Croquembouche

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Croquembouche
Croquembouche nuziale
Origini
IPA[kʁɔkɑ̃'buʃ]
Luogo d'origineBandiera della Francia Francia
Creato daMarie-Antoine Carême
Dettagli
Categoriadolce

Il croquembouche /kʁɔkɑ̃'buʃ/ è un tipico dolce francese ideato dallo chef Marie-Antoine Carême[1][2], formato da una "montagna" di bignè, la cui altezza può variare dai 20 cm a 1 m. I bignè sono preparati con pasta choux e possono essere riempiti con panna, crema pasticcera o crema chantilly[3][4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Per tenere insieme i bignè si utilizza come collante del caramello caldo che indurendosi tiene insieme l'intera struttura. La sua caratteristica è che al palato risulta prima croccante e successivamente morbida. Da ciò deriva anche il nome: infatti, dal francese "croque en bouche" può essere tradotto come "croccante in bocca".

Il croquembouche può essere decorato in vari modi; quello tradizionale consiste in un sottile velo di caramello filato che avvolge l'intero dolce. Il caramello viene filato utilizzando una forchetta e disegnando su una carta oleata dei fili che poi verranno presi e adagiati sul dolce. In alternativa il caramello viene schizzato direttamente sul croquembouche.

Per la sua complessità, questo dolce è usato solitamente in matrimoni, cene natalizie o in occasioni particolari.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Krystina Castella, A World of Cake 150 Recipes for Sweet Traditions from Cultures Near and Far; Honey cakes to flat cakes, fritters to chiffons, tartes to tortes, meringues to mooncakes, fruit cakes to spice cakes, Storey Publishing, 2012, ISBN 1-60342-446-6.
  2. ^ (EN) Towering Cream Puffs, su SAVEUR. URL consultato il June 30, 2016.
  3. ^ Ricetta Croquembouche di Natale, su Le Ricette di GialloZafferano.it. URL consultato il 22 agosto 2014.
  4. ^ Ricetta Croque en bouche, su La cucina italiana. URL consultato il 14 giugno 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Kimberley Petyt, The Paris Wedding, Gibbs Smith, 2013.
  • (EN) Kirsten Shultz, Marguerite Marceau Henderson, Marguerite Henderson, Small Parties, Gibbs Smith, 2009, pp. 186-187.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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