Discussione:Resistenza nel comune di Cherasco

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I partigiani[modifica wikitesto]

Vittorio Broglio (I Divisione Langhe). Nome di battaglia "Toio", nato a Bardonecchia, residente a Torino, sfollato a Cherasco. Morto a Clavesana in scontri con i tedeschi tra il 13 e il 15 novembre 1944.

Ernesto Beccaria (I Divisione Langhe). Nato nel 1922, morto il 3 marzo 1945 a Lo Sbaranzo di Claveana insieme con altri 16 partigiani.

Giovanni Fissore (I Divisione Langhe). l'8 gennaio 1945 sera, con altri 4 partigiani colpì a morte tre ufficiali dell'esercito della RSI, a Cherasco, nell'albergo Aquila d'Oro. Uscito, fu ferito a morte da un militare in strada.

Giovanni Biffo (Formazioni Autonome Val Casotto). Morto a 18 anni in Val Casotto, dove erano concentrate le formazioni guidate dal Comandante Mauri, sotto i colpi di autoblinde tedesche.

Giovanni Rinaldi (Formazioni Autonome Val Casotto). Carabiniere che dopo l'Armistizio si era arruolato nelle formazioni partigiane in Val Casotto. Il 14 novembre del 1943 è morto in un incidente stradale.

Giovanni De Valle (I Gruppo Divisioni Alpine). Studente, a 21 anni è morto in combattimento nel territorio di Dogliani il 21 luglio 1944.

Giorgio Porello (XII Divisione Bra). Nato a Cherasco, abitante a Bra, sottotenente dell'artiglieria, dopo l'Armistizio costituì in quella cità un primo nucleo di partigiani. Fu catturato nei boschi di Baldissero il 25 agosto 1944 e la mattina del 7 settembre fu impiccato con altri partigiani, tra i quali Leonardo Cicito, a Carignano.

Lorenzo Dellavalle (XLIII Divisione De Vitis). Tenente del Regio Esercito entrò nella 43ª divisione De Vitis, costituita in gran parte da ex soldati. Il 2 marzo del 1944 fu catturato nella frazione di Vignassa del comune di Sant'Antonino di Susa dai tedeschi e fucilato sul posto.

Giuseppe Vaira (XLIII Divisione De Vitis). Morto a 22 anni durante un rastrellamento in val di Susa, ex alpino della 6ª Divisione Alpi Graie. Morto nel maggio del 1944 in un rastrellamento, è sepolto nell'ossario partigiano del Forno di Coazze.

Francesco Costamagna (V Divisione Alpi)

Mario Costamagna (XLIII Divisione De Vitis), nome di battaglia "Pinin". Prigioniero dei fascisti, il 6 aprile 1945 fu seviziato e ucciso per rappresaglia. Sepolto nel cimitero di Casale Corte Cerro.

Francesco Castriota (CIII Brigata Amedola), nato a Castrovillari nel 1917, ex tenente del Regio Esercito. Dopo l'armistizio si era unito alla banda di partigiani comandata da un altro militare: il colonnello Gancia. Il nome di battaglia era "Franco" e Antonio Chiari (CIII Brigata Amendola), nato a Sassari nel 1905, ex militare, nome di battaglia "Neri".Il 10 gennaio 1945 furono catturati dai fascisti del R.A.U., stanziati a Cherasco. L'11 gennaio, sempre a Cherasco, entrambi fucilati vicino al monumento ai caduti.

Salvatore Laquidara di Messina, ex militare, nome di battaglia "Caccia". Il 25 di gennaio 1945, morì in uno scontro a fuoco con i soldati della RS I a Sant'Antonino, frazione di Cherasco.

Biagio Reinero (X Divisione Giustizia e Libertà), nome di battaglia "Gino", ex militare. Morì il 16 gennaio 1945 per un incidente nella zona della Torricella di Monforte d'Alba.

Pietro Beck Holzner, ebreo cecoslovacco, nato a Praga nel 1922, nome di battaglia "Six". Ferito a Narzole il 26 aprile 1945 da un guppo di soldati fascisti e tedeschi, morì nell'Ospedale di Cherasco il 28 aprile.

Junior Robinson. Pilota d'aereo americano, caduto a Castelrosso il 3 gennaio del 1945 dopo un duello nei cieli. Catturato e fucilato.

Le vittime di Cerequio (La Morra)[1][2][modifica wikitesto]

Enrico Arnulfo (XII Divione Bra) Il nome di battaglia era "Rico", muratore, ex aviere dell'Aeronautica.

Michele Baldissone (XII Divisione Bra) Il nome di battaglia era "Chele". ,contadino, abitava alla Fraschetta di Cherasco.

Giacomo Barbero (XII Divisione Bra), nome di battaglia "Colino". Era un ex aviere dell'Aeronautica.

Aurelio Bogetti (XII Divisione Bra), 19 anni, nome di battaglia "Relio", cordatore.

Celeste Cedrani (XII Divisione Bra), residente nella frazione di Meane, nato a Corneliano d'Alba, contadino.

