Cociv

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
COCIV - Consorzio Collegamenti Veloci
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1991
Sede principaleGenova
Settorecostruzioni
Sito webcociv.terzovalico.it/

COCIV - Consorzio Collegamenti Integrati Veloci è un consorzio nato nel 1991 per la progettazione e la costruzione della Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Tortona/Novi Ligure Genova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cociv nasce il 3 dicembre 1991[1], partecipato da Ferruzzi-Montedison (tramite Gambogi con il 20% e Tecnimont con il 5%), Grassetto Costruzioni con il 25%, Edistra con il 25%, Itinera con il 20%, Cer 3% e Civ 2%[2].

Nel 1992 sigla con TAV S.p.A. la convenzione per la progettazione e la realizzazione della linea ad alta velocità Milano-Genova, detta anche Terzo Valico dei Giovi[3].

Nel 1996 Itinera di Marcello Gavio incorpora Grassetto Costruzioni di Salvatore Ligresti[4], salendo al 45% delle quote.

Nel 1997 Impregilo rileva le quote di Itinera, entrando nel consorzio[5].

Arriviamo nei primi anni Duemila quando a seguito delle vicissitudini di alcuni soci, troviamo Tecnimont al 50.5% ed Impregilo al 44.5%. Con il 2003 Tecnimont cede la sua partecipazione a Impregilo, per 39 milioni di euro, che si ritrova alla guida di Cociv con il 95%[6].

L'anno successivo Società Italiana per Condotte d'Acqua entra nel consorzio acquistando il 24% da Impregilo, salendo fino al 31% negli anni seguenti[7].

Con Legge 40/2007 viene revocata la concessione a Cociv stipulata con TAV nel 1991 perché affidata senza gara[8][9]. Cociv promuove ricorso al Tar del Lazio avverso la decisione del Governo con il tribunale che rimanda gli atti alla Corte di Giustizia Europea[10].

L'Avvocato della Corte di Giustizia Europea riconosce la legittimità degli atti del Governo[11], per cui Cociv promuove un arbitrato contro RFI per il risarcimento dei danni subiti[12] che si conclude nel 2010 quando le parti siglano l'accordo per la ripresa delle attività di progettazione ed esecuzione lavori, anche sulla scorta della Legge 133/2008 che ha abrogato la normativa precedente[13].

Ad oggi[quando?] è composto da Salini-Impregilo (64%), Società Italiana Condotte d'Acqua (31%), Collegamenti Integrati Veloci - CIV (5%)[14].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ comitatiscrivia.it. URL consultato l'8 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2016).
  2. ^ Terzo valico: L’altra Tav, Mauro Ravarino, Round Robin
  3. ^ adnkronos.com
  4. ^ adnkronos.com
  5. ^ Il Mondo, 14 gennaio 2000
  6. ^ borsaitaliana.it
  7. ^ Provvedimento n. 12947 del 2004, AGCM
  8. ^ Legge 40/07, su camera.it. URL consultato l'8 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
  9. ^ ship2store.it
  10. ^ ilsole24ore.com
  11. ^ europa.eu
  12. ^ impregilo.it
  13. ^ infrastrutturestregiche.it, su silos.infrastrutturestrategiche.it. URL consultato l'8 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  14. ^ terzovalico.it

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]