Domenico Antonio Carella
Domenico Antonio Carella (Francavilla Fontana, 1721 – Martina Franca, 23 settembre 1813) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato da Giuseppe Carella e Laura Agrusta, si formò sulla cultura artistica di Francesco Solimena e Pompeo Batoni, si avvicinò ai modi pittorici di Corrado Giaquinto e Luca Giordano. L'8 maggio 1746 sposò Maria Dell'Abbate nella sua città natale. Dei suoi figli furono pittori Francesco e Gabriele Settimio.
L'artista operò soprattutto a Martina Franca nella seconda metà del settecento, lavorando per gli affreschi del Palazzo Ducale, del duca Francesco III Caracciolo, nelle tre sale dell'Arcadia, del Mito e della Bibbia, in cui ebbe come collaboratore il figlio Francesco. Fra gli artisti più stimati e prolifici della Puglia settecentesca, operò maggiormente nell'allora provincia di Terra d'Otranto, in particolar modo nelle odierne zone delle province di Brindisi e Taranto. Domenico Antonio Carella è il rappresentante più noto di una vera e propria dinastia di pittori attiva anche in pieno ottocento. Morì nel 1813.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Alberobello
[modifica | modifica wikitesto]Nella Chiesa Madre - Basilica Minore Pontificia - Santuario - Parrocchia dei SS. MM. Cosma e Damiano, in sacrestia è presente una tela rettangolare dell'anno 1807, raffigurante la scena della XII stazione della Via Crucis della "Deposizione di Gesù dalla Croce" e del sesto e penultimo dolore mariano ossia "la Pietà di Maria"; è l'ultima opera del pittore Carella a sei anni prima del suo decesso.
Andria
Nella sacrestia della chiesa di S. Agostino, proveniente dalla chiesa dell'Annunziata, è presente una tela rettangolare con il bordo superiore curvilineo raffigurante l'Annunciazione. La tela è firmata Dom.[eni]cus Carella / F.[ecit] 1768. Fonte http://www.andriarte.it.
Bari
[modifica | modifica wikitesto]Nella Pinacoteca metropolitana di Bari si trova Guarigione dello storpio, datato 1766. Originariamente si trovava nella villa San Giuliano presso Terlizzi (Bari), venne donato nel 1957 da De Gemmis.
Carosino
[modifica | modifica wikitesto]Nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie si trova la tela dell'Incoronazione della Madonna del Rosario, datata 1763.
Ceglie Messapica
[modifica | modifica wikitesto]Nella Collegiata di Santissima Maria Assunta si trovano vari affreschi e 6 tele.
Le tele databili tra il 1785 e il 1791:
- Madonna con Bambino tra Santi;
- Ultima Cena;
- Sant‘Oronzo patrono della terra d‘Otranto;
- Teodosio Magno, vescovo;
- Natività del Battista;
- Madonna del Carmine tra Santi.
Gli affreschi attribuiti al Carella:
- affresco con scena biblica e immagine prospettica di Ceglie sullo sfondo;
- I quattro Evangelisti;
- Gesù che scaccia i profanatori dal Tempio;
- Padre Eterno ed Angeli;
- San Raffaele e San Michele;
- Scene Bibliche.
Nel Castello ducale un controsoffitto ligneo.
Copertino
[modifica | modifica wikitesto]Nella Chiesa di Santa Maria ad Nives è presente la tela del Beato Giuseppe da Copertino in gloria, del 1754. Nella chiesa collegiata dell'Assunta sono presenti le tele:
- San Giuseppe da Copertino avverte Giovanni Federico di Sassonia-Brunswick;
- San Giuseppe da Copertino in estasi davanti alla principessa Maria di Savoia;
- San Giuseppe da Copertino guarisce dalla follia il cavalier Baldassarre Rossi;
- San Giuseppe da Copertino pianta la croce sul Calvario;
- San Giuseppe da Copertino riceve l'ultima Comunione;
- Il fanciullo Stefano Mattei riacquista la vista pregando sulla tomba di san Giuseppe da Copertino.
