Deutschland (transatlantico 1924)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Deutschland
Il Deutschland nel 1934
Descrizione generale
TipoTransatlantico (1924-1945)
Nave ospedale/prigione (1945)
In servizio con Kriegsmarine (1940-1945)
ArmatoreHAPAG
Porto di registrazioneAmburgo
RottaAmburgo - New York (1924-1940)
CostruttoriBlohm + Voss
CantiereAmburgo, Germania
Varo28 aprile 1923
Viaggio inaugurale27 marzo 1924
Destino finaleAffondato da un attacco aereo della Regia Aeronautica Britannica il 3 maggio 1945
Caratteristiche generali
Stazza lorda21 046 tsl
Lunghezza196,6 m
Larghezza22 m
Pescaggio12,8 m
Propulsione8 turbine a vapore
Due eliche
Velocità20 nodi (37,04 km/h)
Numero di ponti4
Equipaggio422 ufficiali ed equipaggio
Passeggeri976
voci di navi passeggeri presenti su Wikipedia

Il Deutschland (anche noto come Deutschland IV - nome utilizzato per riconoscerlo da altre molteplici navi con l'omonimo nome -) è stato un transatlantico tedesco in servizio nel XX secolo, di proprietà della Hamburg-Amerikanische Packetfahrt-Actien-Gesellschaft. Fu affondato nel 1945 da un attacco aereo della Regia Aeronautica Britannica.

Il Deutschland fu varato il 28 aprile 1923 e faceva parte di un gruppo di quattro navi che comprendeva l'Albert Ballin, l'Hamburg e la New York. Iniziò il suo viaggio inaugurale il 27 marzo 1924, a Southampton e poi a New York City. La nave a turbina aveva una velocità di 14,5 nodi; fu successivamente rimotorizzata con turbine a ingranaggi più grandi nel 1929, con una velocità di servizio aumentata a 19 nodi. Ciò diede alla nave un passaggio di sette giorni attraverso l'Atlantico.

L'11 novembre 1933 il Deutschland entrò in collisione con la nave mercantile statunitense Munargo nel porto di New York. La Munargo subì gravi danni e fu arenata a nord dell'isola di Bedloe,[1] ma fu rimessa a galla il 18 novembre 1933.[2]

Nell'ottobre 1938, mentre era in viaggio verso New York con 981 persone a bordo, la nave subì un'esplosione nella stiva numero due. Dopo aver chiamato i soccorsi, l'equipaggio riuscì a tenere sotto controllo l'incendio e a proseguire il suo itinerario.[3]

Seconda guerra mondiale

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1940 il Deutschland divenne una nave alloggio per la marina tedesca a Gotenhafen. Nel 1945, durante sette viaggi nel Baltico come parte dell'Operazione Annibale, trasportò 70.000 rifugiati dai territori orientali tedeschi a ovest. Nell'aprile 1945 iniziò la trasformazione in nave ospedale. Si cercò di dipingere la nave di bianco, ma era presente vernice sufficiente solo per tinteggiare i fumaioli e per dipingere una Croce Rossa su un lato di uno dei suoi camini.

L'affondamento

[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 16 e il 28 aprile 1945, il campo di concentramento di Neuengamme fu sistematicamente svuotato di tutti i prigionieri rimasti, di altri gruppi di detenuti dei campi di concentramento e di prigionieri di guerra sovietici, con l'intenzione di trasferirli in un nuovo campo fittizio. Nel frattempo, dovevano essere nascosti all'avanzata delle forze britanniche e canadesi: a questo scopo le Schutzstaffel riunirono nella baia di Lubecca una flottiglia carceraria di navi dismesse, composta dalle navi di linea Cap Arcona e Deutschland, dal mercantile Thielbek e dalla motolancia Athens. Poiché i motori dello sterzo della Thielbek erano fuori uso così come le turbine del Cap Arcona, l'Athen veniva utilizzata per trasferire i prigionieri da Lubecca alle navi più grandi; furono rinchiusi sottocoperta e nelle stive e furono loro negati cibo e cure mediche.

In un primo attacco tutte le persone a bordo del Deutschland sopravvissero all'attacco, anche se due navi di accompagnamento affondarono con gravi perdite di vite umane. Successivamente, il 3 maggio 1945, fu attaccata tre volte dagli squadroni britannici della RAF, si capovolse e affondò nella baia di Lubecca al largo di Neustadt, ma tutti a bordo sopravvissero. Un quarto attacco aereo britannico quel giorno affondò il Cap Arcona e la Thielbek, con grandi perdite di vite umane.[4][5]

Nel 1949 il relitto fu recuperato e demolito.

  1. ^ (EN) Casualty reports, in The Times, n. 46606, Londra, 20 novembre 1933, p. 19.
  2. ^ (EN) Casualty reports, in The Times, n. 46607, Londra, 21 novembre1933, p. 23.
  3. ^ (EN) FIRE ON REICH LINER IS CURBED AS SHIPS SPEED TO HER AID (PDF), in The New York Times, 26 ottobre 1938.
  4. ^ (EN) Roy Nesbit, Cap Arcona: atrocity or accident?, in Aeroplane Monthly, giugno 1984.
  5. ^ (DE) Heinz Schön, Die Cap Arcona-Katastrophe: eine Dokumentation nach Augenzeugen-Berichten, Stoccarda, Motorbuch-Verlag, 1989, ISBN 3-613-01270-7.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Deutschland