Dario Bisso

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Dario Bisso (nome d'arte Dario Bisso Sabàdin)

Dario Bisso (Dolo, 14 marzo 1964) è un direttore d'orchestra e chitarrista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dario Bisso (nome d'arte Dario Bisso Sabàdin) inizia gli studi musicali nel 1978 al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. Nel 1985 si diploma magna cum laude in chitarra e canto liturgico prepolifonico. Viene ricevuto nel 1986 dal Presidente della Repubblica e premiato con una medaglia dal Ministro dello Spettacolo per aver concluso gli studi musicali giovanissimo e col massimo dei voti,

Gli incontri con Narciso Yepes e Kazuhito Yamashita l'hanno incoraggiato a percorrere la strada di solista. Tra la fine degli anni 80 e l'inizio degli anni 90 inizia ad effettuare concerti come virtuoso chitarrista al Teatro La Fenice di Venezia[1][2] [3], Teatro Comunale di Bologna, Ambasciata del Brasile a Roma, Teatro alle Erbe di Milano, St. John Smith Square[4] a Londra[5], Jagt Museum Munchen, New School of Music di Boston. Ha collaborato con i compositori Italiani Ennio Morricone[6], Claudio Ambrosini[7], Sylvano Bussotti[8] Fabio Vacchi, Nicola Cisternino [9]eseguendo alcuni loro brani di cui alcune prime esecuzioni assolute mondiali.

Nel suo repertorio di chitarrista Dario Bisso Sabàdin dà molto spazio all'esecuzione di musiche di Johann Sebastian Bach, Heitor Villa-Lobos e Astor Piazzolla.

Nel 1992 allarga il suo interesse di interprete studiando direzione d’orchestra a Pescara con Gilberto Serembe. Inizia la sua carriera di Direttore d’Orchestra a Napoli nel 1999 presso il Teatrino di Corte di Palazzo Reale dirigendo l'Orchestra Alessandro Scarlatti. Dal 2003 al 2006 si perfeziona a Milano con Giacomo Zani.[10]

Nel 2005 ha conseguito la laurea specialistica in Musicologia[11] presso l’Università Cà Foscari di Venezia.

All'inizio della sua attività di direttore d'orchestra ha diretto principalmente degli ensemble cameristici, per poi dedicarsi al repertorio operistico italiano e a quello sinfonico del ‘900, con particolare interesse verso Gian Francesco Malipiero. Ha diretto le seguenti orchestre: Ensemble Vivaldi de I solisti Veneti[12], Orchestra del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia[13], Vidin State Philharmonic Orchestra (Bulgaria), Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari[14], Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Filarmonica Italiana - OFI[15], Philarmonische Camerata Berlin[16], Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli, Orchestra Sinfonica dell’Associazione Sconfinarte di Milano, Orchestra Filarmonica del Veneto[17], Orchestra Filarmonica Mihail Jora di Bacau (Romania) [18] [19], Orchestra Filarmonica Ion Dumitrescu di Ramnicu Valcea (Romania)[20], Orchestra Filarmonica di Arad (Romania), Orchestra Accademia Vivaldiana di Venezia, Orchestra Arcadia[21].

Alle attività di direttore d'orchestra e concertista affianca anche quella di docente del corso di chitarra e del corso libero di elementi di direzione d’orchestra al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia[22][23]. È anche compositore, arrangiatore[24], critico e saggista.

Discografia come direttore d'orchestra[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 - W. A. Mozart: Requiem in D Minor, K 626, per soli, coro e orchestra, OFI Orchestra Filarmonica Italiana, Kicco Music
  • 2012 - Mozart, Beethoven & Strauss: Concerto sinfonico, Orchestra Filarmonica Italiana, Kicco Music
  • 2014 - Wagner & Beethoven, Bacau Philarmonic Orchestra, Kicco Music
  • 2014 - Rigoletto, Coro Lirico del Teatro Verdi di Padova e Orchestra Filarmonica Italiana, Kicco Music
  • 2020 - Rossini, Mozart, Ponchielli, Bacau Philarmonic Orchestra, Kicco Music
  • 2020 - Sinfonie e Intermezzi, Verdi, Bellini, Mascagni, Bacau Philharmonic Orchestra, Kicco Music
  • 2020 - Venezia, Napoli e oltre, Orchestra Filarmonica Italiana, Kicco Music

