Diocesi di Jaboticabal

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Diocesi di Jaboticabal
Dioecesis Iaboticaballensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Ribeirão Preto
Consiglio episcopaleSul 1
 
VescovoEduardo Pinheiro da Silva, S.D.B.
Presbiteri60, di cui 58 secolari e 2 regolari
6.350 battezzati per presbitero
Religiosi2 uomini, 62 donne
Diaconi28 permanenti
 
Abitanti505.800
Battezzati381.000 (75,3% del totale)
StatoBrasile
Superficie5.175 km²
Parrocchie43
 
Erezione25 gennaio 1929
Ritoromano
CattedraleNostra Signora del Carmine
IndirizzoRua Rui Barbosa 432, Bairro Aparecida, 14882-035 Jaboticabal; C.P. 48, 14870-970 Jaboticabal, SP, Brazil
Sito webwww.diocesejaboticabal.org.br
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Brasile

La diocesi di Jaboticabal (in latino: Dioecesis Iaboticaballensis) è una sede della Chiesa cattolica in Brasile suffraganea dell'arcidiocesi di Ribeirão Preto appartenente alla regione ecclesiastica Sul 1. Nel 2021 contava 381.000 battezzati su 505.800 abitanti. È retta dal vescovo Eduardo Pinheiro da Silva, S.D.B.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende 20 comuni nella parte nord-occidentale dello stato brasiliano di San Paolo: Jaboticabal, Barrinha, Bebedouro, Cândido Rodrigues, Dobrada, Fernando Prestes, Guariba, Monte Alto, Monte Azul Paulista, Pirangi, Pitangueiras, Pradópolis, Santa Ernestina, Taiaçu, Taiúva, Taquaral, Taquaritinga, Terra Roxa, Viradouro e Vista Alegre do Alto.

Sede vescovile è la città di Jaboticabal, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora del Carmine.

Il territorio si estende su una superficie di 5.175 km² ed è suddiviso in 43 parrocchie, raggruppate in 5 foranie: Nossa Senhora Aparecida (Viradouro), Nossa Senhora do Carmo (Jaboticabal), São João Batista (Bebedouro), São Sebastião (Taquaritinga) e Senhor Bom Jesus (Monte Alto).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi è stata eretta il 25 gennaio 1929 con la bolla Sollicitudo omnium di papa Pio XI, ricavandone il territorio dalla diocesi di São Carlos do Pinhal (oggi diocesi di São Carlos). Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di San Paolo.

Il 13 giugno 1957, con la lettera apostolica Quae in Ecclesia, papa Pio XII ha proclamato la Beata Maria Vergine del Monte Carmelo patrona principale della diocesi.[1]

Il 19 aprile 1958 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Ribeirão Preto.

Il 14 aprile 1973 e il 9 febbraio 2000 ha ceduto porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di Barretos e di Catanduva.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Antônio Augusto de Assis † (31 luglio 1931 - 7 febbraio 1961 deceduto)
  • José Varani † (7 febbraio 1961 succeduto - 7 giugno 1981 dimesso)
  • Luís Eugênio Pérez † (7 giugno 1981 - 25 giugno 2003 ritirato)
  • Fernando Antônio Brochini, C.S.S. † (25 giugno 2003 succeduto - 15 ottobre 2014 nominato vescovo di Itumbiara)
  • Eduardo Pinheiro da Silva, S.D.B., dal 22 aprile 2015

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 505.800 persone contava 381.000 battezzati, corrispondenti al 75,3% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 250.000 285.000 87,7 27 9 18 9.259 7 182 24
1966 300.000 350.000 85,7 42 27 15 7.142 17 200 30
1970 ? 418.377 ? 45 29 16 ? 248 34
1976 250.000 295.000 84,7 32 20 12 7.812 1 13 126 27
1980 249.000 291.000 85,6 30 21 9 8.300 2 9 127 28
1990 311.000 356.000 87,4 38 32 6 8.184 3 6 101 29
1999 450.000 500.000 90,0 50 39 11 9.000 1 13 69 39
2000 404.000 449.000 90,0 49 39 10 8.244 1 12 72 40
2001 400.000 435.000 92,0 53 45 8 7.547 1 10 74 36
2002 400.000 435.000 92,0 52 45 7 7.692 1 9 86 38
2003 400.000 435.000 92,0 54 45 9 7.407 1 11 75 38
2004 320.000 435.854 73,4 49 41 8 6.530 1 11 76 39
2006 327.000 446.000 73,3 58 51 7 5.637 10 74 39
2013 366.000 486.000 75,3 66 56 10 5.545 1 11 77 42
2016 375.000 498.000 75,3 62 58 4 6.048 16 5 67 42
2019 384.000 510.000 75,3 60 57 3 6.400 17 3 62 43
2021 381.000 505.800 75,3 60 58 2 6.350 28 2 62 43

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Lettera apostolica Quae in Ecclesia, AAS 50 (1958), pp. 197-198.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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