Dil To Pagal Hai

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Dil To Pagal Hai
Titolo originaleदिल तो पागल है
Dil To Pagal Hai
Lingua originalehindī
Paese di produzioneIndia
Anno1997
Durata180 m
Generesentimentale
RegiaYash Chopra
SoggettoVijayadan Detha, Sandhya Gokhale, Amol Palekar
SceneggiaturaAditya Chopra, Tanuja Chandra, Pamela Chopra, Yash Chopra
ProduttoreYash Chopra, M Vakil
Casa di produzioneYash Raj Films
FotografiaManmohan Singh
MontaggioV. Karnik
MusicheUttam Singh
Interpreti e personaggi

Dil To Pagal Hai (hindi: दिल तो पागल है, urdu: دل تو پاگل ہے, in italiano: Il cuore è matto) è un film del 1997 di Yash Chopra. Il film racconta dell'amore fra dei ballerini in una compagnia di danza. La tag line del film è "Qualcuno da qualche parte è fatto per te..." protagonisti del film sono Shahrukh Khan, Madhuri Dixit e Karisma Kapoor, con un lungo cameo di Akshay Kumar. È il primo film di Bollywood ad essere girato a Baden-Baden, in Germania, e nel parco tematico tedesco Europa Park. Il film è stato il secondo più grande incasso per l'anno 1997 a Bollywood.[1] Il film ha ricevuto numerosi premi, compresi i Filmfare Awards nelle categorie più importanti: miglior film, miglior regista, miglior attore e miglior attrice.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Rahul è il ballerino e il direttore di un popolare musical. Crede che Nisha, una delle sue ballerine, sia la sua migliore amica; Nisha si comporta come un'amica, ma è segretamente innamorata di lui. Nisha si ferisce a un piede e Rahul ha bisogno di una nuova ballerina. Così ingaggia Pooja. Lei e Rahul sono sempre più attratti l'uno dall'altro, ma si comportano come se non fosse accaduto nulla. Ma Pooja, all'insaputa di Rahul, è gia promessa ad Ajay.

Lancio[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Box Office 1997, su boxofficeindia.com. URL consultato il 16 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).
  2. ^ Filmfare Winners 1997, su filmfareawards.indiatimes.com, IndiaTimes.Com. URL consultato il 16 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]