Christophe Bertrand

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Christophe Bertrand (Strasburgo, 24 aprile 1981Strasburgo, 17 settembre 2010) è stato un compositore francese.

Principalmente noto per la sua produzione di musica da camera, che rappresenta la quasi totalità delle opere in catalogo.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver ottenuto medaglie d'oro per pianoforte e musica da camera presso il Conservatorio di Strasburgo, si è esibito ed ha registrato con vari ensemble, tra cui l'Ensemble Accroche-Note e l'Ensemble In Extremis di cui è stato cofondatore; in queste occasioni ha avuto modo di collaborare con compositori come Pascal Dusapin e Ivan Fedele.[2]

Con quest'ultimo ha studiato composizione a partire dal 1996, presso il Conservatorio di Strasburgo, diplomandosi nel 2000 con il massimo dei voti.[2]

Le sue composizioni, dirette tra gli altri da Pierre Boulez, Jonathan Nott, Hannu Lintu, Marc Albrecht, Luc-Marc des Pasquier, sono state eseguite da numerosi ensemble e solisti come l'Ensemble Intercontemporain, il Quartetto Arditti e la Filarmonica di Strasburgo.[2]

Sono state inoltre inserite in tabellone nei maggiori Festival di musica contemporanea in Francia e nel resto d'Europa, tra i quali si ricordano il Festival d'Aix-en-Provence, il Festival di Lucerna, il Beethovenfest Bonn, il Festival Traiettorie di Parma e il Festival di Spoleto.[2]

Muore suicida il 17 settembre 2010 all'età di 29 anni, probabilmente come conseguenza di un disturbo bipolare che soffriva da tempo.[3] Numerosi sono stati gli omaggi in seguito alla sua scomparsa, tra questi ricordiamo Almost Requiem per voce ed ensemble (2013) di Marco Momi e Hollow per clarinetto, violoncello e contrabbasso (2011) di Sebastian Rivas.[4][5]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Tra i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti figurano:

  • Prix de la Musique de l'Académie des Marches de l'Est (2001)[6]
  • Premio Earplay (2002)[6]
  • Premio SACEM Hervé Dugardin (2007)[6]
  • Premio André Caplet (2007)[6]

È stato inoltre selezionato dall'Académie française di Roma come artista in residence presso la Villa Medici di Roma per 18 mesi dal 2008 al 2009.[6][7]

Opere scelte[modifica | modifica wikitesto]

Molte delle sue composizioni sono attualmente in catalogo presso l'editrice Suvini Zerboni[1][6], tra queste:

  • Skiaï (1998), per cinque strumenti
  • Strofa II (1998), per voce femminile, violino e pianoforte
  • Strofa IIb (2000), per voce femminile, fluto contralto e pianoforte
  • La chute du rouge (2000), per clarinetto, violoncello, vibrafono e pianoforte
  • Treis (2000), per violino, violoncello e pianoforte
  • Ektra (2001), per flauto
  • Yet (2002), per venti musicisti, commissionato dall'Ensemble Intercontemporain
  • Iôa (2003), per coro femminile a otto voci
  • Haos (2003), per pianoforte, commissionato dal Festival Rendez-vous Musique Nouvelle di Forbach
  • Aus (2004), per quattro musicisti, commissionato dalla Radio de Berlin-Brandeburg
  • Virya (2004), per quattro musicisti
  • Mana (2005), per grande orchestra, commissionato dal Festival di Lucerna
  • Madrigal (2005), per soprano ed ensemble
  • Quatuor I (2006), per quartetto d'archi, commissionato dal Beethovenfest Bonn
  • Sanh (2006) per clarinetto basso, violoncello e pianoforte
  • Arashi (2007), per clarinetto
  • Vertigo (2007), per due pianoforti e orchestra
  • Hendeka (2007), per trio d'archi e pianoforte
  • Dall'inferno (2008), per flauto, viola e arpa
  • Satka (2008), per flauto, clarinetto, violino, violoncello, percussioni e pianoforte, commissionato dal Festival d'Aix-en-Provence
  • Diadème (2008), per soprano, clarinetto e pianoforte, commissionato dall'Ensemble Accroche-Note
  • Scales (2009), per ensemble
  • Okhtor (2010), per orchestra
  • Quatuor II (2010), per quartetto d'archi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Catalogo, su brahms.ircam.fr. URL consultato il 17 novembre 2019.
  2. ^ a b c d (EN) Biografia, su christophebertrand.fr. URL consultato il 17 novembre 2019.
  3. ^ (FR) Il suicidio, su musiquecontemporaine.info. URL consultato il 17 novembre 2019.
  4. ^ (FR) Almost Requiem, su brahms.ircam.fr. URL consultato il 17 novembre 2019.
  5. ^ (FR) Hollow, su brahms.ircam.fr. URL consultato il 17 novembre 2019.
  6. ^ a b c d e f Premi e catalogo, su esz.it. URL consultato il 17 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2019).
  7. ^ Villa Medici, su villamedici.it. URL consultato il 17 novembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Christophe Bertrand, Olivier Class, Christophe Bertrand: Écrits, entretiens, analyses et témoignages, Parigi, Hermann, 2015, ISBN 9782705690793.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN83578102 · ISNI (EN0000 0001 1449 8530 · Europeana agent/base/13535 · LCCN (ENno2009036618 · GND (DE135447380 · BNF (FRcb14823970w (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2009036618