Crisi diplomatica andina del 2008

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Crisi diplomatica andina del 2008
parte della Conflitto armato colombiano
La zona dellOperacion Fenix, dove le Forze Armate colombiane sono penetrate in Ecuador a caccia dei guerriglieri delle FARC
Datamarzo 2008
LuogoConfine tra Colombia e Ecuador
CausaRaid delle forze armate colombiane in territorio dell'Ecuador
Schieramenti
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La crisi diplomatica andina del 2008 fu un momento di tensione politica tra Colombia, Ecuador e Venezuela.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

La crisi iniziò quando il primo marzo 2008 truppe dell'Esercito colombiano entrarono in territorio ecuadoriano per una missione di controguerriglia contro esponenti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC). Localizzato l'accampamento di Raúl Reyes, partì un raid della Fuerza Aérea Colombiana, che bombardò il territorio dell'Ecuador. Successivamente le truppe colombiane entrarono nell'accampamento per ultimare i feriti e i sopravvissuti, causando la morte di Raúl Reyes e di altri 17 guerriglieri delle FARC, di quattro studenti messicani e di un cittadino ecuadoriano.[1][2]

Il governi di Ecuador e Venezuela accusarono il governo colombiano di aver violato la sovranità dell'Ecuador e di attuare un'operazione militare di controguerriglia senza nessuna autorizzazione, violando la Convenzione di Vienna del 1961. Il governo colombiano affermò che col raid trovò nei computer di Raul Reyes indizi del legame delle FARC con i governi ecuadoriano e venezuelano. I governi di questi due paesi spiegarono che i contatti con le FARC erano parte dei negoziati, condotti insieme alla Francia, per arrivare alla liberazione di alcuni prigionieri, tra i quali Ingrid Betancourt, e contribuire alla pace nel conflitto armato colombiano. Per i governi di entrambi i paesi questi negoziati si bloccarono alla morte di Reyes.[3]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

La crisi causò la rottura delle relazioni diplomatiche con la Colombia da parte dei governi di Ecuador e Venezuela, che annunciarono l'invio di truppe militari nelle loro rispettive linee di confine con la Colombia.[4] Il 7 marzo 2008 le tensioni si attenuarono durante il vertice del Gruppo Rio, anche se le relazioni tra Ecuador e Colombia non si ristabilirono completamente.[5]

Reazioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Quasi tutti i paesi dell'America Latina condannarono l'incursione colombiana in Ecuador,[6] così come fece, più tiepidamente, Italia[6], mentre altri paesi europei, come Spagna e Francia, non presero posizione sull'incursione. Gli Stati Uniti invece appoggiarono la decisione della Colombia di invadere il territorio ecuadoriano alla caccia dei guerriglieri.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Mexicanos reclaman por muerte de hijos en operación contra FARC, su lta.reuters.com, Reuters America Latina, 12 marzo 2008. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2015).
  2. ^ (ES) Identifican" ecuatoriano muerto, su news.bbc.co.uk, BBCMundo, 24 marzo 2008.
  3. ^ Las FARC hablan del PC de Reyes y reiteran los argumentos de Chávez y Correa, su noticias24.com. URL consultato il 19 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2015).
  4. ^ (ES) Crisis andina: diálogo estancado, su news.bbc.co.uk, BBCMundo.com, 5 marzo 2008.
  5. ^ (ES) Difícil manejar tema de las Farc en Ecuador si no se reestablecen relaciones Uribe-Correa, dice OEA, su eltiempo.com, 27 marzo 2008.
  6. ^ a b (ES) El mundo reacciona, su news.bbc.co.uk, BBC Mundo.com, 3 marzo 2008.
  7. ^ Apya EU ataque militar colombiano, su eluniversal.com.mx, 3 marzo 2008. URL consultato il 19 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2014).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]