Decapoda

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Decapodi
Decapoda
Ernst Haeckel Artforms of Nature, 1904
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Crustacea
Classe Malacostraca
Sottoclasse Eumalacostraca
Superordine Eucarida
Ordine Decapoda
Latreille, 1802
Sottordini

I Decapodi (Decapoda Latreille, 1802) sono un ordine di crostacei della classe Malacostraca[1], caratterizzati dalla presenza di 10 zampe. In italiano vi è omonimia con il raggruppamento dei molluschi decapodi, o Decapodiformes, con cui non vanno confusi.

Comprendono forme tozze (granchi), forme allungate (gamberi), e forme che devono proteggere l'addome. Queste ultime sono chiamate Paguridae, e comprendono appunto i paguri.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I Decapodi si possono presentare in 4 forme diverse:

  • caridoide: aspetto di gamberetto
  • astacoide: aspetto di gambero
  • paguroide: aspetto di paguro
  • cancroide: aspetto di granchio

Il corpo dei Decapodi si suddivide in tre parti: capo, torace e addome. Torace e addome possono essere talora fusi insieme.

Capo[modifica | modifica wikitesto]

Nel capo (o cephalon) sono presenti:

Queste cinque paia di appendici sono una caratteristica comune a tutti i crostacei, e in gran parte anche ad altri gruppi di artropodi.

Nel capo sono presenti anche gli occhi, a volte sorretti da peduncoli.

Torace e addome[modifica | modifica wikitesto]

Figura schematica di gamberetto in cui sono evidenziate le cinque paia di zampe (appendici toraciche) che danno nome all'ordine

Nel torace (pereon) sono presenti cinque paia di appendici ambulacrali (quindi con funzione di zampe) che danno nome all'ordine ("dieci piedi"). Sono appendici biramose (divise in due all'estremità), dette "pereiopodi". Ci sono inoltre tre paia di appendici modificate ("massillipedi", appendici biramose utilizzate nella nutrizione).

Nell'addome (pleon) sono presenti sei paia di appendici che non hanno funzione ambulacrale, non sono quindi biramose, ma servono invece a muovere l'acqua, che viene spinta in avanti e fatta filtrare nelle branchie che si trovano su una parte delle appendici biramose del torace. Questo stesso meccanismo viene utilizzato anche per il nuoto.

Le appendici addominali ("pleopodi") servono anche in alcune specie per la cattura di prede o per trattenere le uova.

Esiste un ultimo paio di appendici, detto "uropodi", che, insieme alla coda propriamente detta, contribuiscono in maniera importante al nuoto dell'animale.

Semplificando, la struttura dei decapodi (come di tutti i crostacei) si può ridurre alla formula 5+8+7 (5 coppie di appendici cefaliche + 8 coppie di appendici toraciche + 7 coppie di appendici addominali e caudali).

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

L'ordine Decapoda comprende 233 famiglie, 2.725 generi e oltre 17.000 specie. Tra le famiglie 53 sono note solo allo stato fossile, 109 contengono sia specie fossili che specie viventi e 71 solo specie viventi.[2]

Sottordine Dendrobranchiata (in inglese 'prawns')[modifica | modifica wikitesto]

Sottordine Pleocyemata[modifica | modifica wikitesto]

**Infraordine Stenopodidea[modifica | modifica wikitesto]

*Infraordine Procaridoidea[modifica | modifica wikitesto]

*Infraordine Caridea (gamberetti)[modifica | modifica wikitesto]

* Clade Reptantia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Decapoda, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 18 gennaio 2016.
  2. ^ Sammy De Grave, N. Dean Pentcheff, Shane T. Ahyong, A classification of living and fossil genera of decapod crustaceans (PDF), in Raffles Bulletin of Zoology, Suppl. 21, 2009, pp. 1–109. URL consultato il 19 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2011).

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