Ernesto Costamagna (XII Divisione Bra), 18 anni, ortolano, nome di battaglia "Nesto".

Lorenzo Gerbaldo (XIV Divisione Garibaldi. nome di battaglia "Ivan".

Giacomo Lamberto (XII Divisione Bra), contadino di 22 anni.

Luigi Mazzola (XII Divisione Bra) Nome di battaglia "Vigi", muratore.

Pietro Paolo Mazzola (XII Divisione Bra). Fratello di Luigi, muratore.

Giuseppe Antonio Vaira (XII Divisione Bra), nome di battaglia "Beppe", 18 anni, bracciante.

Giorgio Vigna (XII Divisione Bra), nato a Savona, carradore.

I civili caduti e i deportati[modifica wikitesto]

Ottavio Ferraretto. Cittadino di Rapallo, ricercato dalla polizia fascista per il suo antifascismo. Dopo l'8 settembre rifugiò a Cherasco (CN). Il 21 ottobre 1944, dopo che i partigiani fecero saltare il ponte sul fiume Stura, fu fucilato per rappresaglia.

Mario Boriano, studente di 18 anni. Era renitente alla leva. Il 1 agosto 1944 fu catturato, nei pressi del fiume Tanaro, dai nazifascisti che lo fucilarono sul posto.

Vittoria (Vittorina) Marengo. Era una ragazzina di 12 anni e morì nella frazione di San Defendente di Cherasco, perché i soldati della Repubblica Sociale Italiana, mentre tornava a casa da scuola, videro il suo fiocco azzurro di scolara e da lontano spararono, convinti che si trattasse di un fazzolletto azzurro dei partigiani Autonomi.

Gregorio Fissore. L'8 gennaio 1945 suo figlio, Giovanni Maria assaltò all'albergo dell'Aquila d'oro un gruppo di militari fascisti e fu colpito a morte. Aveva con sé un documento d'identità che permise di conoscere la sua residenza. Si presentarono a casa sua altri fascisti e spararano contro Gregorio, il padre.

Caterina Oreglia in Dellavalle. Fu ferita gravemente nell'assalto dell'albergo dell'Aquila d'oro e morì il 9 gennaio presso l'Ospedale di Cherasco.

Marietta Foà (vedova Segre) e Mirella Segre. Erano due ebree cheraschesi. All'inizio del mese di ottobre del 1944 furono catturate in un rastrellamento dai tedeschi e deportate in Germania. Morirono nel campo di concentramento di Rechlin nel 1945.

Pietro Costamagna. All'età di 51 anni a Nucetto morì per o scoppio di mine poste lungo la linea ferroviaria Ceva-Oremea.

Antonina Curti, Giovanni Ravera, Giuseppe Ravera. Morirono tra il 28 e il 29 agosto del 1944 in un rastrellamento sulla Piana di Cherasco.

Domenico Alessandria. Morì a Cavallermaggiore il 3 settembre 1944.

Lorenzo Bernocco. Fu deportato in Germania, dove morì nel 1944.

Angelo Castella. Morì il 24 agosto 1944.

Mario Montanaro. Morì il 7 gennaio 1945.

