Vai al contenuto

Cristoforo Negri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Cristoforo Negri

Cristoforo Negri (Milano, 13 giugno 1809Firenze, 1896) è stato un politico e scrittore italiano.

Studiò a Pavia, Graz, Praga e Vienna, in seguito divenne docente di scienze politiche all'università di Padova. Fece parte del gabinetto Gioberti (1848). Dopo la battaglia di Novara entrò in diplomazia e restò al ministero degli esteri sotto Massimo d'Azeglio, Urbano Rattazzi e Cavour.

Fu il primo presidente della Società Geografica Italiana, dal 1867 al 1872; rilevante la nomina nel 1870, durante la sua presidenza, di Charles Darwin a socio onorario della medesima. Fu console generale ad Amburgo dal 1873 al 1874 e successivamente si ritirò a vita privata a Torino. Nel 1884 partecipò come delegato italiano alla Conferenza dell’Africa Occidentale di Berlino[1] e sei anni dopo venne nominato senatore del Regno d'Italia. Il fiume Negri in Australia è stato battezzato in suo onore dall'esploratore Alexander Forrest il 2 agosto 1879 [2].

Idee elementari per una legge in materia di acque (1864)
  • Memorie storico-politiche dei Greci e dei Romani, Torino, 1842.
  • La grandezza italiana, studi, confronti e desiderii, Torino, Tipografia Paravia e Comp., 1864.
  • La storia politica dell'antichità, 2 voll., Venezia, 1866.
  • Due mesi di escursione alle coste Belgiche, Olandesi e Germaniche: ricordi e riflessioni. Firenze, Gazzetta, 1871.
  • I passati viaggi antartici e l'ideata spedizione italiana: Riflessi. Genova, Istituto de' Sordo-Muti, 1880.
  • Le memorie di Giorgio Pallavicino, Torino, 1882.
  • Idee elementari per una legge in materia di acque, Torino, Tipografia G. B. Paravia e Comp., 1864.
  1. ^ Angelo Del Boca Gli italiani in Africa Orientale, Vol.1, p.233.
  2. ^ Diario di Alexander Forrest, su trove.nla.gov.au.
  • Karl von Reinhardstöttner, Cristoforo Negri: Nota biografica, Estratto dal Bollettino della Società Geografica Italiana, luglio 1889.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN51992664 · ISNI (EN0000 0000 8343 6301 · SBN LO1V039734 · BAV 495/222649 · CERL cnp01082621 · LCCN (ENn88125391 · GND (DE116906979 · BNE (ESXX1380933 (data) · BNF (FRcb15342300h (data)