Chiesa di San Pietro (Berbenno)

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Chiesa di San Pietro
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàBerbenno
Coordinate45°49′18.77″N 9°33′52.34″E / 45.82188°N 9.56454°E45.82188; 9.56454
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Bergamo
Consacrazione1538
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzioneIX secolo

La chiesa di San Pietro conosciuta come San Piro è un luogo di culto cattolico, si trova sulla parte più alta del Monte Poren, località detta Caì Possero di Berbenno, ed è la chiesa più antica della Valle Imagna.[1] La particolarità è avere la torre campanaria distanziata dalla chiesa circa cinquanta metri.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio di culto è posto in una posizione molto dislocata dalla località di Berbenno, ed è conosciuto come chiesa di San Piro. L'edificio risalente forse al XIII secolo, fu edificato per volontà della confraternita di San Pietro; la sua presenza è documentata in un atto del 1353. Una ricostruzione fu attuata nel Cinquecento, nelle forme poi conservate. Il vescovo di Bergamo Pietro Lippomano la visitò e consacrò nel 1538. Durante la visita diocesana dell'autunno del 1575, di san Carlo Borromeo arcivescovo di Milano, visitò la chiesa l'11 ottobre, nella relazione fu indicata come chiesa campestre. Durante la peste del 1630 fu luogo di sepoltura di morti appestati. Nel registro dello Stato del Clero della diocesi di Bergamo, la chiesa è inserita come sussidiaria della parrocchiale di Sant'Antonio e citata come: “San Pietro apostolo sul Monte Poren”.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è un'importante testimonianza di arte romanica sul territorio della valle Imagna.[2]

Il luogo è accessibile percorrendo una mulattiera e raggiungendo l'altitudine di 1000 m s.l.m.. La lontananza del campanile alla chiesa e la semplicità degli stilemi medioevali, potrebbero confondere circa la destinazione del fabbricato che ha la croce ferrea posto al culmine del tetto. Il territorio che collega le due strutture fu destinato a luogo di sepoltura durante la peste del 1630 dei defunti di Berbenno.[3]

Il fronte principale molto sobria ha centrale l'accesso principale con contorno in pietra. L'edificio ha il classico orientamento liturgico con abside a est. Due piccole finestre rettangolari con inferriate sono poste lateralmente all'ingresso, atte a illuminare l'aula. Il tetto aveva originariamente la copertura in lastre di pietra locale sovrapposte, poi sostituite con lastre in cemento furante i restauri del XX secolo. La parte posteriore dell'edificio si presenta su tre livelli seguendo l'andamento del sedime ed era a uso civile.

Campanile[modifica | modifica wikitesto]

La torre campanaria dall'altezza di circa venti metri, è un elemento architettonico di notevole interesse, e si trova sul confine più a sud del paese in prossimità di Sant'Omobono Terme. È in pietra locale con la base ampia e aggettante, atta a reggere l'intera struttura, con un'apertura d'ingresso e la cornice marcapiano in pietre stondate sulla parte superiore, che anticipa le quattro monofore. La parte termina con una serie di cornici aggettanti che reggono la copertura a lastre calcaree sovrapposte come era tradizione sul territorio della Valle Imagna.[3]

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno è a unica navata molto semplice, a pianta rettangolare con un'unica cappella sul lato sinistro intitolata alla Madonna della Cintura', completa di altare ligneo con la pala d'altare coronata da due angeli e dall'immagine di san Michele Arcangelo. La copertura è a travi a vista. L'aula è illuminata dalle due piccole apertura poste sulla facciata e due sul lato a sud.

La zona presbiterale è anticipata dall'arco trionfale a sesto acuto e rialzata da un gradino in pietra.[1] I dipinti conservati sono opera cinquecentesca di Andrea Previtali e di Pietro Ronzelli, quest'ultimo datato 1611.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Chiesa di San Pietro <Ca′ Passero, Berbenno>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato l'11 marzo 2021.
  2. ^ Chiesa di San Pietro, su turismovalleimagna.it, Visitamagna. URL consultato l'11 marzo 2021.
  3. ^ a b Romanico.
  4. ^ Chiesa di San Pietro, su itinerari.bergamo.it, Itinerari. URL consultato l'11 marzo 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Moris Lorenzi, Alessandro Pellegrini, Sulle tracce del Romanico in provincia di Bergamo, Provincia di Bergamo, 2003.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]