Eladio Dieste

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Eladio Dieste

Eladio Dieste (Artigas, 10 dicembre 1917Montevideo, 29 luglio 2000) è stato un ingegnere e architetto uruguaiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Cristo Operaio ad Atlántida

Ha raggiunto la notorietà costruendo diversi tipi di strutture: silos per il grano, capannoni industriali, mercati e chiese, tutte in Uruguay e tutte di eccezionale eleganza. Una sua particolare innovazione fu la sua volta gaussiana, una struttura a conchiglia per tetti ad una fila di mattoni, la cui resistenza e solidità proviene da un arco a doppia curvatura catenaria, particolarmente efficace contro l'instabilità a carico di punta.[1]

Vi sono stati numerosi architetti in America Latina che hanno condiviso con Dieste lo stesso linguaggio modernista, fra cui Carlos Raúl Villanueva in Venezuela e Félix Candela in Messico, ma Dieste si è distinto per aver tenuto in stretta correlazione l'architettura e l'ingegneria strutturale, anche nelle opere minori. I suoi edifici hanno generalmente coperture con volte a conchiglia realizzate in mattoni e piastrelle di ceramica. Questa tecnica di costruzione è più economica rispetto al cemento armato e non richiede costoloni né travi. Questo approccio è innovativo anche nel panorama mondiale.[2]

Dieste ricorse all'uso anche di mattoni rinforzati con barre di acciaio e cemento, materiale che ribattezzò "ceramica armata" ed era posato su casseforme mobili al fine di raggiungere la forma desiderata. Il costo competitivo di questa struttura, unito alle buone caratteristiche meccaniche, gli valse il titolo di architetto onorario, unico in Uruguay. L'esempio più importante è la chiesa di Cristo Operaio di Atlántida, nel 2021 dichiarata patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

La Porta della Sapienza, soprannominata "Il Gabbiano", è un monumento a Dieste a Salto e usa le sue tecniche costruttive

Dieste è citato per il suo uso innovativo di materiali e di strutture:

«Ci sono profonde ragioni morali/pratiche per la nostra ricerca di dare forma alla nostra opera: con la forma che creiamo possiamo regolare le leggi della materia con tutta riverenza, stabilendo un dialogo con la realtà e i suoi misteri in comunione essenziale... Perché l'architettura sia costruita veracemente, i materiali devono essere usati con profondo rispetto della loro essenza e delle loro potenzialità; quindi l'"economia cosmica" può essere raggiunta soltanto... in accordo con l'intimo ordine del mondo; solo allora possiamo avere quell'autorità che ci sorprende nelle grandi opere del passato.»

A proposito della struttura Dieste ha dichiarato:

«Le virtù resistenti delle strutture che costruiamo dipendono dalla loro forma; è attraverso la loro forma che sono stabili e non a causa di un cieco accumulo di materiali. Dal punto di vista intellettuale, non c'è nulla di più nobile ed elegante di questo: resistenza attraverso la forma.»

Molte delle tecniche sviluppate da Dieste per raggiungere queste forme, come il pre-carico dei laterizi e strutture mobili, sono state all'avanguardia rispetto alle tecniche contemporanee del mondo sviluppato.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

L'anno Eladio Dieste[modifica | modifica wikitesto]

L'anno 2005 fu designato "L'anno Eladio Dieste" da parte del Museo di Arte Moderna di New York, l'Università di Princeton e il MIT del Massachusetts, come omaggio all'opera di Eladio Dieste.[3]

Il signore dei mattoni[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 e 8 ottobre 2006 si celebrò in Uruguay la "Giornata del patrimonio" dedicandola a Eladio Dieste con il tema "Tradizione e innovazione" Eladio Dieste: il signore dei mattoni.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The double-curvature masonry vaults of Eladio Dieste, Pedreschi, R, Theodossopoulos, D, ICE Proceedings, Structures and Buildings, Vol 160, Issue 1, pp 3-11, Thomas Telford - ICE Virtual Library
  2. ^ S. Anderson, Eladio Dieste: Innovation in Structural Art, New York, Princeton Architectural Press, 2004.
  3. ^ sip.parlamento.gub.uy/repartidos/camara/d2007101067-00.htm
  4. ^ www.patrimoniouruguay.net/diadelpatrimonio2006 Archiviato il 28 settembre 2007 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (DEENESFRIT) Eladio Dieste, in International Architecture Database, Berlino, archINFORM.
  • (EN) Articolo su Architecture Week, su architectureweek.com. URL consultato il 5 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2021).
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