Chiesa di Santa Maria Nascente (Agordo)

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Chiesa arcidiaconale abbaziale di Santa Maria Nascente
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàAgordo
Coordinate46°16′57.2″N 12°02′10″E / 46.282556°N 12.036111°E46.282556; 12.036111
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Belluno-Feltre
Consacrazione1852
ArchitettoGiuseppe Segusini
Stile architettoniconeorinascimentale
Sito webwww.agordo.diocesi.it/

La chiesa arcidiaconale abbaziale di Santa Maria Nascente è un edificio religioso di Agordo.

Dedicata alla Natività di Maria, la pieve venne nominata per la prima volta in una bolla di papa Lucio III, testimonianza della sua esistenza già nel XII secolo.

Nel XIX secolo papa Pio IX la elevò a chiesa abbaziale e concesse all'arcidiacono il titolo di abate mitrato e l'uso delle insegne pontificali nella solennità dei santi Pietro e Paolo e nella festa della Natività di Maria.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime notizie di una cappella votiva risalgono al IX secolo.

L'edificio è stato ampliato e modificato più volte nel corso dei secoli.

L'assetto attuale della chiesa è il risultato dei lavori di ristrutturazione e di abbellimento iniziati nella metà dell'Ottocento da mons. Vincenzo Pilonet e portati a compimento da mons. Alessandro Fullini, nobile polcenighese, finanziati principalmente dal conte agordino Luigi De Manzoni.[2] A coordinare i lavori fu l'architetto feltrino Giuseppe Segusini; le varie opere decorative furono realizzate da importanti artisti dell'epoca, quali il pittore Giovanni De Min e gli scultori Marco Casagrande, Luigi Ferrari e Valentino Panciera.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ MONS. LINO MOTTES INVITATO A S. PIETRO AD AGORDO, su parrocchiedelpoi.it. URL consultato il 1º aprile 2021.
  2. ^ S. Miotto, L'ultimo dei Fullini. Profilo biografico del canonico patriota Alessandro (1815-1881), in I Fullini: dall'Alpago al feudo di Polcenigo, da mercanti a conti.
  3. ^ Per celebrare i principali fautori di tali abbellimenti, nel 1852 Luigi Ferrari scolpì un busto marmoreo del finanziatore, Luigi De Manzoni (collocato nella navata laterale della chiesa di Agordo, sopra la porta della sagrestia), e nel 1853 Marco Casagrande realizzò un busto in gesso del promotore dei lavori, mons. Alessandro Fullini (l'opera originale è oggi conservata al Museo del Cenedese di Vittorio Veneto, mentre una copia più recente in marmo si trova in una nicchia all'interno della chiesa agordina, sopra la porta d'ingresso alla cappella di Nostra Signora); mons. Fullini fu inoltre ritratto da Giuseppe Segusini nel 1850, in una tela oggi conservata nella chiesa parrocchiale di La Valle Agordina, in cui il prelato è rappresentato con in mano il progetto dei lavori della chiesa arcidiaconale.

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