Discografia come solista[modifica | modifica wikitesto]

  • 1998 - Astor Piazzolla for solo guitar: Adios Nonino e Libertango, Edizioni Curci
  • 2003 - Claudio Ambrosini,Tre studi sulla Prospettiva, Springer Verlag.
  • 2012 - Piazzolla For Guitar by Dario Bisso Sabadin, Kicco Music
  • 2012 - Stefano Pantaleoni; Volgendo lo Sguardo al Mio Novo Colore, Kicco Music
  • 2020 - Dario Bisso Sabàdin, guitar, plays Bach & Villa-Lobos, Kicco Music
  • 2020 - Guitar Suite for Lute, J. S. Bach, Kicco Music
  • 2020 - Profumi di Spagna e Brasile, Chitarra classica, Kcco Music

Edizioni musicali[modifica | modifica wikitesto]

  • Astor Piazzolla - Antologia, 15 brani celebri trascritti per chitarra da Dario Bisso, Edizioni Curci, EC11499, ISMN: 9790215906044[25]
  • Astor Piazzolla - Libertango - Adios Nonino, trascrizione per chitarra di Dario Bisso, Edizioni Curci, EC11307, ISMN: 9790215903395[26]
  • Stefano Pantaleoni, Volgendo lo sguardo al mio nuovo colore, sei pezzi per chitarra, Revisione e diteggiatura di Dario Bisso, Edizioni Bongiovanni, Bologna 1995[27]
  • Johannes Brahms, Rapsodia n.1, n.3, n.5, n.6 - Trascrizione per orchestra d'archi di Dario Bisso, Armelin Musica[28]

