Col Ferret

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Col Ferret
Vista dal colle
StatiBandiera della Svizzera Svizzera
Bandiera dell'Italia Italia
Regione  Vallese
  Valle d'Aosta
Località collegateCourmayeur
Orsières
Altitudine2 537 m s.l.m.
Coordinate45°53′20.5″N 7°04′40.3″E / 45.889029°N 7.077862°E45.889029; 7.077862
Altri nomi e significatiGrand du Grand Ferret
Infrastrutturasentiero
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Svizzera
Col Ferret
Col Ferret

Il col Ferret (o Col du Grand Ferret; pron. fr. AFI: [kɔl fɛʁɛ] o [kɔl dy ɡʁɑ̃ fɛʁɛ]) è un valico alpino che collega Orsières nel Vallese con Courmayeur in Valle d'Aosta, sul confine fra Svizzera e Italia, congiungendo geograficamente la val Ferret svizzera con la val Ferret italiana.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Arrivo al colle (primi del Novecento, foto M.Gabinio)

Comunemente col toponimo di Col Ferret si indica il Col du Grand Ferret, collocato sulla catena principale alpina ad una quota di 2.537 m[1]. Poco a nord sorge il Petit col Ferret, leggermente più basso del precedente (2.490 m[2]). Questo secondo valico riveste una particolare importanza perché separa le Alpi Occidentali dalle Alpi Centrali (tradizionalmente le Alpi Graie dalle Alpi Pennine), nonché il Massiccio del Monte Bianco dal ben più basso gruppo del Grand Golliaz. Nonostante questa peculiarità è però meno noto e frequentato del primo a causa dell'accesso meno agevole da entrambi i lati, per via del terreno ripido. I due valichi sono separati da una modesta elevazione piramidale di erba e sfasciumi: la Tête de Ferret (2714 m).

Accesso[modifica | modifica wikitesto]

Posto lungo il percorso del Giro del Monte Bianco[3], l'accesso al valico è di tipo escursionistico, su sentiero, ed è agevole da entrambi i versanti; sul lato italiano sorge il rifugio Elena, usato come posto tappa intermedio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ada Quazza, Val Ferret, in Piemonte, Valle d'Aosta: Torino, Alpi, Monferrato, Verbano, Langhe, Ossola, Touring Editore, 1996, p. 221. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  2. ^ (DE) Hartmut Eberlein, Mont Blanc: Mit der "Tour du Mont Blanc". 50 Touren. Mit GPS-Daten, Bergverlag Rother GmbH, 2017, p. 82. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  3. ^ (FR) Pierre Millon, Le Tour du Mont Blanc, Glénat, 1999, p. 46. URL consultato il 29 gennaio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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