Chiese di Modica

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Voce principale: Modica.

Nella storia di Modica sono molte le chiese demolite, scomparse, dismesse e sconsacrate.

Vari eventi sismici disastrosi interessano la cittadina.

Escludendo i primi due eventi sismici per i quali non esistono vere e proprie documentazioni cittadine, con le ricostruzioni in epoca spagnola in stile barocco, il centro vanta il ricchissimo patrimonio storico - artistico - religioso che oggi ammiriamo al punto da giustificare il detto di città delle 100 chiese.

Oltre ai 100 e passa edifici di culto, molti dei quali inglobati o derivati in poli monumentali di grosse dimensioni, la città vanta un numero elevato di istituzioni rette dai principali ordini religiosi.

A[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Sant'Anastasia[3]
  • Chiesa di Sant'Andrea, ruderi[4]
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate, ruderi[4]
  • Chiesa di Sant'Antonio di Padova[5] derivata in abbazia di Santa Maria di Betlem
  • Chiesa di Sant'Antonio di Padova[4] del Cinquecento, ricostruita nel Settecento. La cripta sotterranea ingloba la primitiva chiesa del XVI secolo.

B[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Benedetto già chiesa di Santa Scolastica[7]
  • Chiesa di San Bernardo, ruderi[8]
  • Chiesa di San Biagio[3]

C[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Cataldo, cappella del palazzo della famiglia Cabrera.[9]
  • Chiesa di Santa Chiara[3]
  • Chiesa di San Ciro

D[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Santa Dorotea[2]

E[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Sant'Elia, ruderi[2]
  • Chiesa di Sant'Eligio[3]
  • Chiesa di Santa Elisabetta[3]

F[modifica | modifica wikitesto]

G[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Giacomo, ruderi[13]
  • Chiesa - eremo di San Giacomo extra moenia (XIII/XIV secolo)
  • Chiesa di San Giovanni Battista dell'Ordine Gerosolimitano[14]
  • Chiesa di San Giovanni Evangelista[15]
  • Chiesa di San Girolamo[2]
  • Chiesa di San Giuseppe e convento del Terz'ordine[1]
  • Chiesa del Santissimo Salvatore (XV secolo, ricostruita nel XVIII)
  • Chiesa della Santissima Trinità[2]
  • Chiesa dello Spirito Santo[16]

I[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Sant'Ippolito de Prato[4]

L[modifica | modifica wikitesto]

  • Cappella di San Lazzaro nell'Ospedale[2]
  • Chiesa di San Leonardo[17]
  • Chiesa di Santa Liberale[3]
  • Chiesa di Santa Luca, ruderi[2]
  • Chiesa di Santa Lucia[3]

M[modifica | modifica wikitesto]

N[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Nicolò[3]
  • Chiesa di San Nicolò di Tolentino[3]
  • Chiesa dei Santi Nicolò ed Erasmo

O[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Sant'Onorato, ruderi[2]

P[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Pancrazio[3]
  • Chiesa di San Paolo Apostolo[21]

Q[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa dei Quaranta Martiri[2]

R[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Rocco[3]

S[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Santa Scolastica derivata in chiesa di San Benedetto[7]
  • Chiesa di Santa Sofia[2]

T[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Teodoro

V[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Santa Venera[2]
  • Chiesa di San Vincenzo[3]
  • Chiesa di San Vito[2]

Case[modifica | modifica wikitesto]

  • Casa di religiosi dell'Ordine cistercense presso la chiesa di Santa Maria delle Cateratte[1]
  • Casa di religiosi presso la chiesa di San Bernardo[1]

Collegi[modifica | modifica wikitesto]

  • Collegio di Sant'Ignazio sede del Collegium Mothycense o Collegio Maggiore della Compagnia di Gesù presso la chiesa di Santa Maria del Soccorso.
  • Collegio Minore della Compagnia di Gesù presso alcuni locali aggregati alla chiesa di San Teodoro.