  1. ^ Raffaele Grillo, Un commovente ricordo per i partigiani uccisi a Cerequio, su comune.bra.cn.it. URL consultato il 1º ottobre 2019.
  2. ^ Cerequio La Morra (PDF).
Secondo me l'introduzione dell'eccidio di Cerequio che precede l'elenco va ripristinata in voce. Gli elenchi forse sono troppo lunghi nel formato completo, ma si potrebbero elencare i soli nomi (senza andare a capo) e lasciare il resto delle informazioni in nota. Oppure, in subordine, mettere tutto in una lunga nota. Oppure, in sub-subordine, creare dei box di approfondimento. --AVEMVNDI 12:25, 16 ott 2019 (CEST)[rispondi]
Quindi siamo almeno in due a pensare che la rimozione sia dell'inciso che dei nomi e delle fonti tout-court e senza discussione preventiva non sia la soluzione ottimale e forse frettolosa, anche perchè frutto di una decisione arbitraria (e anche piuttosto ostinata). Continuo a vedere in giro per WP simili elenchi (quindi perchè fuori standard?) mentre l'eliminazione dell'inciso sulla strage mi sembra piuttosto grave e ripristinerò al più presto. Si tratta di informazioni pertinenti e tra l'altro essendo ridotte a poche righe non andrebbero a sovrapporsi cn una eventuale voce sull'eccidio (che ancora non esiste) e pertanto il fatto è di fatto ad oggi "rimosso" da WP: In più c'è una legge a me ignota che proibisce di citare 2 volte un qualsiasi fatto, episodio,persona, se ciò è fatto con i gradi di approfondimento necessari e diversi a seconda del contesto? Allora a che servono i Wikilink e le pagine di approfondimento? Intanto ripristino almeno l'eccidio, che è urgente --Aleacido (4@fc) 14:58, 16 ott 2019 (CEST)[rispondi]
Esempi di liste simili? Perché nelle voci più simili alla presente (Resistenza romana, Storia del movimento partigiano a Genova, Asti e la resistenza partigiana) non c'è niente di tutto ciò; e, detto senza offesa, mi pare che sia la prima volta che mettiamo la lapide dei caduti di un comune in una voce di Wikipedia. --Franz van Lanzee (msg) 18:00, 16 ott 2019 (CEST)[rispondi]
Se ricordi Franz van Lanzee, nella pdc ho spesso detto e sottolineato "per fatti e situazioni sul versante opposto" (controlla pure), ecco gli esempi che chiedi: Triangolo della morte (Emilia), Fatti di Empoli ma molti altri ce ne sono. Ciao --Aleacido (4@fc) 18:43, 16 ott 2019 (CEST)[rispondi]
C'è enorme differenza tra riportare l'elenco degli uccisi in un singolo eccidio nella voce sull'eccidio in questione, e l'elenco dei caduti di un comune durante la Resistenza; la stessa differenza che c'è tra Eccidio delle Fosse Ardeatine#Vittime e Caduti nella prima guerra mondiale del comune di Roma. --Franz van Lanzee (msg) 18:48, 16 ott 2019 (CEST)[rispondi]
L'inciso me l'ero perso e ringrazio per avermi fatto notare l'errore. Sulla inutilità delle liste concordo in pieno con Franz van Lanzee, e del resto in pdc nessuno si è mai opposto alla loro rimozione --Moxmarco (scrivimi) 20:32, 16 ott 2019 (CEST)[rispondi]
Che nessuno si sia "opposto", cioè abbia avuto un atteggiamento oltremodo contrario e "combattivo" anche per toni e modi è un conto, che poi uno, senza una discussione preventiva, tolga parti importanti di una voce che è stata appena salvata è altro, e spesso mi sono recentemente scontrato in procedure in cui non non dico "cancellare" ma anche solo "modificare" èra considerato come "minaccia di vandalismo e attacco personale". Quindi una certa "netiquette" preferirebbe che tagli così importanti fossero sottoposti ad un consenso o almeno una discussione preventiva o sembrano solo arbitrarietà anche piuttosto "fastidiose" (discussioni da fare "preventivamente" e in questa sede e non "ex post", dato che quelle della pdc erano di tutto altro ambito e con alte motivazioni dato il possibile esito esiziale). Ciao --Aleacido (4@fc) 21:59, 16 ott 2019 (CEST)[rispondi]
E allora ripristina, che ti devo dire. Era già stato detto molto chiaramente che le liste non andavano, ma se proprio ci tieni rimettile. A me non sembrano né enciclopediche, né importanti né altro, ma se ci tieni tanto rimettile. Moxmarco (scrivimi) 22:15, 16 ott 2019 (CEST)[rispondi]
Scusa forse ho esagerato coi toni ma mi sembra davvero ridicolo stare a discutere su liste di cii davvero non vedo né l'interesse né l'utilità, visto che, come detto, è paragonabile a una lista dei caduti in una guerra, adatta a un monumento ma non certo a un'enciclopedia. In ogni caso, se ritenete opportuno reinserire i dati (che, sottolineo, non ho cancellato ma semplicemente spostato, in attesa di una più idonea sistemazione), fatelo pure, sinceramente sono stufo di portare avanti questa discussione Moxmarco (scrivimi) 22:45, 16 ott 2019 (CEST)[rispondi]
Tranquillo Moxmarco, almeno con me questo non è un "esagerare", ma un minimo di pepe alla discussione, almeno con me te lo puoi permettere (se si è anche pronti a riceverlo). Se io avessi ritenuto insopportabile la cosa, la avrei già affrontata in altri modi e toni o avrei già provveduto altrimenti. Chiedo solo un po' appunto di "attenzione" prima di attuare scelte così draconiane prima di averne discusso (e che anche io avevo già ventilato), ma si potevano fare senza suscitare un certo "stupore" nei modi e tempi che poi costringerebbe in futuro a gestire simili cose coi "piedi di piombo" e un "controllo" in mancanza di collaborazione, cosa che bene non fa, perchè sembra più un "pestare i piedi per terra" se non una certa insofferenza all'opinione altrui. E se in una pdc tempi e modi sono contingentati dai tempi strettissimi della procedura, qui no, possiamo essere più riflessivi e "consensuali". Ciao . --Aleacido (4@fc) 23:15, 16 ott 2019 (CEST) PS. scusate avevo fatto un po di casino a chi indirizzare la risposta, corretto.[rispondi]
Delle liste, tenendo per buona la distinzione di Utente:Franz van Lanzee, potremmo tenere quella delle vittime di Cerequio. Ma forse ancora più opportuno sarebbe creare una voce autonoma per l'eccidio di Cerequio, che qui a me pare marginale rispetto al titolo della voce, che circoscrive l'argomento al comune di Cherasco.--AVEMVNDI 19:31, 17 ott 2019 (CEST)[rispondi]

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