Martina Franca
[modifica | modifica wikitesto]Opere firmate e datate
[modifica | modifica wikitesto]- Madonna del Rosario con i Santi Domenico e Caterina da Siena, 1762 – Chiesa di San Domenico;
- Sala dedicata all'Asia, 1773 – Palazzo Ducale (mezzanino frontale);
- Cappella ducale, Sala dell'Arcadia, Sala del Mito e Sala della Bibbia, 1776 – Palazzo Ducale;
- Madonna con Bambino fra i Santi Nicola da Tolentino e Tommaso da Villanova, 1777 - Chiesa di Santa Maria della Purità;
- Natività della Vergine, 1777 – Chiesa di Santa Maria della Purità;
- I quattro Evangelisti, 1785 – Basilica di San Martino;
- Ultima cena, 1804 – Basilica di San Martino.
Opere attribuite
[modifica | modifica wikitesto]- Tobiolo e l'Arcangelo Raffaele – Basilica di San Martino;
- Madonna di Costantinopoli – Basilica di San Martino;
- San Michele Arcangelo – Chiesa di Santa Maria della Purità;
- Assunzione – Chiesa di Santa Maria della Purità;
- Tobiolo e l'Arcangelo Raffaele - Chiesa di Santa Maria di Loreto;
- Scene mitologiche - Palazzo Montemurro-Marinosci;
- Morte di Cleopatra, il Giudizio di Paride, il Trionfo di Bacco e Arianna, il Trionfo di Cibele e Diana ed Endimione, 1777 e altare a muro – Palazzo Carucci-Fighera;
- Quattro Evangelisti – Palazzo Magli-Ruggeri;
- Sala decorata scenograficamente – Palazzo Recupero;
- Scene Mitologiche e altare a muro – Palazzo Motolese;
- Assunzione - Masseria Luco.
Castellaneta
[modifica | modifica wikitesto]Nella Cattedrale di Castellaneta sono presenti quattro opere firmate e datate di Domenico Carella, ovvero:
- Nozze di Cana, 1797;
- Comunione di San Pietro, 1796;
- I Filistei restituiscono l'Arca al Popolo Eletto, 1802;
- Davide danza davanti all'Arca, 1801.
Oltre a queste, gli sono attribuite tre opere:
- Sacrificio di Isacco;
- San Nicola che resuscita i bambini;
- Ultima Cena, 1796.
Francavilla Fontana
[modifica | modifica wikitesto]Nella Chiesa Matrice del Santissimo Rosario sono presenti dieci tele del Carella, ovvero:
- Madonna del Rosario, 1759;
- Il Miracolo degli Ulivi, 1778;
- Il Rinvenimento della Madonna della Fontana, 1778;
- L'Ultima Cena;
- Vergine e Anime del Purgatorio;
- Sacra Famiglia;
- Vergine Maria con san Giovanni Battista e san Lorenzo martire, 1761;
- Melchisedec;
- Consegna delle chiavi;
- Battaglia di Lepanto
- Visione di San Paolo;
- Madonna Passerella;
Chiesa di San Sebastiano
- Madonna col Bambino tra S. Francesco da Paola e San Filippo Neri, 752
Massafra
[modifica | modifica wikitesto]Nella chiesa di San Benedetto a Massafra sono presenti otto tele di Domenico Carella, ovvero:
- Battesimo di Gesù, 1764;
- Le nozze di Cana, 1764;
- La deposizione di Gesù dalla croce;
- La visitazione, 1764;
- La presentazione della Vergine al Tempio, 1764;
- Gloria di san Benedetto;
- San Michele Arcangelo;
- Resurrezione;
- Incoronazione della Vergine.
