Chiesa di San Zenone (Castano Primo)

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Chiesa di San Zenone
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàCastano Primo
IndirizzoPiazza Mazzini
Coordinate45°33′07.18″N 8°46′47.4″E / 45.551995°N 8.779833°E45.551995; 8.779833
Religionecattolica di rito ambrosiano
TitolareSan Zenone
Arcidiocesi Milano
CompletamentoXVIII secolo

La chiesa prepositurale[1] di San Zenone è la parrocchiale di Castano Primo, in città metropolitana ed arcidiocesi di Milano[2]; fa parte del decanato di Castano Primo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione di una chiesa a Castano Primo risale al 3 febbraio 974[2]; probabilmente tale cappella era sorta in epoca longobarda e fungeva da oratorio per il locale castello[2].

La piazza e la chiesa

Nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, redatto alla fine del XIII secolo si legge che la chiesa castanese era filiale della pieve di Dairago[2][3].

Nel 1345 la chiesa venne riedificata lì dove antecedentemente sorgeva il suddetto castello[2][4]; contestualmente fu eretto il campanile, forse sul luogo di una vecchia torre del castello.[2]
Di tale chiesa vi sono delle descrizioni negli atti relativi alle varie visite pastorali: l'edificio misurava 50 metri di lunghezza, 15 di larghezza e 21 d'altezza[4], la facciata presentava due semicolonne e un rosone[4], l'interno era a tre navate ed era caratterizzato da dieci colonne in mattoni, il soffitto era a capriate, il presbiterio era rialzato di cinque gradini rispetto all'aula[4] e il cleristorio era abbellito da archi trilobati[2].

Nel 1490 la chiesa di eretta a parrocchiale[3].
Tra i secoli XVI e XVII vennero realizzate le cappelle laterali e nel 1663 fu innalzata la sagrestia[2].

Nel 1696 una folgore cadde sulla cima del campanile, il quale, collassando, cadde sulla chiesa, distruggendola in parte[2]; fu incaricato di vedere che cosa si poteva fare per sistemare la parrocchiale l'architetto Francesco Croce, il quale consigliò di radere al suolo la parte dell'edificio rimasta in piedi e di ricostruire dalle fondamenta la chiesa[2].
La sua proposta, però, non ebbe seguito, dato che si preferì riparare la porzione della struttura danneggiata e, con l'occasione, rialzare il tetto della navata centrale, lasciando così intatta la pianta[2].
Il rifacimento ebbe inizio nel 1759 e si concluse l'anno successivo; nel 1770 la facciata venne ricostruita la facciata su disegno di Giulio Gallori e nel 1778 fu realizzata la nuova guglia del campanile[2].

Nel 1895 la chiesa fu elevata alla dignità di prepositurale[1] e divenne sede di un vicariato foraneo in luogo[5].

Dalla relazione della vista pastorale del 1900 dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari s'apprende che nella parrocchiale di Castano Primo, che aveva come filiali le cappelle dell'Addolorata, dei Santi Rocco e Sebastiano, di San Bernardo, della Madonna della Neve, di Sant'Eurosia e di Santa Maria Ausiliatrice, avevano sede le confraternite del Santissimo Sacramento, del Santissimo Rosario e delle Figlie di Maria e le pie unioni della Sacra Famiglia, di San Giuseppe, dei Terziari francescani e dei Luigini[3].

Nel 1903 entrarono a far parte del vicariato foraneo di Castano Primo le parrocchie di Buscate, Nosate, Robecchetto e Sant'Antonino Ticino[5][6].

Nel 1945, tra luglio e agosto, la facciata della chiesa fu oggetto di un intervento di ristrutturazione condotto su progetto dell'architetto Belloli[2].

Nel 1971 il vicariato di Castano Primo, che era giunto a comprendere, oltre a quella castanese, anche le parrocchie di Arconate, Bienate, Buscate, Castano Primo, Castelletto, Cuggiono, Dairago, Furato di Inveruno, Inveruno, Magnago, Malvaglio, Nosate, Robecchetto, Turbigo e Vanzaghello, venne trasformato nell'omonimo decanato[6], si trova nella piazza principale di Castano Primo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'interno

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa è a salienti e si presenta suddivisa in tre parti[2]; è caratterizzata da due volute che raccordano la porzione centrale, che è più alta, con le due laterali, di altezza inferiore[2].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno è a tre navate, le quali sono separate da colonne doriche sorreggenti degli archi a tutto sesto[2]; la navata laterale è voltata a botte, mentre quelle laterali presentano diversi tipi di coperture[2].
L'aula termina con il presbiterio rialzato di tre gradini, che è caratterizzato dalla volta a padiglione e che è chiuso dall'abside di forma semicircolare[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Prepositura di San Zenone, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 agosto 2020.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Chiesa di San Zenone <Castano Primo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 16 agosto 2020.
  3. ^ a b c Parrocchia di San Zenone, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 agosto 2020.
  4. ^ a b c d Chiesa di San Zenone Vescovo, su naviglilombardi.it. URL consultato il 16 agosto 2020.
  5. ^ a b Vicariato fornaeo in luogo di Castano Primo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 agosto 2020.
  6. ^ a b Vicariato foraneo di Castano Primo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 agosto 2020.

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