su elisuperficie
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Normativa ENAC (PDF), su enac.gov.it.