Mesagne
[modifica | modifica wikitesto]Nella chiesa madre di Mesagne sono presenti le tele:
Monopoli
[modifica | modifica wikitesto]Nella chiesa di San Francesco d'Assisi sono presenti le tele:
- Martirio di cinque santi francescani, 1769
- Trinità con Immacolata, san Francesco d'Assisi e il beato Giuseppe da Copertino
Mottola
[modifica | modifica wikitesto]Nella chiesa dell'Immacolata sono presenti due tele di Domenico Carella:
- Immacolata
- San Giuseppe da Copertino in estasi alla presenza dell'Ammiraglio di Castiglia
Ostuni
[modifica | modifica wikitesto]Nella chiesa dell'Assunta è presente una tela, attribuita da Michele D'Elia a Domenico Carella, raffigurante la nascita del Battista.
Palagiano
[modifica | modifica wikitesto]Nella chiesa madre della SS. Annunziata di Palagiano è presente una tela attribuita a Domenico Carella, raffigurante la Madonna dei Miracoli.
Putignano
[modifica | modifica wikitesto]- Santo Andrea d'Avellino (chiesa del Purgatorio anche detta dei Santi Medici) 1775
Rutigliano
[modifica | modifica wikitesto]Nella chiesa di San Nicola sono presenti tre tele di Domenico Carella:
Taranto
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Pasquale Baylon: Immacolata e Santi Bonaventura e Antonio.
- Museo diocesano: Martirio di Santa Lucia; Flagellazione; Incoronazione di spine.
- Palazzo Pantaleo: Partenza di Enea, 1776.
- Palazzo Stola: Giuseppe e la moglie di Putifarre; il Giudizio di Paride, 1770.
Terlizzi
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa dell’Immacolata Concezione: Immacolata Concezione
- Chiesa dei Cappuccini, Madonna delle Grazie.
Torre Santa Susanna
[modifica | modifica wikitesto]Nella Chiesa Madre di Torre Santa Susanna sono presenti due tele di Domenico Carella:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "I pittori Carella, di Giuseppe Grassi tratto da Bollettino della provincia ionica: rassegna trimestrale di demografia, statistica e storia della Città di Taranto e della provincia del Jonio (1929:A. 4, fasc. 1-2), su internetculturale.it.
- ^ D. BLE, L’estasi di San Francesco d’Assisi di Domenico Carella in Mesagne in Memorie Mesagnesi. Persone, fatti e luoghi di una cittadina del meridione d’Italia, Mesagne, Mesagne, Ottobre 2020, Anno II n. 10, p. 14..
- ^ D. BLE, Il Sant’Antonio di Padova di Domenico Carella nella Chiesa dell'Immacolata a Mesagne in Memorie Mesagnesi. Persone, fatti e luoghi di una cittadina del meridione d’Italia, Mesagne, Mesagne, Giugno 2020, Anno II n. 6, p. 11.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- F. Clavica - R. Jurlaro (a cura di), Francavilla Fontana, Milano, Mondadori Electa 2007;
- I. Conte, "Le tele di Domenico Antonio Carella nella Collegiata di Ceglie Messapica", Manduria, Tiemme 1997;
- L. Galante, Domenico Antonio Carella: un pittore del settecento pugliese, Martina Franca 1978;
- E. Carlucci, Palagiano e i suoi tesori nascosti, catalogazione dei beni mobili artistici-ecclesiastici, Massafra 2008
- N. Marturano – P. Marinò, Civiltà del barocco a Martina Franca, Fasano 1992;
- L. Galante, La pittura a Martina Franca, in C.D. Fonseca (a cura di), Martina Franca un'isola culturale, Martina Franca 1992, pp. 168-179
- Enza Aurisicchio, Due importanti tele restaurate nella Collegiata di San Martino, in Umanesimo della Pietra – Città e Cittadini, n. 2, Martina Franca 1996, pp. 71-82;
- N. Barbone Pugliese, Domenico Antonio Carella mentore dell'iconografia del ‘Santo dei voli’ in Puglia, in AA.VV., Il ‘Santo dei voli’ San Giuseppe da Copertino. Arte, storia, culto, Paparo Edizioni, Napoli 2004.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Domenico Antonio Carella
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Oreste Ferrari, CARELLA, Domenico Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 20, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1977.