Diocesi di Neapoli di Proconsolare

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Neapoli di Proconsolare
Sede vescovile titolare
Dioecesis Neopolitana in Proconsulari
Chiesa latina
Sede titolare di Neapoli di Proconsolare
Resti archeologici di Neapolis
Vescovo titolareLudger Schepers
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Neapoli di Proconsolare
Suffraganea diCartagine
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Neapoli di Proconsolare (in latino: Dioecesis Neopolitana in Proconsulari) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Neapoli di Proconsolare, corrispondente alla città costiera di Nabeul nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

Sono sei i vescovi documentati di Neapoli di Proconsolare. Giunio prese parte al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura all'86º posto nelle Sententiae episcoporum.[1] Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Fortunaziano e il donatista Ampelio. Fortunaziano partecipò anche al concilio indetto a Cartagine da sant'Aurelio nel 419. Clementino intervenne al sinodo riunito a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484, in seguito al quale venne esiliato. Giovanni e Redento infine intervennero rispettivamente al concilio cartaginese del 525 e a quello antimonotelita del 646.

Dal 1933 Neapoli di Proconsolare è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 27 giugno 2008 il vescovo titolare è Ludger Schepers, vescovo ausiliare di Essen.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Giunio † (menzionato nel 256)
  • Fortunaziano † (prima del 411 - dopo il 419)
  • Clementino † (menzionato nel 484)
  • Giovanni † (menzionato nel 525)
  • Redento † (menzionato nel 646)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 460.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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