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  • 2003 - 20th century music in Venice, documentario, aa.vv. [29]
  • 2010 - Pietro von Abano di Louis Spohr, saggio introduttivo all'opera lirica in due atti : quando l'arte mette in scena i nostri luoghi e la nostra storia - Dario Bisso Sabàdin.[30]
  • 2016 - Pietro von Abano, opera in due atti - Edizione critica a cura di Dario Bisso.[31][32]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1978 - Rassegna Nazionale di Chitarra di Pieve di Cadore, 2º premio
  • 1979 - Rassegna Nazionale di Chitarra di Pieve di Cadore, 1º premio
  • 1979 - Festival Internazionale di Chitarra e Pianoforte di Bardolino, 1º premio assoluto
  • 1986 - Medaglia dal Ministro dello Spettacolo Lelio Lagorio per essersi diplomato magna cum laude
  • 1989 - Concorso internazionale di chitarra Fernando Sor, Roma, 3º premio
  • 1989 - Tokyo International Guitar Competition, 2º premio
  • 2007 - Premio Pentagramma alla XIV edizione delle Euganeidi, Abano Terme[33]
  • 2008 - Premio "El Strapadovan - Musica dell’anno", Abano Terme[34]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ poster anni 80 (JPG), su www.nicolacisternino.it. URL consultato il 3 novembre 2022.
  2. ^ Dario Bisso in Archivio Storico del Teatro La Fenice di Venezia (1988-2002), su archiviostorico.teatrolafenice.it. URL consultato il 28 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2021).
  3. ^ Dario Bisso Sabàdin in Archivio Storico del Teatro La Fenice di Venezia (2012-2013), su archiviostorico.teatrolafenice.it. URL consultato il 29 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2021).
  4. ^ poster anni 80 (JPG), su www.nicolacisternino.it. URL consultato il 25 ottobre 2022.
  5. ^ (EN) Reviews - Dario Bisso, in Classical Guitar, Ottobre 1990, pp. 47.
  6. ^ Mario Merigo, L'anacoluto di Morricone, in Il Gazzettino, 22 aprile 1998.
  7. ^ Un taglio giocoso e letterario, su iantichi.org.
  8. ^ Sylvano Bussotti - The Rara Requiem, su discogs.com.
  9. ^ poster anni 80 (JPG), su www.nicolacisternino.it. URL consultato il 25 ottobre 2022.
  10. ^ Dino Gatti, L'intervista - Dario Bisso, in Musica e Scuola, 15 marzo 2009, pp. 7-8.
  11. ^ La musica è l'arte più vicina a Dio, su Impronte digitali. URL consultato il 26 settembre 2021.
  12. ^ Le stagioni della Musica, su artidolo.it, 2020/02/15. URL consultato il 6 settembre 2021.
  13. ^ Claude Debussy nel primo centenario della morte, su beniculturalionline.it, 2018/12/03. URL consultato il 4 settembre 2021.
  14. ^ Concerti a Bari, su Il Sito di Bari, 17 maggio 2012. URL consultato il 9 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2021).
  15. ^ Orchestra Filarmonica Italiana al Pollini, su Il Mattino di Padova, 2010/12/11. URL consultato il 4 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2021).
  16. ^ Philarmonische Camerata Berlin diretta dal M° Dario Bisso, su Bepi Colombo Prize 2008, 14 febbraio 2008. URL consultato il 4 settembre 2021.
  17. ^ L'Aida a Padova per l'AIL, su MusiCultura, 9 gennaio 2010. URL consultato il 4 settembre 2021.
  18. ^ Concerto di gala a Villa Pisani, in Corriere del Teatro, Ottobre - Dicembre 2004.
  19. ^ Due giorni con la musica classica, su La Nuova Venezia, 23 settembre 2006. URL consultato il 6 settembre 2021.
  20. ^ (RO) Dario Bisso-Sabadin dirijează orchestra Filarmonicii 'Ion Dumitrescu' din Râmnicu Vâlcea, su Radio România Muzical, 23 febbraio 2005. URL consultato il 6 settembre 2021.
  21. ^ La chitarra non mi bastava più, su Suonare.it. URL consultato il 6 settembre 2021.
  22. ^ Dario Bisso Sabàdin, su Comitato Nazionale Italiano Musica. URL consultato il 6 settembre 2021.
  23. ^ Dario Bisso Sabàdin, su Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia. URL consultato il 4 settembre 2021.
  24. ^ Stefano Pantaleoni e Dario Bisso, Volgendo lo sguardo al mio nuovo colore: sei pezzi per chitarra, Edizioni Bongiovanni, 1994. URL consultato il 26 settembre 2021.
  25. ^ Dario Bisso, Astor Piazzolla - Antologia - Raccolta di 15 brani celebri trascritti per chitarra, su edizionicurci.it.
  26. ^ Dario Bisso, Astor Piazzolla - Libertango - Adios Nonino - Trascrizione per chitarra di Dario Bisso, su edizionicurci.it.
  27. ^ Stefano Pantaleoni, Volgendo lo sguardo al mio nuovo colore, sei pezzi per chitarra, Revisione e diteggiatura di Dario Bisso, Edizioni Bongiovanni, Bologna 1995, su lccn.loc.gov.
  28. ^ Johannes Brahms, Rapsodia n.1, n.3, n.5, n.6 - Trascrizione per orchestra d'archi di Dario Bisso, Armelin Musica, su armelin.it. URL consultato il 2 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2021).
  29. ^ 20th century music in Venice, su worldcat.org.
  30. ^ Library of Congress - Bisso Sabàdin, Dario - Pietro von Abano di Louis Spohr : saggio introduttivo all'opera lirica in due atti, su catalog.loc.gov. URL consultato il 26 settembre 2021.
  31. ^ Library of Congress - Pietro von Abano : opera in due atti - Edizione critica a cura di Dario Bisso., su catalog.loc.gov. URL consultato il 26 settembre 2021.
  32. ^ Louis Spohr | Pietro von Abano : Opera In Due Atti / edited by Dario Bisso Sabadin., su www.tfront.com. URL consultato il 26 settembre 2021.
  33. ^ Il podio delle Euganeidi, su Il Mattino di Padova, 14 ottobre 2007. URL consultato il 4 settembre 2021.
  34. ^ Premio el Strapadovan, su Il Mattino di Padova, 6 dicembre 2008. URL consultato il 4 settembre 2021.

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