Sus cebifrons

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Cinghiale dalle verruche delle Visayas
Sus cebifrons
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineArtiodactyla
SottordineSuiformes
FamigliaSuidae
SottofamigliaSuinae
GenereSus
SpecieS. cebifrons
Nomenclatura binomiale
Sus cebifrons
Heude, 1888
Sottospecie

Il cinghiale dalle verruche delle Visayas (Sus cebifrons Heude, 1888) è una specie criticamente minacciata di cinghiale, endemico delle Isole Visayas, nelle Filippine centrali.[1][2]

Il cinghiale dalle verruche delle Visayas deve il suo nome a tre paia di «verruche» carnose presenti sul muso del maschio. I biologi sostengono che il motivo della loro presenza sia quello di costituire una difesa naturale contro le zanne dei maschi rivali durante i combattimenti. I maschi sono ricoperti inoltre da ruvide setole ispide.

Alimentazione

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I cinghiali dalle verruche delle Visayas tendono a vivere in gruppi composti da quattro a sei esemplari. La loro dieta comprende le radici, i tuberi e i frutti che possono trovare nella foresta. Si nutrono anche di vegetali coltivati. Da quando circa il 95% del loro habitat naturale è stato spazzato via dai coltivatori locali per far spazio ai loro raccolti, la propensione dei cinghiali a nutrirsi di piante coltivate è aumentata drammaticamente. Dato che la terra sfruttata a scopi agricoli diviene spesso improduttiva dopo pochi anni, le fonti alimentari di questi cinghiali sono estremamente limitate, fattore che ha contribuito significativamente alla diminuzione del loro numero.

Porcellini di cinghiale dalle verruche delle Visayas, Sus cebifrons.

Porcellini di cinghiale dalle verruche delle Visayas sono stati spesso avvistati durante la stagione secca tra i mesi di gennaio e febbraio nel loro habitat originario delle Isole Visayas occidentali. Il numero di porcellini per cucciolata è quasi sempre di tre o quattro.

Distribuzione e habitat

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In passato il cinghiale dalle verruche delle Visayas era endemico di sei isole delle Filippine. Oggi è però estinto su quattro di queste.

Sono state descritte due sottospecie[2]:

  • Sus cebifrons cebifrons - cinghiale dalle verruche di Cebu (ritenuto estinto)
  • Sus cebifrons negrinus - cinghiale dalle verruche di Negros. Di questa sottospecie rimangono due popolazioni separate sull'isola di Negros e su Panay. Entrambe le popolazioni sono rimaste isolate fisicamente e geneticamente fin dall'ultima era glaciale (circa 12.000 anni fa). Le testimonianze di alcuni studiosi fanno sperare che ne esista una piccola popolazione anche sull'isola di Masbate.

Conservazione

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La IUCN Red List classifica Sus cebifrons come specie in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered)[1];la specie è minacciata dalla distruzione dell'habitat, dalla scarsità di cibo e dalla caccia.

Piccole popolazioni protette si trovano in varie aree naturali protette nelle Filippine tra cui il Parco naturale del monte Kanla-on, il Parco naturale del Northern Negros e il Parco naturale dei laghi gemelli di Balinsasayao[1].

In Europa, questa specie è stata introdotta nel 2004 e si è rapidamente stabilita in 65 zoo. I primi animali, quattro maschi e quattro femmine provenienti dall'isola di Negros, furono importati dagli zoo di Poznan e Rotterdam in qualità di prestito del governo filippino. Il programma europeo di allevamento è coordinato dallo zoo di Rotterdam.

Anche negli zoo degli Stati Uniti si possono trovare questi animali. San Diego è stato il primo zoo al di fuori di quelli filippini ad ospitarli e a farli riprodurre.

Esemplari in cattività si trovano inoltre presso la Crocolandia Foundation e la Negros Forests and Ecological Foundation, Inc., entrambi nelle Filippine.

L'attuale programma di conservazione per S. c. negrinus comprende programmi di riproduzione in cattività allo Zoo di Rotterdam per i cinghiali provenienti da Negros e allo Zoo di San Diego per quelli di Panay.

  1. ^ a b c d (EN) Leus, K. & Oliver, W. (Pig, Peccary & Hippo Red List Authority) 2008, Sus cebifrons, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Sus cebifrons, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

Voci correlate

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