Commende[modifica | modifica wikitesto]

  • Commenda gerosolimitana presso la chiesa di San Giovanni Battista[14]

Conventi[modifica | modifica wikitesto]

Eremi[modifica | modifica wikitesto]

  • Eremo di San Pancrazio[1]
  • Eremo di Santa Maria della Croce oggi di Monserrato[1]
  • Eremo di Santa Maria dell'Itria[1]
  • Eremo di Santa Maria della Purificazione o Candelaia[1]
  • Eremo di Santa Maria del Bosco[1]

Monasteri[modifica | modifica wikitesto]

Femminili[modifica | modifica wikitesto]

  • Monastero dell'Ordine benedettino presso la chiesa di Santa Scolastica rinominata San Benedetto[32]
  • Monastero della Raccomandata[34]
  • Monastero dello Spirito Santo[32]
  • Monastero di San Francesco Saverio[32]
  • Monastero di San Martino delle moniali di Santa Teresa[32]
  • Monastero di Santa Caterina da Siena sotto il titolo di San Nicolò[7] 77 (monastero di San Nicolò e Sant'Erasmo)[38]
  • Monastero di Santa Maria di Valverde, istituzione documentata[39]
  • Monastero di Santa Teresa e di Santa Maria del Monte della Pietà[32]
  • Monastero dell'Ordine benedettino sotto il titolo dei Santi Innocenti, primitiva istituzione sorta sull'area della insigne collegiata di San Pietro[30]

Compagnie[modifica | modifica wikitesto]

Confraternite[modifica | modifica wikitesto]

Congregazioni[modifica | modifica wikitesto]

Oratori[modifica | modifica wikitesto]

  • Oratorio salesiano San Domenico Savio
  • Oratorio di Santa Maria di Betlem

Ospedali[modifica | modifica wikitesto]

Feste[modifica | modifica wikitesto]

  • Festa di San Giorgio Martire[41][42]
  • Festa di San Pietro[43]
  • Madonna Vasa Vasa
  • Festa di Santa Maria delle Grazie
...

Santi Patroni Protettori della città di Modica[modifica | modifica wikitesto]

...

Ospizi[modifica | modifica wikitesto]

Priorati[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Placido Carrafa, pp. 75.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t Placido Carrafa, pp. 84.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad Placido Carrafa, pp. 83.
  4. ^ a b c d Placido Carrafa, pp. 83 e 84.
  5. ^ a b c d Placido Carrafa, pp. 69.
  6. ^ Placido Carrafa, pp. 32 e 84.
  7. ^ a b c d Placido Carrafa, pp. 77.
  8. ^ Placido Carrafa, pp. 75 e 84.
  9. ^ Placido Carrafa, pp. 26.
  10. ^ Placido Carrafa, pp. 13 e 83.
  11. ^ Placido Carrafa, pp. 33, 45, 68, 72, 73, 92 e 119.
  12. ^ Placido Carrafa, pp. 45.
  13. ^ Placido Carrafa, pp. 13, 83 e 84.
  14. ^ a b Placido Carrafa, pp. 57 e 75.
  15. ^ Placido Carrafa, pp. 69, 73 e 80.
  16. ^ Placido Carrafa, pp. 74 e 84.
  17. ^ Placido Carrafa, pp. 26 e 84.
  18. ^ a b Placido Carrafa, pp. 169.
  19. ^ a b Placido Carrafa, pp. 73.
  20. ^ a b c d Placido Carrafa, pp. 76.
  21. ^ a b c d e f Placido Carrafa, pp. 74.
  22. ^ Placido Carrafa, pp. 161 e 162.
  23. ^ Placido Carrafa, pp. 75 e 83.
  24. ^ Placido Carrafa, pp. 58 e 76.
  25. ^ Placido Carrafa, pp. 58.
  26. ^ Placido Carrafa, pp. 83 e 172.
  27. ^ Placido Carrafa, pp. 72 e 74.
  28. ^ Placido Carrafa, pp. 162.
  29. ^ Placido Carrafa, pp. 68, 72, 73, 74, 80, 92 e 119.
  30. ^ a b c Placido Carrafa, pp. 68.
  31. ^ Placido Carrafa, pp. 32 e 83.
  32. ^ a b c d e f Placido Carrafa, pp. 77 e 104.
  33. ^ Placido Carrafa, pp. 75 e 159.
  34. ^ a b c d e f g Placido Carrafa, pp. 104.
  35. ^ Placido Carrafa, pp. 78.
  36. ^ Placido Carrafa, pp. 80.
  37. ^ Placido Carrafa, pp. 75 e 80.
  38. ^ Placido Carrafa, pp. 173.
  39. ^ Placido Carrafa, pp. 110.
  40. ^ a b c d e f Placido Carrafa, pp. 123.
  41. ^ a b Placido Carrafa, pp. 70.
  42. ^ a b Giuseppe Pitrè, pp. XLIII.
  43. ^ a b Giuseppe Pitrè, pp. 309.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]